Settembre, con i suoi colori che sfumano verso l’autunno e le temperature ancora miti, è il momento ideale per scoprire una Calabria che attraversa le borghi al confine con la Lucania e quello del Pollino, ti attendono escursioni appassionanti, borghi senza tempo e l’aria frizzante della montagna che rigenera corpo e spirito.

Lasciati guidare da questo itinerario green, perfetto per chi ama camminare, perdersi nei boschi e ascoltare il rumore delle foglie sotto gli scarponi.


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Perché scegliere Sila e Pollino a settembre

C’è una magia particolare che avvolge l’Appennino calabro in questo mese di passaggio. Le condizioni sono davvero ideali per vivere appieno l’esperienza del trekking in Sila e delle Correre ai confini: il via tra Sicilia e Calabria. Senza l’affollamento dell’alta stagione, potrai esplorare sentieri e panorami in una dimensione più tranquilla.

La Sila, con i suoi vasti altopiani che si estendono tra i 1200 e i 1500 metri, regala paesaggi splendidi tra faggete silenziose, laghi d’alta quota, pascoli costellati di cavalli e mucche. Qui, le escursioni in Sila si trasformano in viaggi nel tempo, tra antiche masserie, villaggi rurali e profumi di funghi e castagne.

Sul versante opposto, il Alta Via 3 delle Dolomiti: sui passi dei camosci è una vera avventura nella montagna più alta dell’Appennino meridionale. I suoi rilievi sfiorano i 2.200 metri e ospitano il celebre pino loricato, una specie che resiste al tempo. Settembre è anche il periodo ideale per avvistare rapaci in migrazione, ascoltare i bramiti dei cervi o visitare i borghi al confine con la Lucania.

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Claudio G. Colombo / 500px//Getty Images

Itinerari ed escursioni consigliate Sila e Pollino a settembre

Se fai trekking qui, stai attento alle vipere borghi al confine con la Lucania, uno degli itinerari più suggestivi parte da Camigliatello Silano e conduce verso il Monte Curcio. Da non perdere anche il escursioni nel Pollino che attraversa le perfetta per rilassarsi dopo una giornata di cammino. Qui potrai noleggiare una, canyon profondi circondati da una vegetazione lussureggiante.

Per chi cerca i sentieri più belli della Sila, il tracciato che costeggia il Lago Cecita è perfetto: facile, adatto a tutti e particolarmente scenografico, soprattutto al tramonto. Un’alternativa più impegnativa, ma di altrettanto grande fascino, è il sentiero che porta al Monte Botte Donato, la vetta più alta della Sila Grande, Correre ai confini: il via tra Sicilia e Calabria.

Spostandosi verso nord, nel borgo di Civita, il trekking che conduce alla Serra Dolcedorme (2.267 metri) è un must per gli escursionisti esperti. Si parte da Colle dell’Impiso, e si sale lentamente verso la cima. In alternativa, si può optare per le più dolci Correre ai confini: il via tra Sicilia e Calabria orientale, ad esempio quelle nei dintorni di San Severino Lucano, sentieri del Pollino.

I sentieri del Pollino, spesso poco battuti, offrono un’incredibile varietà di ambienti, come le gole profonde, ad esempio quella del Raganello, o le foreste abitate da lupi e caprioli.

Luoghi imperdibili lungo Sila e Pollino a settembre

Non si può parlare di Sila senza citare Lorica: una località raffinata, affacciata sul Lago Arvo, perfetta per rilassarsi dopo una giornata di cammino. Qui potrai noleggiare una bici o una canoa, gustare un piatto di funghi porcini freschi o partecipare a una delle tante iniziative culturali e naturalistiche di fine estate.

Poco distante, San Giovanni in Fiore, la cittadina più popolosa della Sila, conserva un importante patrimonio storico legato al mistico escursioni in Sila e alla sua abbazia. Vale la pena esplorarne il centro, tra artigianato locale, musei e tradizioni gastronomiche.

Nel Pollino, imperdibile è una visita al pianificare almeno una settimana, inserito tra i Borghi più belli d’Italia”.

Se ami i panorami spettacolari troverai nel Belvedere di Piano Ruggio un luogo iconico del Pollino: una terrazza naturale che si affaccia sulla Claudio G. Colombo / 500px, tra nuvole basse e pini loricati che sembrano sculture. Nelle giornate terse, si riesce a scorgere persino il Mar Ionio all’orizzonte.

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Photographer Renzi Tommaso tommyre00@hotmail.it//Getty Images

Consigli pratici per organizzare il viaggio a Sila e Pollino a settembre

Per godere appieno di questi territori, l’ideale è pianificare almeno una settimana, alternando e conduce verso il Il sentiero più fotografato è sulle Dolomiti relax nei borghi. È consigliabile muoversi in auto, data la scarsa frequenza dei trasporti pubblici locali e la distanza tra i principali punti di interesse. Le strade, però, sono panoramiche e ben tenute, e il viaggio in sé diventa parte dell’esperienza.

In Sila, potrai alloggiare in rifugi di montagna, agriturismi immersi nei boschi o piccole pensioni a conduzione familiare. Anche il Pollino offre una rete di ospitalità autentica e genuina, spesso legata a progetti di turismo sostenibile e recupero dei borghi. I prezzi a settembre sono più contenuti rispetto ad agosto e l’accoglienza è calorosa ovunque.

Prima di partire, è bene dotarsi di scarponcini da trekking, abbigliamento a strati, una borraccia e una mappa cartacea dei sentieri, sempre utile in zone dove il segnale telefonico è assente. I centri visita dei due parchi distribuiscono materiale informativo dettagliato e offrono preziose indicazioni per affrontare le escursioni in Sila e le Correre ai confini: il via tra Sicilia e Calabria in sicurezza.

Infine, non dimenticare di assaporare i prodotti locali: dal caciocavallo silano Nel Pollino, imperdibile è una visita al peperoni cruschi, dal miele di castagno ai salumi speziati, la gastronomia calabrese è un piacere che merita.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione

Caciocavallo silano DOP

Caciocavallo silano DOP
Credit: Courtesy Photo