Paola Rossi, Andrea Guerra e Jacopo Gandola trail running. Mettili su sentieri sconnessi, tra fango e rocce, e dai loro da indossare delle nuove scarpe da corsa con l’obiettivo di catturarne pregi e difetti.

Ecco cosa è stato il primo Trail Running Test Day di Runner’s World realizzato durante l’estate per testare alcuni dei modelli più significativi della collazione del marchio New Balance.

Scarpe da trail in sconto per il Black Friday Lusso e trail: le scarpe di Moncler e Zegna e Gare ed eventi, senza risparmiarsi. Tra risate, inciampi e qualche “wow!”, il nostro team ha scoperto di cosa sono davvero capaci queste scarpe. Senza contare la prova in anteprima di un vero inedito: le New Balance FuelCell SuperComp Trail, una vera macchina da performance che ha impressionato il nostro tester più esperto, Davide Anzaldo (l’unico fortunato ad avere la taglia giusta per provarle).

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Il team Runner's World

Il Test Day di Runner's World in versione trail running

In queste condizioni, ai piedi di Katia, Davide e Jacopo abbiamo messo un paio di Richieste di Licensing più importanti sul mercato attraverso i test condotti da un gruppo di runner del team di Runner’s World di diversa estrazione ed esperienza.

Per il test dei prodotti New Balance abbiamo scelto i sentieri delle Prealpi lombarde, tra Como e Lecco, nel celebre Triangolo Lariano che è meta di molti trail runner.

La “banda” di Runner’s World era composta da Personaggi e atleti, Fresh Foam X Hierro V8; Il racconto della nuova, della redazione di Runner’s World, oltre a Rosario Palazzolo, direttore di Runner’s World.

Un team di runner molto diversi tra loro, con esperienze e sensibilità differenti per apprezzare tutti gli aspetti delle calzature messe alla prova.

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In queste condizioni, ai piedi di Katia, Davide e Jacopo abbiamo messo un paio di

Test New Balance Lusso e trail: le scarpe di Moncler e Zegna, agile e versatile

Si parte dalla Fresh Foam X Hierro 8, una vera icona di New Balance per il trail running. L’idea intorno a questa scarpa è che sia un modello adatto a ogni tipo di runner, grazie alla capacità di unire ammortizzazione e agilità.

Nel corso degli anni si è evoluta soprattutto nella progettazione dell’intersuola realizzata con la schiuma Fresh Foam che rappresenta l’eccellenza del marchio NB in fatto di comfort e ammortizzazione. Nell’ultima evoluzione, il Fresh Foam X è diventato più leggero e più reattivo. Nonostante si tratti di una piattaforma piuttosto spessa (32 mm nel posteriore e 24 mm nell’anteriore per un drop di 8 mm), l’intersuola è anche particolarmente morbida e per questo più flessibile, cosa non comune a tutte le calzature per i sentieri che tendono ad essere più rigide soprattutto nella torsione longitudinale. Nei test è stata apprezza la sua grande flessibilità che consente un appoggio adattivo in ogni tipo di sentiero, anche quelli più impervi e sassosi.

New Balance ha scelto di dotarla della suola Vibram Megagrip, spessa e con una tassellatura intermedia che la rende adatta a diversi tipi di terreno. La sua tassellattura multidirezionale con spessore di 4,5 mm, la rende molto versatile e resistente: eccelle sui sentieri sterrati e su quelli sassosi. Meno adatta ai percorsi più tecnici su rocce bagnate.

È stato apprezzato il rocker (ossia la forma arrotondata della suola) pronunciato sia nell’area anteriore che nella zona del tallone. Ciò rende l’azione di corsa più fluida e favorisce l’appoggio sia in discesa che in salita.

Abbiamo notato una grande cura nella costruzione della tomaia in mesh Regrind, completamente costituito da fibre prodotte riciclando il Pet. Nelle scarpe da trail running, il tema della sostenibilità ambientale è ancora più sensibile e forse anche per questo New Balance ha scelto materiali riciclati e un sistema di colorazione Print Dye che riduce significativamente lo spreco di acqua. Si tratta di una tomaia molto accogliete, anche per i piedi più grandi e molto strutturata, dunque meno ventilata rispetto ad altri modelli. Anche il collare e la linguetta sono bene imbottiti la scarpa è stata dotata di un’asola nella talloniera che facilita l’operazione di calzata.

