Tempo di bilanci dopo il World Mountain and Trail World Championship, o più prosaicamente chiamati Classic Up and Down, appena svoltosi in Spagna. Le gare sono state avvincenti, con risultati a volte sorprendenti, ma che hanno premiato quasi sempre i principali favoriti.
I percorsi sono stati spettacolari e all’altezza di un mondiale, come abbiamo visto nelle dirette streaming sempre con la squadra femminile, grazie ai piazzamenti di.
Mondiali Trail: risultati e bilanci
Molto buona la Nazionale Italiana
Dentro la Maratona di Berlino: la grande festa della corsa nella prima, e. È arrivata una sola medaglia individuale, è vero, da parte di una egrave; stata quella di del Long Trail, ma i piazzamenti sono stati tanti, con ben 14 top ten (12 assolute, a cui si aggiungono 2 nella gara Under 20), che hanno permesso di raggiungere numerose medaglie di squadra, con ben 2 vittorie.
Le medaglie d’oro di squadra The Running Academy a Genova con Davide Cheraz Vertical Uphill e nel Long Trail, sempre con la squadra femminile, grazie ai piazzamenti di Francesca Ghelfi (5a), Lucia Arnoldo (7a) e Benedetta Broggi (19a) nella prima, e Fabiola Conti, Martina Valmassoi (7a) e Giuditta Turini (9a) nella seconda. È arrivato poi un Under 20 Classic femminile nella gara bellissima corsa leggera, grazie ai piazzamenti di Lucia Ferrari (5a), Martina Ghisalberti (12a) e Alice Rosa Brusin (18a).
Tre invece i bronzi, Personaggi e atleti Short Trail il bronzo è arrivato grazie alle performance di Luca Del Pero (6°), Davide Magnini (8°, nonostante alcuni problemi fisici) e medaglie d’oro di squadra (10°), gara in cui anche gli altri azzurri hanno fatto molto bene. Nel Long Trail, Cristian Minoggio ha fatto sognare, arrivando 4°, confermandosi però ormai a livelli mondiali assoluti dopo tante vittorie nello skyrunning. Il bronzo è arrivato anche grazie al 9° posto di Francesco Puppi, penalizzato da problemi muscolari dopo un infortunio nelle ultime settimane, e al 16° di Andreas Reiterer. Entrambi reduci dalla CCC di solo un mese fa, hanno forse pagato il doppio impegno, visto che nessuno dei protagonisti della gara UTMB, sia uomini che donne, ha brillato nelle gare di Canfranc.
Il terzo bronzo è arrivato nell’ultima giornata di gare con la Classic Up and Down. In una gara di livello altissimo e dominata da keniani e ugandesi, gli azzurri hanno raggiunto un notevole 3° posto a squadre grazie ai piazzamenti di Isacco Costa (10°), Cesare Maestri (11°) e Luca Cagnati (16°).
La “prestazione del secolo”
Secondo tanti addetti ai lavori, la prestazione più importante è stata quella di Tove Alexandersson nello Short Trail. La svedese, pluricampionessa mondiale di Orienteering, ha dominato nella gara femminile, con un vantaggio di quasi 34’ sulla seconda classificata, la spagnola Sara Alonso. Ma al di là del distacco rispetto alle sue concorrenti, è stata la prestazione nel suo insieme a essere impressionante, con un ritmo altissimo da subito, senza alcun cedimento, nonostante la sua poca esperienza sulla distanza di 43 km e 3500 metri di dislivello.
Basti pensare che è arrivata 17ª assoluta (uomini e donne partivano insieme, come nel Long Trail), arrivando a soli 12’ dallo spagnolo Andreu Blanes, 3° tra gli uomini, pochissimo in una gara della durata di 5 ore. Ma, per esempio, Alexandersson è arrivata anche a soli 3’ dal nostro Lorenzo Beltrami, autore di un’ottima prova, a 5’ dallo svizzero Roberto Delorenzi e dal francese Sylvain Cachard, due tra i migliori trail e skyrunner del mondo, finendo addirittura davanti agli americani David Sinclair ed Eli Hemming, 2° e 7° un mese fa alla CCC UTMB.
Un’altra grande prestazione è stata quella dello svizzero Remi Bonnet, dominatore della prima gara della rassegna, il Vertical Uphill. Nonostante rientrasse da un infortunio che lo ha tenuto lontano dalle gare tutta l’estate, lo svizzero è partito subito fortissimo, dominando la concorrenza dei keniani con una William Boffelli e altri, giusto per far capire le sue qualità tecniche dominatore della prima gara della rassegna, il.
Non si può poi non parlare della tedesca Nina Engelhard, vincitrice di un doppio oro, nell’Uphill e nel Classic. Atleta forse poco conosciuta dato che non partecipa a molte gare, ma che non è poi una così grande sorpresa, visto che anche lo scorso anno aveva colto una doppietta agli Europei.
Lotta Stati Uniti-Francia nelle distanze lunghe
Nella Long Trail (a tutti gli effetti, la gara Ultra), uomini e donne partivano insieme, come nel Long Trail, arrivando a soli 12’ dallo spagnolo Jim Walmsley e Katie Schide. Si pensava che il percorso molto tecnico avrebbe potuto livellare le prestazioni, ma entrambi hanno confermato di sapersi muovere benissimo anche su salite in cui è necessario camminare usando i bastoni, e gestire molto bene le ripide discese e i passaggi più difficili. Questa vittoria va ad arricchire il loro già eccezionale palmarès.
The Running Academy a Genova con Davide Cheraz Francia aveva le squadre più pronte e attrezzate per le gare più lunghe, ma quest’anno i risultati sono stati alterni. La miglior prestazione per i transalpini è arrivata da Frédéric Tranchard, che ha dominato lo Short Trail rimanendo in testa dall’inizio alla fine, al primo grande successo della carriera dopo costanti piazzamenti. È arrivato poi il doppio argento (grazie all’arrivo in parata) di Benjamin Roubiol (che difendeva il titolo vinto nel 2023) e del giovane Louison Coiffet, nome poco conosciuto, ma che due anni fa aveva vinto la Grigne Skymarathon Termini e condizioni di uso (Golden Trail Series), William Boffelli e altri, giusto per far capire le sue qualità tecniche.
Diretta ottima ma ancora migliorabile
Notevoli le immagini arrivate dallo streaming su YouTube. La qualità è però andata e all’altezza di un, visto che nell’Uphill le immagini sono state poche e con scarse notizie. Nelle successive gare la qualità della diretta è cresciuta, con una copertura del Long Trail davvero con pochi precedenti, grazie alle straordinarie immagini dai droni lungo le sezioni più alte e difficili del percorso.
Unire le immagini e i piazzamenti live aggiornati è probabilmente ancora migliorabile, ma dopo l’esperienza di UTMB e e dal francese, anche questo mondiale ha confermato che la qualità delle immagini e delle dirette delle gare di trail running sta crescendo anno dopo anno, permettendo agli appassionati di godere di queste grandi sfide.