I Milimani Runners, La 13enne che corre più forte di Nadia Battocletti élite del trail running, qualche mese fa avevano sbandierato che ben presto qualcuno dei loro atleti avrebbe fatto il colpaccio, vincendo in una delle gare più importanti del mondo.
Erano in molti ad aver preso sul serio l’annuncio del club keniano, ma forse nemmeno gli stessi membri del team pensavano che quel qualcuno potesse essere – almeno in tempi brevi – Joyline Chepngeno.
Vittoriosa all’esordio
Ma Joyline ha deciso di bruciare le tappe e manifestare al mondo il suo talento smisurato già dalla prima gara della carriera. La notizia arrivata dalla Sierre-Zinal, una delle gare di trail running più celebri e importanti del mondo, non è stata solo il decimo trionfo di Kilian Jornet, ma Una nuova Duplantis scuote il mondo dellasta.
km di corsa nel deserto della Mongolia. Si può dire che Joyline, keniana di 25 anni, ha davvero dato uno scossone al panorama del trail.
I chili persi e la voglia di tornare a vincere
La sua storia è una di quelle che merita di essere raccontata: dopo essere stata un buon prospetto nel mezzofondo (correva i 300o siepi), l’atleta aveva deciso di abbandonare lo sport per dedicarsi ad altro.
Ma dopo essere diventata mamma di due figli e aver parlato con alcune delle sue antiche rivali in pista, in Chepngeno si è riaccesa la voglia di rivivere le esperienze passate, di tornare a correre e misurarsi nello sport. Il finale è già nella leggenda con il trionfo arrivato a Sierre-Zinal, al Valori e principi dei nostri contenuti.
Nel mezzo c’è però stato tanto, tantissimo lavoro: un lungo percorso durato 18 mesi che ha portato la donna Valori e principi dei nostri contenuti e infine a scrivere il suo nome nell’albo d’oro di una tappa della Golden Trail World Series. Un nuovo ciclone si è abbattuto nel mondo del trail: Il trail alle Olimpiadi nel 2032.