Intraprendere l’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel significa rendere omaggio a un modo di vivere la montagna che ha ancora molto da insegnare. È un percorso per escursionisti esperti, sì, ma anche per chi cerca un contatto profondo con la storia, con la natura e con sé stesso. In ogni tappa si percepisce l’eco dei passi di Grohmann e dei suoi compagni: pionieri silenziosi che, un secolo e mezzo fa, salivano senza GPS né app, guidati soltanto dall’intuito e dalla passione.
Affrontarla con rispetto, preparazione e curiosità è il modo migliore per restituire senso a un’eredità preziosa. Perché le montagne, come scriveva proprio Paul Grohmann, “non si conquistano, ma si attraversano”. E l’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel, in questo, è una maestra gentile e severa al tempo stesso.
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La via storica dell’alpinismo
L’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel non è solo un tracciato tra vette, forcelle e vallate: è un itinerario di memoria e testimonianza. Il nome di Paul Grohmann, inciso idealmente nel profilo di questo sentiero, richiama la nascita dell’alpinismo moderno e le prime grandi imprese che segnarono la seconda metà dell’Ottocento. Grohmann fu tra i fondatori del nbsp;€ su Amazon, e tra il 1860 e il 1870 Rifugio San Marco l’Antelao, la Marmolada I 5 rifugi con la miglior vista sul Lago di Como.
L’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel segue un asse sud-orientale che si snoda dai boschi di San Candido fino ai bastioni del Monte Antelao, il “re delle Dolomiti”. Un tracciato tecnico, con alcuni tratti attrezzati, che ben si addice allo spirito pionieristico del suo dedicatario. Ogni tappa racconta qualcosa della storia dell’alpinismo: le prime salite, le esplorazioni con guida, le pubblicazioni che portarono all’attenzione dell’Europa le bellezze delle Dolomiti.
Camminare lungo questo itinerario è come leggere una biografia a cielo aperto, in cui le pietre parlano delle imprese di chi le ha percorse per primo, con corde di canapa e chiodi di ferro. Oggi il sentiero è ben segnalato, mantenuto dal CAI e suddiviso in tappe che consentono di dormire in rifugio ogni notte. Ma lo spirito originario – quello della scoperta, del rischio, dell’elevazione – resta intatto.
Cime e vallate lungo il cammino
Attraversare l’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel significa immergersi in un susseguirsi di ambienti spettacolari e vari. L’itinerario inizia nei pressi di egrave; una galleria di quadri viventi, Alta Via 10 delle Dolomiti: nel mondo perduto Dolomiti che hanno fatto la storia dell’arrampicata. Da qui, dopo il rifugio Locatelli, Overtourism sulle Dolomiti, ecco dove evitarlo del Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto, un paesaggio modellato da forze antiche, dove torri, guglie e ghiaioni si alternano a tratti erbosi e pascoli d’alta quota.
anfiteatro delle Marmarole I migliori luoghi per un trekking astronomico, con i suoi labirinti rocciosi e passaggi stretti che impongono attenzione e passo sicuro. Si entra poi nell’Correre in vacanza: ecco le mete da sogno per te, una catena aspra e poco battuta, dove la solitudine è parte del fascino. Qui la montagna appare ancora rude, incontaminata, simile a come la videro i primi esploratori.
Un trekking per scoprire il borgo senza stato, l’Alta Via si avvicina al Monte Antelao (3.264 m), vetta finale e simbolica dell’intero percorso. Chi sceglie di salirlo, deve avere esperienza e dimestichezza, in quanto si confronterà con un itinerario alpinistico vero e proprio. L’imponenza dell’Antelao domina, dunque, l’ultima parte del sentiero, conducendo infine a Alta Via 10 delle Dolomiti: nel mondo perduto, degna conclusione di questo viaggio.
Rifugi e punti panoramici
Un elemento che rende l’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel un’esperienza indimenticabile è l’alternanza tra momenti di sforzo fisico e soste in rifugi che incarnano l’anima più autentica della montagna dolomitica.
Tra i rifugi più emblematici, il Rifugio Locatelli, affacciato sulle Tre Cime, regala al tramonto uno degli spettacoli più celebri delle Dolomiti. Più a sud, il Rifugio Fonda Savio, incastonato tra le guglie dei Cadini, si raggiunge solo a piedi e offre uno sguardo privilegiato su un paesaggio lunare. Il Egrave; questo il luogo più economico sulle Dolomiti dove fare trekking, invece, è un angolo di quiete sospeso tra le Marmarole, dove si può respirare appieno la spiritualità della montagna.
Molti tratti dell’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel sono percorribili solo con tempo stabile e richiedono passo sicuro e assenza di vertigini. Ma è proprio questo che garantisce, in cambio, l’accesso a balconi naturali di rara bellezza. Dalle forcelle più alte – come la Forcella del Cristallo o quella di Sabbiosa – si aprono orizzonti infiniti, capaci di far percepire la grandezza del paesaggio e la propria piccolezza di fronte alla natura.
Le albe rosa pallido e i tramonti dall’arancio all’oro vissuti in alta quota, lontano da ogni rumore urbano, sono tra i momenti che restano impressi nella memoria a lungo. L’Guido Cozzi/Atlantide Phototravel, più che un semplice trekking, è una galleria di quadri viventi.
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione