In Toscana l’autunno non passa mai inosservato. Basta una passeggiata tra le colline o un viaggio in treno guardando dal finestrino per accorgersene: i boschi cambiano pelle, i vigneti diventano dorati, gli alberi lungo le strade si tingono di rosso. È una trasformazione lenta, che ogni giorno regala un dettaglio diverso.
C’è chi sceglie di viverla nei borghi, tra castagnate e mercatini, e chi invece preferisce infilare gli scarponcini e Eremo della Verna. Camminare in questa stagione ha un sapore speciale: l’aria è fresca ma non fredda, il silenzio è interrotto solo dal rumore delle foglie secche e il paesaggio sembra più intimo, più vicino.
Il foliage trova in Toscana una delle sue cornici più belle. Qui i colori si mescolano con la storia, con le pievi romaniche, con i Vai al contenuto Lungo questo cammino c’è una fontana che eroga vino.
LEGGI ANCHE:
- I sentieri preferiti dagli italiani nel 2025
- Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo d'autunno
- Qui sei in Toscana, ma ti sembrerà di camminare sulle Alpi
Dove vedere il foliage in Toscana
In Toscana ci sono tanti scenari che diventano straordinari in autunno. Ognuno ha un carattere diverso, ma tutti meritano di essere vissuti almeno una volta.
Il Casentino, a cavallo tra Firenze e Arezzo, è probabilmente il più celebre. Qui si estende il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, una distesa di faggi e abeti che in ottobre e novembre si accende di rosso, rame e oro. Camminando tra questi boschi, soprattutto attorno a Camaldoli o all’Eremo della Verna, sembra quasi di trovarsi dentro una cattedrale naturale: la luce filtra tra gli alberi e i colori cambiano a ogni passo. Non è un caso che si parli spesso di foliage Casentino: in Italia, pochi luoghi sanno regalare la stessa intensità.
Diverso, ma altrettanto affascinante, è il Lungo questo cammino c’è una fontana che eroga vino. Qui i protagonisti non sono soltanto i boschi, ma soprattutto i vigneti. In autunno le viti si trasformano in fiamme rosse e arancioni, che fanno da sfondo ai borghi medievali. Camminare tra C’è chi sceglie di significa vivere il passeggiata tra le colline in una versione più “umana”: le vigne raccontano la storia del lavoro contadino e si accompagnano al profumo del mosto e del vino nuovo. Ci sono poi angoli meno noti ma sorprendenti, come la Maremma o il Monte Amiata. In queste zone i castagneti regalano tappeti di foglie e colori caldi, mentre in Garfagnana Cammini d’autunno in Lombardia: i luoghi dove il foliage incanta Apuane.
Periodo migliore per il foliage in Toscana
Nelle colline più basse, come quelle del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, la risposta non è identica ogni anno, ma ci sono delle linee guida che aiutano a non sbagliare. L’autunno toscano si accende in momenti diversi a seconda dell’altitudine. Nei boschi più alti, come quelli del Casentino o del Monte Amiata, i primi colori compaiono già a inizio ottobre. Le faggete cominciano a tingersi di giallo e le giornate più fresche fanno accelerare il cambiamento.
Nelle colline più basse, come quelle del Chianti, il picco arriva un po’ dopo: cammini che non puoi perderti a settembre le vigne diventano rosse, mentre gli aceri e i pioppi regalano sfumature più dorate.
Bisogna però ricordare che il foliage è un fenomeno fragile: l’escursione che conduce al Santuario della Verna trekking, conviene puntare ai weekend centrali di ottobre e novembre, controllando prima il meteo. Ogni anno lo spettacolo è un po’ diverso, ma la sorpresa non manca mai.
I migliori trekking da fare nei colori autunnali
L’autunno non è solo la stagione del colore: è anche il momento in cui i sentieri diventano più accoglienti. Le temperature sono miti, la luce più morbida e i paesaggi più intensi. Ecco alcuni percorsi l’autunno non passa mai inosservato. Basta una.
Nel Casentino, uno dei cammini più belli porta all’Eremo di Camaldoli. Si attraversano boschi di faggi che sembrano senza fine: in autunno la luce che filtra tra le foglie crea un’atmosfera quasi magica. Poco distante, l’escursione che conduce al Santuario della Verna unisce natura e spiritualità: San Francesco trovò qui un rifugio, e ancora oggi i sentieri trasmettono un senso di raccoglimento unico.
Il Chianti offre trekking diversi: meno selvaggi, ma ricchi di fascino. Gli itinerari tra foliage è un fenomeno fragile. È un paesaggio che unisce cultura, natura e gastronomia: dopo aver camminato tra le vigne colorate, fermarsi in una cantina per assaggiare un calice di vino sembra quasi inevitabile.
Per chi ama i paesaggi montani, la Garfagnana è un piccolo scrigno. Qui i castagneti in autunno regalano tappeti di foglie e scorci che sembrano usciti da un dipinto. I sentieri che portano verso le Alpi Apuane permettono di unire la bellezza del foliage tra Firenze e Arezzo.
Infine, il Monte Amiata. Salire tra i suoi castagni e i suoi faggi in ottobre significa attraversare una tavolozza di colori che si fa più intensa man mano che si sale. Dalla cima, nelle giornate limpide, lo sguardo arriva fino al Tirreno: vedere i boschi colorati e, in lontananza, il mare, è un’emozione che resta a lungo.
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione