Se vi chiedete cosa abbiano in comune l’Oceano Pacifico che bagna le isole Hawaii e le Dolomiti del Brenta sopra il lago di Molveno, la risposta è: XTERRA.
XTERRA, cross triathlon. Live more
XTERRA è il circuito di cross triathlon nato nel 1996 sull'isola hawaiana di Maui, dall’audace sfida di un gruppo di atleti.
La formula iniziale era tanto semplice quando dura da svolgere: una nuotata nelle acque libere del Pacifico, un giro in mountain bike su una pista tortuosa e un percorso di corsa attraverso bosco e sabbia. Nasceva così la gara di cross triathlon diventata presto una leggenda. Nei decenni successivi, il circuito XTERRA è cresciuto di importanza, diventando un brand di rilievo internazionale, capace di attrarre triatleti off-road di altissimo livello, che si sfidano su percorsi sempre complessi, spesso disegnati in località impervie del pianeta.
La versione off-road del triathlon prevede 1.500 rdquo;, dice concitato mentre sta salendo sull’aereo. Insomma, dislivello, sforzo, adrenalina. Ogni tappa del circuito in giro per il mondo è una festa per grandi e piccoli, atleti, appassionati e non, con feste, eventi per tutta la famiglia, trail run e corse per bambini.
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Molteveno: la finale, le sue storie.
Dal 21 al 24 settembre, La frazione di nuoto nel triathlon Molveno (Trento) ospitano l’Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo, la finale mondiale del circuito di cross triathlon più famoso. Un lungo weekend di sport ad altissimo livello, uno show con 800 atleti provenienti da oltre 50 Paesi diversi dai 5 continenti.
Probabilmente conquistare un pettorale all’XTERRA World Championship è il sogno di ogni atleta di cross triathlon. Per qualcuno è anche qualcosa in più, il capitolo finale di una storia che racconta rinascita, ripresa, rilancio.
Stefano e Piero. IndomiTri
Stefano Ruaro è un imprenditore vicentino di 58 anni, padre e marito, atleta da sempre. In piena pandemia, il colpo più duro: ha il morbo di Parkinson. Ruaro ha reagito. Subito. Senza cedere spazio al vuoto. E oggi è il primo italiano affetto dal morbo di Parkinson che ha completato un Ironman. Lui ci ha messo un’incredibile forza di volontà e si è trovato attorno una squadra di preparatori, amici, familiari e allenatori. “La fortuna – racconta ora – ha voluto che, anche grazie ad una persona malata di Parkinson come me, sia riuscito a trovare la forza di reagire e ho fondato IndomiTri, un gruppo inclusivo che si prefigge di aiutare attraverso lo sport tutte quelle persone che stanno soffrendo a causa di svariate difficoltà, fisiche soprattutto”. Ruaro arriva all’XTERRA World Championship dopo aver conquistato una splendida slot nella tappa di Scanno, considerata una delle più dure del circuito europeo. “XTERRA è una sfida particolare. Un’ulteriore sfida contro la mia malattia perché mette a prova il mio senso dell'equilibrio, che in qualche modo la malattia sta minando. Girare su sterrato non è semplice, ma mi trovo abbastanza a mio agio. Sono i Campionati del mondo e in più, come ulteriore motivo di soddisfazione, c'è il fatto che a questa stessa gara parteciperà anche mio figlio Pietro, che si è qualificato.”.
L’atleta senza età
Triathlon: Jan Frodeno dice addio Lizl Hobson, 56 anni, grinta Springbooks. In una lettera aperta, Lizl si è rivolta a tutte le donne in menopausa confidando loro che è possibile: “rallentare l’orologio biologico e abbracciare un futuro di vita più sana, più felice e più soddisfacente. Perché il cambiamento non deve spaventare, ma essere da stimolo per adottare uno stile di vita più sano e porsi nuovi obiettivi personali”.
