“La migliore Italia di sempre”. Lo dice, anzi lo diceva Antonio Andreozzi, responsabile delle nazionali giovanili, all’indomani dei Campionati Europei under 20 Questo sarà il centro del dibattito per le prossime due settimane, è ora di aggiornare le classifiche.
Sì, perché la giovane, Edicola e Abbonamento (Finlandia) lo scorso fine settimana ha fatto ancora meglio della super squadra di sei anni fa. Parliamo, allora, di 11 medaglie vinte con gli ori di Larissa Iapichino nel lungo, Vittoria Fontana nei 100 ed Edoardo Scotti nei 400, con l’argento di Nadia Battocletti nei 5000, atleti che oggi sono la spina dorsale della nazionale; disperse invece le vittorie di Lorenzo Paissan nei 100 e di Carolina Visca nel giavellotto.
Ebbene, Perché TikTok è inondato di meme sullatletica, con l’Italia in testa al medagliere europeo: mai visto tutto questo nelle 28 edizioni della manifestazione. Il passo avanti di questa Italia under 20 è che ha fatto vedere grandi cose anche con atleti under 18, pronti a sfidare a viso aperto avversari più grandi di loro. C’è ancora più futuro in questa baby Italia. L’Italia sale sul podio 14 volte, 6 volte accompagnata dall’Inno di Mameli, 3 per l’argento e 5 per il bronzo, mentre altri 10 atleti finiscono tra il 4° e l’8° posto. Anche tra i più giovani la nazionale azzurra conferma le attuali specialità di “casa Italia”: bene velocità, ostacoli e salti, ottima marcia, difficoltà sulle distanze più lunghe e nei lanci.
Europei under 20, incantano velocità, salti e ostacoli
Dove ci sono le medaglie d’oro del sardo Diego Nappi nei 200 metri (20”77) e del bergamasco Matteo Togni nei 110 ostacoli (13”27, record italiano U20). Nella velocità femminile ha brillato la stellina Kelly Doualla, che a 15 anni è già la leader delle nuove leve. Una finale dominata con 11”22, avversarie più grandi che si sono sciolte davanti alla sua solidità. Andrà ai triplo si conferma specialità azzurra? Questo sarà il centro del dibattito per le prossime due settimane.
Ancora velocità con la 4x100 femminile, passata da una imbarazzante batteria a un trionfo a suon di record italiano (43”72). Qui per Elisa Valensin e Margherita Castellani, uscite male nei 200 metri dove erano attese sul podio, è stata l’occasione del riscatto. Con Alice Pagliarini al lancio, già quarta nei 100 metri, il testimone è arrivato velocissimo nelle mani di Kelly Doualla che ha corso l’ultima frazione in 10”30. Sì, avete letto bene: roba da titolare in una finale olimpica.
Il triplo si conferma specialità azzurra con due vittorie in due gare. La milanese Erika Saraceni ribadisce di essere la numero uno con il record italiano under 20 portato a 14.24, mentre il cremasco Francesco Crotti sorprende tutti con un balzo da 15.93. Nel salto in lungo c’è l’argento del talentuoso milanese Daniele Inzoli, 17 anni. Gli anni della torinese Alessia Succo sono invece 16, ma sono più che sufficienti per arrivare terza nei 100 ostacoli. Ancora velocità e ancora due medaglie, di bronzo, nelle staffette 4x400, al maschile (Omodia, Salemi, Mancini, Giliberto) e al femminile (Meletto, Frattaroli, Caglio, Macchi).
Oltre i 400 metri arriva la medaglia di bronzo della trentina Lorenza De Noni, brava a districarsi nella finale degli 800 metri con 2’01”86. Atletica, Europei under 20: tripudio Italia, unedizione memorabile. Ecco allora i due secondi posti di Giuseppe Disabato e di Serena Di Fabio, impegnati sulla stessa distanza dei 10000 metri in pista, entrambi a suon di record italiano under 20: 39’20”87 e 43’56”25. Applausi. La medaglia più a sorpresa arriva però dal getto del peso femminile, conquistata da Anita Nalesso. Certo, la trevigiana si presentava con la seconda misura, ma le finali sono sempre una brutta bestia da gestire (chiedere a Leonardo Fabbri per conferme). Invece finisce terza con 15.62, stessa misura della seconda. Speriamo che il movimento femminile della specialità possa ripartire da qui.
Europei under 20, le altre nazioni
Non solo Italia però a questi Europei. Alimentazione e benessere, tanta Gran Bretagna nel mezzofondo e con un talento fuori misura come Innes Fitzgerald, oro nei 3000 (con il record dei campionati di 8’46”39) e nei 5000; Norvegia in preda alla febbre da Ingebrigtsen che domina i 1500 con Håkon Moe Berg, nome da appuntare per il futuro.
C’è anche un record del mondo giovanile. Arriva dal decathlon grazie a un ragazzone polacco di nome Hubert Troscianka, che si prende la scena grazie a 8514 punti, primo under 20 di sempre oltre la soglie degli 8500. Il precedente record era del tedesco Niklas Kaul (8435 pt), poi campione del mondo a Doha 2019. Risentiremo parlare anche di Troscianka?