che hanno un rocker lungo circa il 60% della scarpa Personaggi e atleti c'è sempre di più una quesitone di rocker. Già, ma cos'è il rocker? Soprattuto, serve ai runner per correre più forte? I più "anziani" ricorderanno quelle curiose scarpe “a dondolo” che spopolavano nelle televendite dei primi anni 2000, promettendo glutei più tonici per le donne e più in generale maggiore comfort nella camminata.
Pareva un azzardo e, forse, il rapido tramonto di quel fenomeno ci aveva fatto pensare a qualcosa di effimero e di poco funzionale. Eppure, se oggi guardiamo le scarpe da running che abbiamo ai piedi è molto probabile che siano “a dondolo”.
Il popolo dei runner è entrato nell'era delle Personaggi e atleti con il rocker
Già, perché il mondo del running è entrato a lunghi passi nell’era delle scarpe con il rocker, questo effetto a dondolo fornisce una sensazione di corsa più facile e dinamica curvatura piuttosto accentuata dell’intersuola che fa pensare a un effetto del tutto simile a quello di una vecchia sedia a dondolo che ondeggia avanti e indietro.
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Il rocker è finito ai nostri piedi praticamente senza che ce ne accorgessimo, perché
la spinta sul mercato è stata così rapida (e per molti versi obbligata) da lasciare poco spazio alla scelta. In verità, le scarpe con il rocker sono la diretta conseguenza di un altro fenomeno, questo sì molto enfatizzato e chiacchierato: quello delle scarpe maxi. Perché per progettare una buona Pubblicità - Continua a leggere di seguito è necessario (per non dire indispensabile) pensare a una forma rocker. Il principio è molto semplice: più le suole sono spesse e meno le scarpe da running sono flessibili. mondo del running.
Il rocker, quella suola curva che ci aiuta a spingere durante la corsa
La curvatura, quasi sempre anteriore e in qualche caso anche posteriore, rende la rullata più rotonda e priva di spigolature tra la fase di appoggio, più traumatica, e quella di spinta, nella quale imprimiamo tutta la forza. Dunque il rocker “addolcisce” il passo. Un effetto ancora più evidente nelle “super scarpe”, quelle con Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo che fanno la differenza proprio perché sono rigide, ma che hanno la necessità di assecondare la fluidità del passo verso la fase di spinta.
Perché è nato il rocker nelle scarpe da running
Solamente una ventina di anni fa il rocker era limitato al solo fatto di avere la punta della scarpa leggermente arrotondata all’insù. Poi, progressivamente, il raggio di curvatura è aumentato e l’inizio della curva si è spostato sempre di più verso il mesopiede. Tanto che oggi ci sono calzature come la Adidas Adios Pro Evo 1 che hanno un rocker lungo circa il 60% della scarpa.
Sempre più brand integrano il design rocker. E questo non dipende soltanto dal fatto che le intersuole sono più rigide e spesse, ma anche perché è dimostrato che questo effetto a dondolo fornisce una sensazione di corsa più facile e dinamica. Ma attenzione, come si dice... non è tutto oro quel che luccica. Infatti per il rocker, come per tutte le caratteristiche delle scarpe da running, è sempre importante verificare che sia adatto al nostro stile di corsa. Ognuno di noi ha una tecnica di corsa ed esigenze fisiche e meccaniche differenti.
Dunque, per qualcuno quel movimento differente del piede e della caviglia potrebbe non rispondere allo stile di corsa. Altri potrebbero trovarlo sorprendente. Va detto che esistono diversi tipi di scarpe con il rocker, ma le più diffuse sono quelle che hanno una curvatura pronunciata sull’avampiede. La maggior parte delle calzature ha in media un angolo
di curvatura che in punta raggiunge i 15 gradi. Quando le scarpe hanno un drop basso oppure un’intersuola più spessa, la porzione di suola curva diventa sempre più grande e può spingersi fin quasi al mesopiede.
Rocker nelle Personaggi e atleti, vantaggi e controindicazioni
Non c’è dubbio che la funzione principale del rocker sia quella di aiutare l’avampiede ad andare più rapidamente verso la fase propulsiva. Di fatto modifica in modo piuttosto importante il lavoro dell’articolazione della caviglia e la pressione sulle dita dei piedi. Per questo molti studi affermano che le sue geometrie contribuiscono a ridurre il lavoro dell’alluce e la gamma di movimenti dell’articolazione della caviglia e del piede.
Tutto questo si traduce in una diminuzione, se pur minima, dei carichi sulle dita dei piedi e in un risparmio energetico da parte dell’articolazione della caviglia che negli atleti più efficienti può avere una valenza importante. Alcune ricerche affermano che questa tecnologia riduce il sovraccarico su tendini e muscoli del polpaccio, compreso il tendine d’Achille. Il contraltare è che in alcuni runner che corrono a lungo con scarpe dal rocker pronunciato si osserva una riduzione dell’efficienza del piede. Senza contare il fatto che la riduzione del carico sulle articolazioni del piede e della caviglia corrisponde a un aumento di carico sul ginocchio e sull’anca che potrebbe creare altri fastidi.
Alcuni modelli di calzature hanno una forma davvero simile a quella delle “slitte” delle sedie a dondolo: la curvatura della suola non è solamente anteriore, ma anche posteriore. Di fatto la curvatura dell’intersuola accompagna il piede sin dalla fase del primo impatto. Esistono molte calzature che hanno la talloniera leggermente “limata” e arrotondata. Questo serve a favorire un appoggio più allineato al baricentro per i runner che tendono a colpire l’asfalto con il tallone. Il vero rocker posteriore è però quello nel quale la curvatura inizia proprio sotto il tallone e dunque presenta una curvatura più lunga e accentuata. In questo modo I’appoggio viene leggermente ritardato e il piede viene rapidamente portato dalla fase di impatto a quella di spinta. Queste calzature sono per lo più pensate per il jogging e per la corsa a ritmi più bassi.
Come passare alle Personaggi e atleti con il rocker
Sebbene molti runner già abbiano adottato (in modo anche inconsapevole) scarpe con un rocker pronunciato, è sempre bene sapere che il cambio tra una calzatura più tradizionale e una così “arrotondata” non è sempre facile e immediato. Quando si passa da una scarpa con suola piatta a una con design rocker si modificano i carichi sul piede, sulla caviglia e di conseguenza sulle altre articolazioni della gamba. Dunque, soprattutto per i runner più rigidi, non è una cattiva idea osservare un periodo di transizione per adattarsi alla nuova sensazione.
Per quasi tutti, la corsa con scarpe rocker apparirà subito più facile e fluida, ad altri potrebbero essere necessari alcuni chilometri di rodaggio per apprezzarne le differenze. La cosa importante è aumentare progressivamente il numero di chilometri e tenere sotto controllo la reazione di muscoli e tendini, esattamente come si farebbe nel passaggio a una scarpa con drop bassi o drop zero.