Abbigliamento sportivo e accessori tech triathlon Quando si inizia a fare Triathlon, le gare del weekend del 20 aprile. Le differenze sono numerose e importanti ed è giusto conoscerle bene per arrivare preparati al giorno della gara.
L'ambiente
La piscina ha una distanza definita (25 m, 50 m), corsie ben delimitate, una riga azzurra sul pavimento che traccia la traiettoria corretta, acqua limpida che consente la massima visibilità. Durante la gara di nuoto ogni atleta ha la sua corsia e nessuno può limitare o invadere il suo spazio.
In acque libere gli spazi sono ampi e privi sia di una traiettoria che di una distanza certa. L’acqua è spesso torbida e scura (laghi, fiumi, mari sabbiosi) e non permette la visibilità degli spazi sottostanti. A differenza della piscina le acque libere prevedono notevoli differenze in termini di temperature (in media dai 12 ai 27 °C) e ulteriori difficoltà legate alla presenza di correnti, onde e variazioni di temperatura all’interno dello stesso percorso in base a correnti e profondità.
L'abbigliamento tecnico
In piscina si nuota in costume o con i costumi interi ad alta efficienza, mentre in acque libere si nuota con un body quando la temperatura è al di sopra dei 24/25°C o con la muta quando la temperatura scende sotto tale livello. La muta in neoprene consente una notevole galleggiabilità e scorrevolezza a fronte di una certa limitazione dei movimenti di spalle e braccia.
Gli occhialini in vasca sono solitamente trasparenti e molto piccoli mentre in acque libere servono lenti specchiate con una buona protezione dai raggi solari. La dimensione delle lenti è più grande per migliorare la visibilità frontale e laterale.
L'orientamento
In piscina è molto facile andare dritti seguendo la linea tracciata sul fondo della vasca.
In acque libere la capacità di navigazione diventa un requisito di successo perché consente di tracciare la miglior traiettoria senza perdere del tempo prezioso legato ad errori nella direzione che comportano un allungamento del percorso.
I contatti
Il nuoto in vasca garantisce spazi limitati e protetti in cui esprimere al massimo la propria prestazione.
Il nuoto in acque libere è uno sport di contatto soprattutto nelle prime fasi dopo la partenza. Bisogna essere bravi a conquistarsi lo spazio necessario per nuotare e avere una buona visibilità della traiettoria. Capita molto spesso di andare addosso ad altri atleti o essere al contrario colpiti da chi ci sta superando.
La partenza in gruppo rimane il momento più delicato e stressante dal punto di vista fisico. Nelle prime esperienze conviene partire dietro al gruppo o nuotare all’esterno dello stesso per evitare colpi e contatti fortuiti.
Il risultato della prestazione
Il tempo finale in una gara in vasca dipende prevalentemente dall’efficacia della nuotata di ciascun atleta.
In acque libere alla capacità tecnica dell’atleta si somma la capacità di navigazione, la capacità di gestione dello spazio e dei contatti con gli altri nuotatori, l’esperienza necessaria per gestire correnti, onde e altri aspetti ambientali e una buona strategia di gara. Nel nuoto come nel ciclismo si possono risparmiare tante energie rimanendo in scia di altri nuotatori che riducono l’attrito frontale dell’acqua.
Concludendo il nuoto in piscina offre un ambiente controllato e prevedibile, focalizzato sulla tecnica e sulle prestazioni. Il nuoto in acque libere comporta sfide diverse legate all'ambiente naturale e richiede una maggiore adattabilità e resistenza. Le competenze necessarie per prevalere sui concorrenti variano notevolmente. Per questo motivo La frazione di nuoto nel triathlon deve inserire nella propria routine di allenamento anche sessioni di nuoto in acque libere per arrivare pronto allo start.