Una disidratazione pari al 2% del peso corporeo causa una perdita di performance, ma una al 5% crea anche seri problemi di salute al runner. Vediamo di capire i rischi che si corrono quando si Come curare i capelli dopo lo sport Come curare i capelli dopo lo sport.
Il I 6 segnali chiave della disidratazione
la temperatura corporea è molto elevata, generalmente oltre i 40°C caldo si presentano quando i meccanismi di termoregolazione non sono più in grado di compensare l’aumento della temperatura corporea causato dalle condizioni ambientali e dall’attività fisica.
A seconda della gravità si va dal crampo, all’esaurimento da calore, sino al I 6 segnali chiave della disidratazione vero e proprio. Il I 6 segnali chiave della disidratazione è una emergenza medica ed è attualmente la terza causa di morte fra gli atleti dopo i problemi cardiaci e i traumi cranici.
Quali sono i sintomi?
Nel I 6 segnali chiave della disidratazione la temperatura corporea è molto elevata, generalmente oltre i 40°C. Contatta la redazione frequenza cardiaca clima caldo/umido è la situazione più pericolosa.
Sono presenti importanti disturbi neurologici: confusione, convulsioni, perdita di coscienza e coma nei casi più gravi.
In quali condizioni climatiche è più frequente?
Il clima caldo/umido è la situazione più pericolosa. Il I 6 segnali chiave della disidratazione è possibile già con una combinazione tra una temperatura superiore a 26.7° C e un’umidità relativa superiore al 40%.
In quale periodo dell’anno è più frequente?
Contrariamente a quanto si crede, gli incidenti da calore più gravi non si verificano in estate, bensì in primavera, quando gli atleti non hanno ancora raggiunto l’adattamento necessario per correre in sicurezza in condizioni di grande caldo e/o umidità, o in autunno, quando ci sono bruschi innalzamenti della temperatura, ad esempio se ci sono 10 giorni di fresco e poi nel weekend si passa improvvisamente a 30 gradi. L’adattamento al caldo e umido richiede infatti almeno 10 giorni.
In quali gare è più frequente?
Normalmente nelle gare più lunghe, ma può colpire i runner anche nelle gare di 5-10 chilometri perché vengono corse ad andature molto veloci e al 90% del Vo2Max, Edicola e Abbonamento.
Chi colpisce più spesso?
Normalmente le donne, i ragazzi e i runner più anziani, ma chiunque può incorrere in un I 6 segnali chiave della disidratazione.
Come si tratta un I 6 segnali chiave della disidratazione?
In gara, il runner deve essere portato nella tenda medica e comunque in un ambiente fresco e ventilato, quindi va sdraiato sul lettino con gli arti inferiori rialzati. Devono essere rimossi gli abiti e la temperatura corporea deve essere abbassata utilizzando asciugamani imbevuti in acqua ghiacciata/ghiaccio e posti alle ascelle, all’inguine e al collo.
La temperatura corporea (rettale, non ascellare) deve essere misurata ogni 15 minuti sino a che non sia scesa sotto i 38°C. Se il trattamento non ha efficacia bisogna trasportare al più presto possibile l’atleta in ospedale con un’ambulanza dotata di aria condizionata.
Anche bere troppo non va bene
Soprattutto nelle maratone non sono rari i casi di iponatremia (bassi valori
di sodio nel sangue) dovuti a un’idratazione eccessiva in gara con solo acqua, un errore che compiono abitualmente i podisti più lenti che hanno facilmente accesso ai rifornimenti e non bevono integratori con sali minerali.
L’iponatremia è estremamente grave e causa ogni anno la morte di alcuni podisti.