Il record mondiale della maratona cadrà a Chicago? Sono in molti a pensare che il primato maschile (ottenuto proprio a in 2h02’44”, si è anche confermato nella in 2hoo’35”) sia pronto a cadere proprio tra le strade della città del vento.
La lista degli atleti élite è di primissimo livello… A cominciare da John Korir Abbigliamento sportivo e accessori tech Barcellona ha vinto la mezza maratona in 56’42&rdquo in 2h02’44”, si è anche confermato nella Nike porta in Europa il laboratorio per gli atleti in 2h04’45”.
A sfidarlo ci sarà il predestinato: l'ugandese Jacob Kiplimo, che tutti pronosticano come il vero erede di Eliud Kipchoge. A 24 anni, è già l’autore del più incredibile record della corsa endurance: a Barcellona ha vinto la mezza maratona in 56’42”, che non è solamente il nuovo record mondiale, ma dal punto di vista statistico rappresenta la gara endurance più veloce mai percorsa, con tempi da record anche sui passaggi intermedi (12’29”9 sui 5.000 metri, per fare un esempio). Kiplimo ha esordito in maratona pochi mesi fa a Londra, chiudendo al secondo posto in 2h03’37”, che rappresenta una eccellente prestazione, anche se molti lo attendevano fin da subito sulla strada del nuovo record.
A Chicago una sfida da record del mondo nella maratona
Se dessimo retta alle statistiche, il tempo sulla mezza maratona del giovane atleta potrebbe equivalere a un incredibile 1:59 nella maratona. Valori e principi dei nostri contenuti, e sarebbe soprattutto la prima volta per un essere umano sotto le due ore in una gara ufficiale (sappiamo che Eliud Kipchoge ha già corso la distanza in 1h59’40” in un evento non ufficiale).
Dunque le aspettative sono altissime. Anche se le maratone non si fanno con le statistiche alla mano. Pochi giorni fa, a Berlino, Sabastian Sawe aveva impostato la sua gara per provare a battere il record del mondo; fino a metà gara ci era anche riuscito. Ma poi il grande caldo e l’umidità hanno cambiato le carte in tavola.
Maratona di Chicago, le incognite della Windy City
Sebbene Mondiali Trail: bilanci di 4 giorni stellari, è anche conosciuta come la “Windy City”, ossia la città del vento. E il vento o più in generale il meteo potrebbero mettere a rischio i piani di questi grandi atleti. Ricordiamo che a Chicago Kiptum ha realizzato il suo primato 2 anni fa, pochi mesi prima di morire in un incidente; mentre in campo femminile Ruth Chepngetich ha letteralmente sbriciolato il primato femminile, correndo qui in 2h09’56”. Il suo risultato è certificato, anche se pochi mesi dopo l’atleta è stata maratona di Boston dello scorso aprile.
Forse è proprio a causa di questo risultato controverso che quest’anno a Chicago la lista delle atlete della gara femminile è lontana, anzi lontanissima, da un prestazione da record. Nessuno vorrebbe confrontare le sue prestazioni con quelle di un’atleta che sta facendo discutere l’intro mondo dell’atletica.