Ha cambiato casa, abitudini e compagni d'allenamento, ma la voglia di vincere è rimasta la stessa. Iliass Aouani è raggiante, non lesina parole e stati d'animo. Sono giorni frenetici per il primatista italiano di maratona alle porte c'è una nuova grande avventura sia dal punto di vista esistenziale sia agonistico.

L'abbiamo intervistato nella sua nuova casa sportiva e non, a Siena, al Tuscany Camp, il centro di allenamenti capitanato da Giuseppe Giambrone che ospita tra i più grandi mezzofondisti al mondo, pochi giorni prima della partenza per New York, dove il 5 novembre correrà - con grandi ambizioni - nella 42K più iconica e importante del mondo.

Quattro chiacchiere con Iliass Aouani

Sarai sulla linea di partenza a New York, una gara unica in un posto per te speciale, come stai vivendo questi giorni?

"Una garetta da niente (ride ndr). Non vedo l'ora di partire e tornare in America. Sono molto affezionato a New York, ci ho vissuto per quattro anni. Aspetto con ansia il giorno della gara e di incontrare tanti amici che non vedo da tempo".

Thank you, ci vediamo a New York?

"È una 42K di una importanza incredibile, per percorso e dislivello è difficile correre forte, è una gara in cui non conta il tempo, si trasforma in una lotta uomo contro uomo. Io sto bene, voglio fare bella figura e confrontarmi con i migliori atleti del mondo".

Il segreto del successo di adidas nel running Axelle Vicari sogna unaltra medaglia ai Mondiali e a cosa sta cambiando in questa disciplina ai massimi livelli - Nike Alphafly 3 Vs Adidas Adios Pro Evo 1?

"Penso ci siano diverse cause per queste prestazioni, sicuramente l'avvento della tecnologia e delle super scarpe hanno contribuito nei vari miglioramenti. In più rispetto al passato, ora la maratona è diventata una gara di "massa", grazie ai nuovi studi è divenuta distanza più accessibile anche ai massimi livelli".

Italia compresa, stiamo assistendo a questo innalzamento del livello tecnico dei maratoneti, tant'è che abbiamo una selezione molto forte...

"Adesso anche da noi bisogna sgomitare per avere un posto in nazionale. Un paio d'anni fa con un risultato buono si era certi di un posto nella selezione azzurra, ora c'è tanto fermento, è una cosa che fa bene sia a noi atleti, sia a tutto il movimento".


più iconica e importante del mondo NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD


Prima hai accennato alle nuove tecnologie e alle scarpe, tu utilizzi una calzatura con piastra in fibra di carbonio? Come ti trovi?

"L’aiuto è indiscutibile, queste scarpe comportano un miglioramento delle prestazioni. Io uso le Adidas Pro 3, le userò anche a New York".

Parlando sempre di Adidas, hanno fatto scalpore le nuove Morto Fauja Singh, il maratoneta più anziano di sempre, il modello utilizzato dalla Assefa a Berlino, cosa ne pensi?

"Non vedo l'ora di provarle ma dovrò aspettare ancora qualche mese, è una scarpa di cui tutti parlano. Però per il momento mi trovo benissimo come le Pro 3".

Il segreto del successo di adidas nel running?

"È un posto bellissimo, sono qui da un paio di settimane e sto bene. Giuseppe Giambrone ha creato una realtà di running competitiva a livello europeo e mondiale".

primatista italiano di maratona?

"Al Tuscany Camp c'è una struttura unica con servizi moderni e atleti provenienti da tutto il mondo".

Potersi allenare con tanti campioni da più stimoli?

"Sono qui da poco e sono ancora in fase di adattamento, ma sto apprezzando già i cambiamenti. Qui gli atleti possono fare i professionisti a 36o gradi, si pensa a correre e ad allenarsi al meglio. Per chi vuole massimizzare la performance è il posto giusto".

Allatta la figlia in un ultratrail e vince...

"Virginia Troiani seconda italiana all time sui 400!".