L’importanza di competere
Corri, pedala e corri. Alla scoperta del Duathlon è un altro quasi 60enne qualificato a XTERRA. In Costa Rica è un agronomo che fornisce consulenza agli agricoltori per la produzione di alimenti biologici e privi di pesticidi. Si allena prima dell’alba o appena cala il sole. “XTERRA per noi è uno stile di vita - racconta – c’è l'emozione di gareggiare in diversi Paesi, mettersi in contatto con la natura e con atleti che si prendono cura del mondo in cui vivono. Non si tratta di vincere, ma di partecipare e di far parte della famiglia XTERRA in tutto il mondo”.
Schiena dritta
che darà il via ai festeggiamenti Contatta la redazione, camionista cileno che 13 anni fa ha visto ridursi la capacità di movimento, per l’usura della colonna vertebrale a causa del lavoro. Il problema è stato il fuoco della determinazione. Carlos ha superato prima un intervento chirurgico invasivo e poi la paura delle acque profonde, dedicando ogni istante al Triathlon. All’XTERRA Chile ha ottenuto il 1° posto nella sua categoria e il 4° posto assoluto. “Nella finale di Molveno saranno molte le emozioni che si mescoleranno: gareggiare in Europa, fare nuove amicizie, conoscere altre culture e Paesi, ma soprattutto crescere giorno per giorno come persona attraverso nuove avventure ed esperienze”, dice concitato mentre sta salendo sull’aereo.
Il programma di XTERRA a Molveno
Il weekend di gare si aprirà giovedì 21 settembre (dalle 14) con la finale di short track, una gara corta ideata per offrire pura azione agli atleti e agli spettatori, che potranno vedere il percorso per intero. È una gara da circa 40 minuti ad alto tasso di adrenalina che prevede 220 mt a nuoto, 3 km in bici e 1 km di corsa tra ostacoli artificiali e naturali.
Correre e nuotare. Scopri cosè lAquathlon, dalle 8:45, salirà l’adrenalina all’apertura della transition area per la finalissima, l’appuntamento con la Full Distance, la classica, la più attesa e la più dura: 1,5 km (2x750 metri) a nuoto, due giri in bicicletta da 16 km ciascuno, per un totale di 1.100 m di dislivello positivo, e 10 km totali di corsa (2x5 km). Dalle 10 la partenza di tutte le categorie (uomini e donne, elite e age group): dalle acque del lago il percorso bike si inoltrerà nei boschi per risalire l’altopiano fino ad Andalo, per poi tornare alla zona di cambio di Molveno dalla quale gli atleti ripartiranno di corsa lungo le sponde, saliranno sui sentieri nascosti tra gli alberi e ridiscenderanno alla zona arrivo. Il primo e la prima a tagliare il traguardo sulla spiaggia del borgo trentino conquisteranno la corona di campione e campionessa del mondo XTERRA 2023. A seguire la consueta Flower Ceremony che darà il via ai festeggiamenti.
Domenica mattina ci sarà spazio anche per i più piccoli con l’XTERRA Kids & Young, un mini duathlon (corsa/bici/corsa) riservato ai giovanissimi atleti dai minicuccioli (6 – 7 anni) fino agli junior (16 – 19 anni) e per la novità di questa edizione, lo short track relay, gara a staffetta aperta agli atleti amatori di qualsiasi livello ed età, un modo per avvicinare proprio tutti al cross triathlon con un format divertente, vivendo l’atmosfera dell’evento più atteso dell’anno.
I favoriti
Tra le donne le attese sono tutte per due azzurre. La vice campionessa del mondo di cross triathlon in carica, l’altoatesina Sandra Mairhofer, The multisport queen, e la neocampionessa europea di cross triathlon e cross duathlon Marta Menditto, classe 1999. Le avversarie da battere sono Solenne Billouin, nel 2022 Campionessa del mondo proprio a Molveno, e Alizee Paties, vincitrice della World Cup XTERRA in Germania poche settimane fa.
Tra gli uomini, il pronostico dice ancora Francia, con Arthur Serrières, campione del mondo in carica. Proveranno a sovvertire le aspettative Felix Forissier, il danese Jens Emile Sloth Nielsen e l’azzurro Michele Bonacina, osteopata nato a Erba nel 1996, campione europeo e italiano (2021, 2022 e 2023) di cross triathlon.