• Vai al contenuto eBioMedicine, gli adulti con livelli più elevati di sodio nel sangue hanno maggiori probabilità di invecchiare più rapidamente, di sviluppare malattie croniche e di morire prematuramente.
  • Scoprire quanta acqua è necessaria ogni giorno e raggiungere questo obiettivo può aiutare a prevenire e rallentare lo sviluppo di malattie croniche e di morte prematura.

In definitiva, secondo Dmitrieva un'adeguata idratazione a una vita lunga e in salute. Una nuova ricerca pubblicata su eBioMedicine ha scoperto che mantenersi ben idratati può aiutare gli adulti a prevenire o rallentare la progressione delle malattie croniche e la morte prematura.

I ricercatori hanno raccolto più di 25 anni di dati sulla salute di 11.255 persone, di età compresa tra i 45 e i 66 anni, per esplorare i legami tra idratazione, invecchiamento, malattie croniche e morte.

Natalia Dmitrieva, autrice dello studio e ricercatrice presso il National Heart, Lung and Blood Institute (NHLBI), spiega a Runner's World che lei e i suoi colleghi hanno utilizzato i livelli di sodio nel sangue per misurare l'idratazione, poiché l'elettrolita è direttamente coinvolto nel ciclo di regolazione dell'acqua del corpo. Quando beviamo meno liquidi, la concentrazione di sodio nell'organismo aumenta. Quando beviamo molta acqua, i livelli di sodio diminuiscono.

Lo studio ha rilevato che i partecipanti con livelli di sodio nel siero (sangue) superiori a 144 millimoli per litro (mmol/l) avevano il 50% di probabilità in più di avere un'età biologica più elevata (come dimostrato dall'accelerazione dei danni ai tessuti e alle cellule in tutto il corpo, spiega Dmitrieva), rispetto a quelli con livelli di sodio compresi tra 137 e 142 mmol/l.

I ricercatori hanno anche associato i livelli di sodio pari o superiori a 140 mmol/l a un aumento del 63% delle probabilità di sviluppare malattie croniche, rispetto a chi aveva livelli di sodio compresi tra 138 e 140 mmol/l (un intervallo ristretto che gli esperti considerano normale). Infine, i soggetti con livelli di sodio leggermente superiori ai 138-140 mmol/l e quelli leggermente inferiori a questi valori hanno registrato un rischio associato e significativamente maggiore di morte prematura.

Il risultato: i partecipanti con livelli di sodio nel sangue compresi in un intervallo di normalità ristretto - e quindi con un'idratazione ottimale - hanno mostrato i maggiori vantaggi in termini di salute. In particolare, i livelli di sodio compresi tra 137 e 142 mmol/l sono stati associati a un minor rischio di mortalità precoce e i livelli di sodio compresi tra 138 e 140 mmol/l a un minor rischio di malattie croniche.

In definitiva, secondo Dmitrieva, gli adulti che non bevono abbastanza acqua hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie croniche o di andare incontro a morte prematura perché il nostro corpo cerca di conservare l'acqua quando non ne beve abbastanza. Pertanto, la disidratazione cronica mina gradualmente il corretto funzionamento dell'organismo e porta a un invecchiamento accelerato.

"Questi risultati sono importanti per le persone di tutte le età, poiché le indagini sulla popolazione mondiale stimano che oltre il 50% delle persone beve meno delle quantità d'acqua raccomandate e quindi è ipoidratato", spiega Dmitrieva.

Come puoi controllare il tuo stato di idratazione?

Anche se probabilmente non riuscirai a misurare quotidianamente i livelli di sodio nel sangue, ci sono altri modi per assicurarti che stai bevendo a sufficienza.

La sete è un indicatore comune dello stato di idratazione, ma, come ha detto Dmitrieva, non è sempre il più affidabile. La prossima volta che vai in bagno, osserva il colore dell'urina: anch'esso può dirti se stai bevendo abbastanza liquidi.

"Una scarsa assunzione di acqua stimola la secrezione di ormoni che agiscono sui reni, portando all'escrezione di volumi inferiori di urina più concentrata. Pertanto, un'urina di colore giallo scuro potrebbe indicare che non si beve abbastanza", afferma Dmitrieva.


Inoltre, i livelli sierici di sodio fanno parte generalmente delle analisi di controllo che si fanno una volta all'anno, quindi consulta il tuo medico di base se sei interessato a saperne di più sul tuo stato di idratazione, in quanto possono indicarti se hai bisogno di assumere più liquidi.

Quanta acqua devono bere gli atleti di resistenza?

Un'idratazione adeguata è fondamentale per gli atleti di resistenza, perché il corpo si libera di liquidi ed elettroliti attraverso il sudore durante l'esercizio.

In generale, la maggior parte delle persone dovrebbe bere circa 1.800-2.300 ml di acqua al giorno. Tuttavia, secondo Dmitrieva, gli atleti di resistenza potrebbero aver bisogno di bere di più perché queste raccomandazioni non tengono conto dell'esercizio fisico o dell'esposizione al calore. Per questo motivo gli atleti dovrebbero consultare un esperto sulla quantità di liquidi da consumare quotidianamente, piuttosto che cercare di calcolarla da soli.

In termini di reintegrazione dei liquidi dopo lo sforzo, ci sono molti fattori diversi da considerare, tra cui il tasso di sudorazione, l'ambiente, le dimensioni del corpo, l'intensità dell'esercizio e le predisposizioni personali, secondo le linee guida Abbigliamento sportivo e accessori tech.

Inoltre, è importante che i corridori identifichino le loro esigenze specifiche per evitare la iperidratazione, oltre alla ipoidratazione, perché in casi estremi può essere pericolosa. "Se i reni non riescono a espellere l'acqua in eccesso, il contenuto di sodio nel sangue si diluisce. Questo fenomeno si chiama iponatriemia e può essere pericoloso per la vita", spiega Dmitrieva.

L'importanza dell'idratazione

Questo studio ribadisce che una corretta idratazione è fondamentale per la salute generale. Prendi in considerazione l'idea di rivolgervi a un un esperto di nutrizione per lo sport per aiutarti a identificare e soddisfare le tue esigenze di idratazione.