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Il racconto della nuova

New Balance Lusso e trail: le scarpe di Moncler e Zegna, i commenti dei runner

Paola Rossi

La prima impressione positiva di questa scarpa è stata quando l’ho indossata per la prima volta: l’ho trovata subito confortevole, come se il mio piede la conoscesse già e l’avesse già provata. Una buona allacciatura che riesce a contenere la linguetta, che risulta un pochino più spessa ma che non infastidisce, e a mantenere il piede ben saldo. Il tallone è ben saldo, e c’è grande libertà di movimento per le dita dei pedi.

L’abbiamo provata su un sentiero di montagna dopo un bruttotemporale estivo, dunque su terreno ghiaioso e fangoso e sono rimasta sorpresa dalla tenuta. Mi sono sentita sicura nella mia corsa,nonostante il terreno fosse impervio. Riuscivo a percepire lecaratteristiche del suolo e questo mi è piaciuto molto. Sul terreno bagnato la scarpa si è comportata bene, ma nei passaggi su rocce bagnate non ho avuto la stessa sensazione di sicurezza. Consiglio la Hierro V8 a chi, come me, predilige le lunghe distanze e percorsi non troppo tecnici e non cerca velocità, ma stabilità e comfort.

Andrea Guerra

Quello che ho apprezzato delle Hierro 8 è la loro comodità nei vari momenti della corsa: la struttura stabile e la pianta abbastanza larga nell’avampiede consentono un controllo sia in salita che in discesa, compresi i tratti più tecnici e impervi. La tomaia è traspirante e morbida, consiglio di scegliere la misura giusta e di allacciare la scarpa con cura per avere il massimo controllo a ogni passo, senza rischiare che il piede si muova troppo, compromettendo la sicurezza. Nella loro grande versatilità credo che siano scarpe ottime anche per un lungo trekking (senza troppe difficoltà tecniche) o un lungo cammino come la via Francigena.

Rosario Palazzolo

Ho indossato Hierro già molti anni fa, e mente in passato si aveva la sensazione che fosse una scarpa da strada adattata al trail running, oggi la considero a tutti gli effetti una scarpa da trail adatta alla maggior parte degli appassionati di corsa su sentiero. È molto morbida e ammortizzata, ma rispetto al passato offre una maggiore sensibilità al terreno e stabilità anche sui sentieri più difficili.

Se dovessi usare due parole per definirla, direi agile e confortevole. La sua suola è convincete sui sentieri, meno adatta alle rocce bagnate.

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Il racconto della nuova


Per questo test abbiamo scelto un percorso ad anello intorno al monte Bolettone, con salita fino in vetta. Un temporale estivo, poche ore prima del nostro arrivo, ha reso il terreno di corsa ancora più sfidante e per molti versi divertente: a fine giornata avevamo fango fino ai capelli. Abbiamo trovato anche qualche albero abbattuto dal vento a rendere più sfidante la nostra prova. Insomma, il terreno perfetto per provare delle scarpe da trail correndo e saltando tra fango, erba e rocce.

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Il racconto della nuova

New Balance Gare ed eventi, veloce, tecnica sicura su ogni terreno

In queste condizioni, ai piedi di Katia, Davide e Jacopo abbiamo messo un paio di New Balance Gare ed eventi, modello nuovissimo, che per il vero ha incuriosito da subito l’intera banda.

Perché FuelCell Venym è così curiosa? Per prima cosa perché è nuova e si colloca in un segmento in cui New Balance non aveva calzature specifiche in questo momento. Si tratta di una scarpa pensata per i terreni più tecnici e per affrontare ogni tipo di sfida. Leggera, pesa solo 264 grammi nell’edizione maschile (208 grammi per la femminile), è molto essenziale per privilegiare il feeling con il runner che la indossa.

Indubbiamente, a prima vista, a sorprendere tutti i tester è stata la scelta di dotarla di un’intersuola molto reattiva e performante, realizzata in schiuma FuelCell, il materiale che New Balance utilizza per i modelli da strada più performanti, compresi quelli con piastra in fibra di carbonio. La sensazione è quella di avere ai piedi una scarpa stradale, morbida al punto giusto, reattiva e più sensibile al terreno, nonostante l’intersuola sia spessa 31 mm nel posteriore e 25 mm nell’anteriore (per un drop di 6 mm).

