Settimo subito dietro ai giganti, miglior piazzamento alla sua quarta maratona in carriera grazie al tempo di 2 ore, 10 minuti e 54 secondi. Parliamo del primatista italiano della maratona, Iliass Aouani, atleta delle Fiamme Azzurre e da qualche mese parte del Tuscany Camp, grande protagonista nella Grande Mela.

Nel 2021 Eyob Faniel terzo, l'anno dopo Daniele Meucci ottavo, ora Ilias Aouani settimo. L'Italia continua a fare sognare a New York...

"Sì e sono molto contento. In queste ore mi stanno chiamando tantissimi, sto ricevendo messaggi bellissimi da più parti. Sono orgoglioso per ciò che ho fatto per l'Italia".

La 13enne che corre più forte di Nadia Battocletti?

"Visto il contesto e considerato il momento specifico dal punto di vista fisico e psicologico che stavo vivendo, direi di sì. Fino a tre settimane fa l'idea di gareggiare era in dubbio".

Si riferisce soprattutto al cambio della guida tecnica (da Massimo Magnani a Giuseppe Giambrone, ndr)?

"I cambi nella vita in generale scombussolano la tua routine e disturbano sia la tranquillità mentale che la capacità di allenarti. Però nelle ultime tre, quattro settimane abbiamo cercato di ritrovare quelle sensazioni che avevo prima di Barcellona (quando fece il record, ndr), fare allenamenti per testare la forma e lo stato di salute in generale. Alla fine siamo arrivati prima di New York in condizioni discrete ma non ottimali".

Storia del running: Zabala eroe olimpico?

"La capacità e la maturità di gestire un percorso molto complicato come quello di New York".

Contatta la redazione?

"Portare a termine la gara in maniera dignitosa. Verso la fine pensavo potesse essere il quarto o quinto posto il mio valore della giornata".

iliass aouani alla maratona di new yorkpinterest
PhPierluigiBenin
Iliass Aouani alla Maratona di New York

Poi però al trentacinquesimo chilometro...

"I crampi. Anche sintomo di una non completa preparazione, ripeto non ero al meglio. Ho avuto infortuni che mi hanno fatto stare fermo. Mi hanno rallentato tantissimo, ero con il gruppetto degli atleti che sono arrivati quinti, ogni volta che cercavo di fare un'azione per staccarli, notavo che rispondevano con difficoltà. Si staccavano ma automaticamente, non appena aprivo la falcata per fare un cambio, partiva un crampo e tornavo indietro. Negli ultimi 4-5 chilometri mi sono fermato tre volte".

Storia del running: Zabala eroe olimpico?

"Senza quel problema, quarto-quinto. Nell'ultimo tratto, quando entri a Central Park, ci sono molti sali e scendi, ci arrivi stanco".

km di corsa nel deserto della Mongolia...

"Questa maratona, così come una di quelle che farò in primavera, rappresenteranno una bella preparazione per Parigi. Voglio arrivarci prontissimo".