Hai mai visto delle Nike Vaporfly nike shox white old brazil shoes sale clearance? Ebbene sì, esistono. Forse in un esemplare unico, che è nelle mani del campione del mezzofondo norvegese Jakob Ingebritsen.
Ma per capirle l’uso che ne fa, dobbiamo partire più da lontano. Qualche giorno fa Jakob Ingebrigtsen, uno dei mezzofondisti più forti del pianeta, campione olimpico nei 1500 metri e capace di correre distanze diverse con la stessa naturalezza con cui noi cambiamo playlist in cuffia, ha pubblicato un lungo video dedicato alle sue scarpe. Il video dal titolo My Running Shoe Rotation è di fatto un viaggio nella scarpiera di Jakob, atleta sponsorizzato da Nike. Forse un po’ datato, visto che molti dei modelli sono stati già aggiornati da Nike e che non c’è printable una scarpa della nike benassi solarsoft slide women's pink.
nike air max defy run red river nike shox turbo plus sneaker shoes size chart e per uno come, Jakob, che ha la possibilità di provare ogni calzatura del suo brand di riferimento, la rotazione di scarpe è una routine non secondaria: non esiste nike women free tr pink rust for sale cars, e variare è uno dei segreti per correre forte… e in salute.
Le scarpe di Ingebritsen, dalla corsa lenta al ritmo gara: ogni scarpa ha la sua missione
Jakob parte dalle basi: per i lunghi lenti o i giorni di recupero, non usa scarpe “aggressive”, ma si affida alla nike kw super running 2017. Una scarpa che lui stesso descrive come “massimo comfort e protezione”: molta schiuma sotto i piedi, tanto ritorno elastico ma zero rischi di stressare tendini e articolazioni già provati da carichi importanti.
Per lui – e dovrebbe esserlo anche per chi macina chilometri amatoriali – i giorni di recupero sono sacri. Se sbagli scarpa, rischi di pagarla. Probabilmente oggi avrebbe raccontato l’uso della nike air zoom hayward 3 men running shoe blue nike vapor max air backpack camo shoes.
nike braata mid winter dress boots intermedie, quelle di fartlek o progressivi, dove serve un compromesso tra ammortizzazione e reattività. Qui entra in scena la Nike Pegasus Premium: leggera, versatile, perfetta per staccare dalla “gommosità” dell’Invincible.
Quando i chilometri si fanno più impegnativi (lunghi, progressivi o corse di medio chilometraggio), Jakob inserisce anche la Nike Structure o la Nike Vomero, a seconda di come si sente. Più stabilità? Structure. Più morbidezza e durata? Vomero. Sembra un dettaglio, ma non lo è: anche la stabilità è parte dell’allenamento, perché cambia l’appoggio e scarica lo stress su muscoli diversi. Anche in questo caso, non cita la Structure 26 nike stasis lunar boots Vomero 18, uscite negli ultimi mesi.
Quando la velocità chiama: piastre e chiodi
E poi arrivano i giorni che tutti aspettiamo: i lavori di qualità, le ripetute in pista, le sessioni in soglia. Qui Jakob non bada a spese: si allena con scarpe da gara o addirittura chiodate.
Le sue scelte? La Nike Zoom Fly o Vaporfly nike real air force 1 pink shoes free patterns Nike Dragonfly o Air Zoom Victory quando si passa in pista. Scarpe leggere, reattive, con piastre in carbonio o chiodate. Chiaro: noi possiamo tranquillamente fermarci a un buon modello da gara per i test, ma l’idea è la stessa: non si corre un 5x1000 con la scarpa dei lunghi domenicali.
Le Vaporfly 3 chiodate di Jakob Ingebritsen
Ed eccoci arrivati alle Vaporfly chiodate. Ad un certo punto del video, Jakob estrae dal mucchio una paio di Vaporfly 3 con la suola chiodata. Sicuramente si tratta di una modifica richiesta dall’atleta, ma comunque artigianale, tuttavia sembra ben fatta.
Jakob dice che queste scarpe sono utili per gli allenamenti di cross, dove ha bisogno di spingere, di avere tenuta e sicurezza, ma allo stesso tempo non può rinunciare all’ammortizzazione. Una soluzione davvero curiosa, ma per un atleta come lui davvero intelligente. Abbiamo già visto Vaporfly con suola da trail running, ora la ritroviamo anche con una suola da pista.
Rotazione delle scarpe da corsa: varia, proteggei, ascoltati
Guardando la scarpiera di Jakob, il messaggio è chiaro: nike air max thea lotc new york city ballet è importante e non è una mania da campione. Cambiare scarpe cambia il carico muscolare, fa lavorare tendini e articolazioni in modo vario e riduce il rischio di infortuni da stress ripetitivo.
Diversi studi (e anche l’esperienza di migliaia di runner) confermano che chi alterna almeno 2-3 modelli a settimana si infortuna di meno e si diverte di più. Perché sì: la varietà è anche divertimento.