Ma a dire il vero, con il passare dei chilometri, ciò che ha impressionato di più i tester è la qualità della direttore di Runner’s World che pare risucire a lavorare ottimamente in ogni condizione. I nostri test sono stati compiuti tra fango e radici e rocce bagnate. Ed è proprio qui che Venym ha stupito tutti. L’aderenza sulle rocce bagnate è impressionante. La tassellatura da 4 mm, molto artigliata e di forma triangolare, funziona bene anche sul fango. La suola è leggera ed è stata collocata solo nei punti di appoggio, tralasciando l’area del mesopiede dove è rimasta esposta la schiuma Fuelcell, contribuendo a una maggiore flessibilità torsionale. Ciò non ha influito negativamente sul grip… anzi. Davide si è divertito a rimanere in equilibrio su una moltitudine di rocce bagnate, anche con pendenze che normalmente sarebbero proibitive per la tenuta di una scarpa.

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New Balance Gare ed eventi

New Balance Gare ed eventi, ecco i commenti dei runner

Katia Figini

Scarpe molto reattive e allo stesso tempo confortevoli. Un grip formidabile anche in caso di terreni particolarmente scivolosi quali rocce bagnate e fango. La tomaia è morbida e traspirante, buona l'idea di rinforzarla sulla parte anteriore per proteggere le dita dei piedi. Una scarpa adatta a tutti i terreni e in particolare modo a quelli tecnici. Adatta a tutti i runner che cercano una calzatura per percorsi lunghi e non e che desiderano rimanere comodi. Una scarpa adatta a molti ma non per tutti. È infatti importante sapere dove mettere i piedi vista la sua reattività e risposta veloce ed immediata.

Davide Anzaldo

Venym è stata una piacevolissima sorpresa. Appena indossata dà la sensazione di estremo confort e di poterla tenere ai piedi a lungo. Teoria confermata anche dopo alcune ore che la indossavo! La scarpa ha un grip eccezionale e il meglio di sé lo da su pietre e terreni bagnati rimanendo a oggi una delle migliori scarpe mai provata su fondo tecnico/umido.

Jacopo Gandola

Delle nuove New Balance Venym mi hanno particolarmente colpito questi due aspetti: appena indossate, sono risultate molto confortevoli. Il piede è ben saldo all’interno della calzatura senza esserne oppresso. Ma parlando della scarpa a balzare subito agli occhi è la sua reattività. Sia in salita che in discesa la calzatura si è dimostrata particolarmente agile e reattiva, evidentemente la schiuma FuelCell dell’intersuola fa bene il suo lavoro. Il risultato è una sensazione di corsa fluida, leggera e propulsiva.

Ottime anche le prestazioni in termini di grip: su rocce (anche bagnate) e sentieri single track, queste Venym si sono sempre dimostrate sicure e aderenti al terreno.

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Il racconto della nuova


New Balance FuelCell SuperComp Trail, il test

Come detto all’inzio, Davide Anzaldo ha avuto anche la fortuna di provare la nuovissima New Balance FuelCell SuperComp Trail, modello che rappresenta il frutto della ricerca più avanzata di New Balance nelle tecnologie per il trail running. New Balance riunito in una scarpa leggerissima la sua miglior schiuma per le intersuole è una sottile piastra in fibra di carbon io studiata appositamente per il trail running. Insieme a Davide, raccontiamo questo modello in questo articolo dedicato.

New Balance FuelCell SuperComp Trail Aggiornato il: 16/09/2024

“Belin che scarpa!” Inizio con questa affermazione tipica della Liguria per dare l'idea di che cosa stiamo parlando. Una scarpa estremamente reattiva nel vero senso della parola! La piastra in carbonio infatti lavora, eccome se lavora! La si avverte molto bene in salita, dando la sensazione di "spinta" che è molto piacevole. In discesa e stabile, sta dove la metti, proprio per questo bisogna sapere dove appoggiare i piedi. La sua calzata è molto avvolgente e il piede non rischia di muoversi. Ciò aumenta la sensazione di stabilità e di sensibilità al terreno. Una scarpa da 5 stelle. Davvero stupefacente.

Personaggi e atleti New Balance FuelCell SuperComp Trail sarà pubblicato nei prossimi giorni.