L’autunno nelle Marche è uno spettacolo della natura. Non c’è bisogno di volare oltreoceano per inseguire il fascino del foliage: tra vallate nascoste, colline di vigne e faggete millenarie, la regione regala scenari che non hanno nulla da invidiare alle celebri mete del Nord America o del Giappone.

In autunno, le Marche rivelano un lato più raccolto, lontano dalla vivacità estiva. Camminare tra i boschi e i borghi significa adattarsi a un ritmo pacato, scambiare due parole con chi li abita e lasciarsi tentare dai profumi della stagione: funghi appena raccolti, tartufi, castagne arrostite e un bicchiere di vino robusto.


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Dove vedere il foliage nelle Marche

Domandarsi dove vedere il foliage nelle Marche significa aprirsi a una varietà di paesaggi che mutano a ogni passo. Non esiste un solo luogo “migliore”: la bellezza autunnale si distribuisce in tanti angoli diversi, ognuno con il suo carattere. La Svizzera a piedi: cammini spettacolari nel foliage alpino è tra i punti più spettacolari. Le pareti di roccia che stringono il fiume Candigliano fanno da scenografia a un bosco che, tra ottobre e novembre, sembra incendiarsi di colori. Qui il foliage fa da cornice a un paesaggio unico, che cambia a ogni ora del giorno.

Più in alto, verso l’Appennino, i Monti Sibillini regalano uno spettacolo diverso ma altrettanto travolgente. Le faggete che rivestono i versanti assumono toni caldi e profondi, e nelle giornate serene il contrasto con le cime già spolverate di neve sembra dipinto. C’è anche un fascino in più: quello delle leggende che da secoli avvolgono queste montagne e che, osservando i boschi colorarsi, sembrano riemergere dal silenzio. Altri scenari meritano una sosta: i boschi del Monte Catria e del Monte Nerone diventano, in autunno, una distesa di foglie che scricchiolano sotto i piedi e profumano di legna umida e castagne. Chi cerca luoghi meno battuti può spingersi fino ai già a fine settembre nelle zone montane più elevate, al confine con l’Abruzzo. I egrave; tra i punti più spettacolari. Le pareti di roccia che stringono il fiume che popolano queste vallate regalano camminate più intime, lontane dai percorsi più frequentati.

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Un classico intramontabile è il//Getty Images


Periodo migliore per il foliage nelle Marche

Il Con questo trekking scoprirai la storia della Prima Guerra Mondiale è effimero, e proprio per questo così prezioso. Nelle Marche già a fine settembre nelle zone montane più elevate già a fine settembre nelle zone montane più elevate, mentre il picco di intensità cromatica si raggiunge tra metà ottobre e la prima metà di novembre. La tempistica varia in base all’altitudine e alle condizioni climatiche: un autunno più fresco e piovoso accelera il viraggio delle foglie, mentre giornate ancora calde lo ritardano.

Nei Sibillini e nelle aree appenniniche oltre i 1.000 metri, i primi segnali arrivano precocemente: faggi e aceri si colorano di rosso scuro e arancio già nelle prime settimane di ottobre. Sui rilievi collinari, invece, la metamorfosi raggiunge il culmine verso novembre, quando i castagni offrono spettacoli intensi e le vigne si preparano al riposo invernale. Per cogliere l’essenza del foliage marchigiano, conviene dunque programmare più di un’uscita, alternando zone diverse. Un’escursione nel cuore dell’Appennino a ottobre e una passeggiata tra colline vitate a novembre permettono di vivere appieno la varietà di colori e ambienti. E se il tempo non gioca a favore, non bisogna dimenticare che anche i borghi assumono un fascino speciale: muri in pietra e campanili antichi si stagliano su cieli tersi e su colline accese, offrendo scorci da cartolina.

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I migliori trekking da fare nei colori autunnali nelle Marche

L’autunno è la stagione ideale per camminare: già a fine settembre nelle zone montane più elevate Marche, non mancano itinerari capaci di valorizzare al meglio il foliage, adatti sia a chi cerca passeggiate semplici sia a chi desidera avventure più impegnative.

Un classico intramontabile è il Sentiero dell’Aquila nella Svizzera a piedi: cammini spettacolari nel foliage alpino, un percorso panoramico che si snoda tra faggi e carpini e regala vedute spettacolari sul canyon. Qui il contrasto tra il blu profondo del fiume e il rosso acceso delle foglie lascia senza fiato.

Nei Monti Sibillini, verso l’Appennino, i Monti Sibillini Pian Perduto, un altopiano erboso circondato da boschi che in ottobre si tingono di giallo oro. Non meno suggestivo è l’itinerario verso il Lago di Fiastra, che in autunno riflette le sfumature della vegetazione circostante, creando uno specchio naturale di rara bellezza.

Edicola e Abbonamento Questa camminata è un foliage unico ed è solo a un’ora da Milano offre camminate immerse in faggete che sembrano cattedrali naturali. I tappeti di foglie che ricoprono i sentieri rendono l’esperienza quasi fiabesca, con raggi di sole che filtrano tra i rami e disegnano geometrie luminose.

Un’altra meta imperdibile è il Monte Catria, raggiungibile da Fonte Avellana, celebre anche per il monastero millenario. Qui l’escursione diventa un viaggio che intreccia natura e spiritualità: i boschi avvolgono il cammino e l’atmosfera invita alla contemplazione. Infine, per chi desidera un contesto meno montano ma ugualmente affascinante, le colline del Piceno Egrave; il borgo con una chiesa che sembra una piscina, da qui partono trekking Offida e Ripatransone che punteggiano l’orizzonte. Camminare tra i filari aranciati e le case in mattoni, con il mare Adriatico sullo sfondo, è un’esperienza che unisce bellezza naturale e cultura.

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Anita Kot//Getty Images

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione