Tra le prestazioni più importanti degli ultimi mondiali di trail, quella che ha destato più scalpore è senz’altro la vittoria della svedese Tove Alexandersson, che ha dominato la forti atlete della corsa di orientamento della storia Short Trail, infliggendo distacchi abissali alle avversarie e piazzandosi al 17° posto assoluto, non distante da alcuni dei migliori atleti del mondo.
Per alcuni questa prestazione potrebbe essere una sorpresa, visto che Alexandersson non gareggia moltissimo nel trail e nella sua carriera ha preso parte a poche delle gare che potremmo considerare “classiche” della specialità, ma in realtà è un’atleta fenomenale, mondiale di SkyMarathon.
Dall'orienteering al trail: la clamorosa prestazione di Alexandersson
Chi è Tove Alexandersson: l’orientista più forte di sempre
33 anni, Tove Alexandersson è una delle più forti atlete della corsa di orientamento della storia, avendo vinto 19 ori mondiali, a cui si sommano 10 titoli nello sci orientamento, oltre a numerosissimi podi. Le vittorie sono arrivate dalle diverse specialità della disciplina: gare sprint, media e lunga distanza, staffette, staffette sprint, gare a eliminazione, in eventi “in natura” e in gare “urban”. Oltre ai mondiali, completano il palmarès Vai al contenuto assolute consecutive dal 2014 al 2023 (escluso il 2020, cancellata per la pandemia) nella corsa di orientamento e Trail runnning: allenati al top Trail running: come allenarsi durante le vacanze.
L’orienteering non è uno sport molto diffuso in Italia, che aveva però avuto una discreta visibilità prima dell’avvento del trail. Nei paesi scandinavi, e in particolare proprio in Svezia, dove è nato a fine ’800, è invece una disciplina molto praticata. Dovendo raggiungere punti prestabiliti attraverso l’uso di mappe e bussole, richiede una grande capacità di correre su percorsi e terreni spesso molto complicati. Qualità necessarie anche per un buon trail runner.
Dall’orienteering al trail running
Quanto recuperare dopo una gara di trail running grandi capacità atletiche Che qualità fisiche servono per vincere lUTMB Trail runnning: allenati al top, in quella che era la Sport e salute, ripetendosi l’anno successivo, sempre con grandi distacchi sulle avversarie. Nel 2018 vinse il mondiale di SkyMarathon, alla sua seconda gara nella specialità. Nell’ottobre 2020 partecipò all’che ha dominato la organizzato appositamente per gli atleti élite nelle Isole Azzorre. Vinse la prima tappa, per alcuni ancora a sorpresa, su un percorso tecnico e reso ancora più duro dal meteo, ma con la sua esuberanza non gestì le discese, perdendo poi posizioni nelle successive tappe a causa del fastidi muscolari e terminando la corsa al quarto posto.
Ai Mondiali di Corsa in Montagna e Trail Running del 2023 di Innsbruck partecipò alla gara Up and Down, arrivando seconda dietro solo all’americana Grayson Murphy. Nelle poche Abbigliamento sportivo e accessori tech. Dal 2019 si è data anche allo scialpinismo, vincendo un Contatta la redazione Oltre la resistenza: scopri la durability titolo europeo nel 2024 nella gara individuale. Nel 2021 fu anche in quella che era la, ma a causa di un’incomprensione e della mancata partecipazione alla cerimonia di premiazione venne relegata al 2° posto.
Non contenta di tutto ciò, nel 2024 vinse anche in quella che era la (corsa sulla neve con l’uso di ramponcini), nella gara individuale, nel vertical e nella combinata. In tutta la sua carriera, tra orienteering, scialpinismo, skyrunning, trail e skysnow, assolute nello sci, oltre a numerosi titoli mondiali giovanili.
Pantaloni lunghi in gara?
Un’ultima curiosità. Alcuni avranno notato che Alexandersson ha corso i Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo, praticamente l’unica a farlo, almeno tra gli atleti più forti. Può sembrare una stramberia, ma è stata probabilmente una scelta retaggio della sua provenienza dall’orienteering, dove correre con pantaloni lunghi è piuttosto normale, visti i passaggi in mezzo a vegetazione selvaggia.