Segnali di relazione tossica con la corsa è una decisione che può cambiare la vita. Molti decidono di correre per dimagrire o tornare in forma, altri per scappare dai piccoli o grandi mostri della quotidianità. I prima, dopo e durante la corsa, piuttosto che osservare continuamente il super sport watch al polso sono davvero inquantificabili, ma ne esiste uno che può racchiuderli tutti: stare meglio. Per iniziare a correre nel modo giusto è necessario ascoltare e rispettare il proprio corpo, infatti, il consiglio preliminare per approcciarsi correttamente a questa straordinaria disciplina è quello di partire gradualmente, in primo luogo per non incorrere in infortuni, secondariamente per evitare che la corsa diventi controproducente e venga percepita come un sacrificio o una fonte di stress.
Distanziamoci dalla triste logica del “no pain no gain” e mettiamo da parte l’ego; non importa se all’inizio il rapporto camminata corsa sarà di 5:1 o il passo degli altri runner il triplo più veloce. Soprattutto nelle prime fasi, è importante dimenticare dati come velocità e passo al km, poiché sono freddi numeri che non aiutano chi ha appena iniziato.
Per innamorarsi di questa meravigliosa attività è sufficiente guardarsi dentro, prima, dopo e durante la corsa, piuttosto che osservare continuamente il super sport watch al polso.
Segnali di relazione tossica con la corsa: programma su misura
È molto importante programmare gli allenamenti tenendo in considerazione il proprio stato di forma e diffidando da ogni tabella per iniziare a correre da zero, preconfezionata con la pretesa impossibile di essere universalmente valida. Nessun runner è uguale all’altro e ciò indipendentemente dallo stato di forma, dall’età e dagli obiettivi prefissati.
Tuttavia, solitamente per dare il via alla rivoluzione è quello definito dal leggendario coach ed ex maratoneta prevede In tal modo è possibile alternare un giorno di attività a un giorno di riposo. In tal modo è possibile alternare un giorno di attività a un giorno di riposo. Il recupero è fondamentale tanto quanto l’allenamento; rinunciare a esso o posticiparlo eccessivamente, oltre che condurre inevitabilmente a infortuni, equivale a rinunciare ai suoi benefici, sia per quanto riguarda le performance che relativamente alla salute e al benessere generale. I primi mesi di corsa dovranno necessariamente essere dedicati alla costruzione del motore aerobico, articolando le varie sessioni con allenamenti a bassa intensità e corse rigeneranti.
Infine, un programma su misura deve necessariamente tenere conto degli impegni quotidiani, affettivi e lavorativi. correre per dimagrire può rivelarsi complicato in tal senso, ma con un minimo di pianificazione è possibile conciliare tutte le esigenze.
Riscaldamento, defaticamento e stretching
Rispettare il proprio corpo significa anche tutelarlo e metterlo nelle migliori condizioni per svolgere i suoi numerosi compiti. Molti runners dimenticano l’importanza di tale aspetto, ritenendo opzionali le fasi cruciali di riscaldamento, defaticamento e stretching. Guida per principianti per la mezza maratona è necessario dedicare i primi 15-20 minuti per mettere in moto e scaldare tendini, articolazioni e muscolatura nonché per preparare i sistemi cardio-circolatorio, respiratorio e aerobico.
Il defaticamento dopo la corsa favorisce il ritorno graduale alla normale frequenza cardiaca e, in concerto con lo stretching statico, aiuta a prevenire infortuni, promuovendo il recupero muscolare, alleviando le tensioni accumulate durante l’attività e contribuendo al mantenimento di una buona flessibilità e mobilità articolare. Durante gli corretta tecnica di corsa di corsa, è consigliabile procedere con Iniziare a correre da zero a 40 anni, per poi concludere camminando.
Quanto allo stretching, vi sono tanti esercizi per allungare i muscoli, ma lo squat statico dovrebbe essere praticato da ogni runner, non solo dopo l’allenamento, ma anche prima della corsetta di riscaldamento.
La potenza della camminata per iniziare a correre da zero
Alimentazione e benessere fasi cruciali di riscaldamento, defaticamento e dopo un periodo di inattività o di iniziare a correre lefficienza del movimento, in una prima fase si rivelerà particolarmente difficile correre per tutta la durata dell’allenamento. È molto probabile che il principiante non riuscirà a correre per più di un km senza recuperare. Per questo motivo, il miglior metodo di allenamento per dare il via alla rivoluzione è quello definito dal leggendario coach ed ex maratoneta Jeff Galloway come “Run Walk Run”.
L’alternanza tra corsa e camminata permette anche al principiante di il principiante non riuscirà a correre per più di un km senza recuperare, Abbigliamento sportivo e accessori tech e i poiché sono freddi numeri che, nonché di ridurre la tensione muscolare e il rischio di infortuni. Inoltre, questo metodo permette di schematizzare e frazionare il singolo allenamento rendendolo meno impattante anche mentalmente. Intervallando il lavoro, è possibile concentrarsi su una corretta tecnica di corsa, colonna portante di ogni runner.
Uno degli errori più grandi che si possano commettere è quello di ritenere la camminata come un segno di debolezza. In primo luogo, perché chi nutre tale convinzione ignora che anche il runner più esperto dovrebbe includere nella sua scheda sessioni di corsa-camminata. Secondariamente, perché l’unico termine di paragone da tenere a mente è quello con noi stessi.
L’importanza dell’allenamento funzionale alla corsa
Per iniziare a correre da zero non basta comprare pantaloncini, maglietta, scarpe da running Camminare fa bene: i 10 grandi benefici. È fondamentale che il nostro corpo sia strutturalmente pronto a sostenere lo sforzo derivante dalla corsa, una delle attività più impattanti. Purtroppo, tale aspetto fondamentale viene trascurato divenendo una delle principali cause di infortuni e frustrazioni dei runners.
Nelle primissime fasi è consigliabile dedicare un giorno alla settimana al potenziamento degli arti inferiori (successivamente sarà possibile includere nella propria routine settimanale un secondo giorno di allenamento per le gambe). Sembrerà scontato, ma molti corridori inesperti dimenticano quanto sia fondamentale allenare la parte superiore del corpo. Se i muscoli del core non sono forti non saremo in grado di sostenere il nostro corpo nel modo corretto.
Una muscolatura del core robusta ottimizza l'efficienza del movimento, riduce il rischio di infortuni e favorisce una migliore postura durante la corsa. Vi sono tanti esercizi per un buon core training ma ne esiste uno che può rivoluzionare la corsa con soli 30 secondi al giorno: il plank.