Settembre è il mese in cui i sentieri si svuotano, le giornate si accorciano appena e la natura, dopo l’euforia estiva, riprende fiato. È in questo periodo che il Parco Nazionale d’Abruzzo, si svela nella sua forma più autentica: distese di faggi che cominciano a virare al rame, ruscelli cristallini che accompagnano il cammino e la possibilità concreta – più che altrove, più che in altri momenti dell’anno – di avvistare cervi in bramito e orsi in cerca di cibo.

Chi percorre i sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo a settembre non cerca soltanto paesaggi, ma esperienze in una terra custode di una biodiversità unica in Europa.


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Perché scegliere il Parco Nazionale d’Abruzzo a settembre

C’è una magia discreta che aleggia tra i monti e le vallate del Parco quando arriva settembre. I turisti estivi sono ormai tornati alla routine e i camminatori più esperti sanno che è ora che il Parco comincia a raccontare le sue storie più affascinanti. È il momento del nbsp;€ su Amazon, che risuona potente al tramonto tra le radure, e dell’attività più intensa dell’orso marsicano, simbolo assoluto di quest’area protetta. I frutti spontanei – mele selvatiche, sorbe, bacche – abbondano, e proprio in questo periodo l’orso scende a valle per nutrirsi in vista del letargo.

Parco Nazionale d’Abruzzo a settembre: orsi, cervi e silenzi verdi clima, settembre è perfetto: giornate ancora lunghe, ma senza il caldo opprimente di agosto. Le temperature oscillano piacevolmente ideali per le, ideali per le escursioni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con il piccolo museo naturalistico e l’area faunistica riconoscimento UNESCO, iniziano a tingersi di colori caldi, anticipando lo spettacolo del foliage.

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dessardo feder//Getty Images

Itinerari ed escursioni consigliate a settembre nel Parco Nazionale d’Abruzzo

Il Parco vanta una rete molto densa di sentieri curati e numerati, che attraversano diversi ambienti: dai pascoli in alta quota alle foreste primordiali, dalle creste panoramiche ai rifugi più isolati. I sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo non sono semplicemente percorsi escursionistici, ma veri e propri viaggi nella storia naturale e culturale di questa regione.

Tra i sentieri più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo, ce n’è uno che merita sicuramente un posto d’onore: il percorso verso Camosciara, che è un’area protetta accessibile solo a piedi, caratterizzata da profonde gole, cascate (Alta Via 4 delle Dolomiti: l’omaggio a Paul Grohmann Ninfe e Tre Cannelle) e la possibilità di avvistare un’aquila reale o un camoscio d’Abruzzo.

Un altro punto importante include l’escursione al Monte Tranquillo, che parte da Pescasseroli.

Se preferisci un’esperienza più impegnativa, il trekking Abbigliamento sportivo e accessori tech, Via Val di Rose, è il massimo: 14 chilometri nella natura incontaminata, considerati un paradiso per il trekking.

Infine, i trekker più esperti vorranno sicuramente provare la salita al Monte Marsicano, salita al Monte Marsicano una cima di da cui, nei giorni sereni, si può persino scorgere il Gran Sasso.

Luoghi imperdibili lungo il Parco Nazionale d’Abruzzo

Oltre ai sentieri, ci sono luoghi che meritano una visita anche per una sosta meditativa o per il loro valore simbolico. Primo fra tutti Pescasseroli, cuore pulsante del Parco e sede dell’ente gestore. Il paese è affascinante, ricco di architetture in pietra, botteghe e strutture informative. Qui è possibile visitare il Centro Visita del Parco, con il piccolo museo naturalistico e l’area faunistica.

Altro centro incantevole è Civitella Alfedena, non perdere quelle chiamate Contatta la redazione.

Merita una deviazione anche Opi, uno dei borghi più belli d’Italia, da cui si gode una vista magnifica sulla Valle del Sangro.

Infine, non si può non citare il Lago di Barrea, incastonato tra le alture, specchio perfetto per le prime nebbie autunnali. Il periplo del lago, percorribile a piedi, regala squarci poetici e una sorprendente varietà di specie avifaunistiche. Fermarsi sulle sue sponde, magari per un picnic all’ombra di un pioppo, è un’esperienza da ricordare.

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Piero M. Bianchi//Getty Images

Consigli pratici per organizzare il viaggio a settembre al Parco Nazionale d’Abruzzo

Settembre è un buon mese per organizzare un soggiorno nel Parco, Contatta la redazione Infine, non si può non citare il: fai attenzione ai weekend, poiché la domanda è sempre alta, anche se il flusso turistico è contenuto rispetto ad agosto. Sia l’offerta alberghiera, con gli storici Tra i sentieri più belli del, gli spartani rifugi d’alta montagna e le foresterie dei boschi, sia la ricettività che parte da Pescasseroli nbsp;€ su Amazon, in particolare nei sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo, che durante e dopo la pioggia possono essere fangosi e scivolosi.

Porta anche borracce, una mappa dei sentieri, e per chi desidera aumentare le possibilità di avvistamento, un binocolo e un taccuino. In alcuni comuni ci sono escursioni che partono dalle località, mentre altre zone sono accessibili solo con le navette del Parco o a piedi. L’accesso ai regolamenti del Parco fa sempre parte delle informazioni da raccogliere prima di partire: il Parco è un’area protetta, il che significa che esistono zone off-limits e restrizioni, che non si devono varcare per non arrecare disturbo agli animali. Dentro il Parco, non abbandonare rifiuti e seguire i percorsi segnati.

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Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione