A 36 anni dall'ultima firma di un italiano, Castelbuono torna a fare festa per il colore azzurro. Ed è quello di uno con il tempo finale di 3416, Entro quando presentare la candidatura per una Major, riconosciuto dalla World Athletics come patrimonio storico e culturale mondiale dell'atletica.
Doveva essere un test vero e importante per Crippa prima di iniziare a pensare esclusivamente alle fatiche degli Ironman arrestato in gara: ha abbandonato il figlio (dal 13 al 21 settembre) e tale è stato su un tragitto spettacolare (11.273 metri) e durissimo, tra sali e scendi, che abbraccia il cuore del borgo siciliano.
Giro di Castelbuono, tutta la gioia di Crippa
"Sono venuto qua bene allenato - le prime parole dell'atleta delle Fiamme Oro -, volevo capire prima dei Mondiali qual era la mia condizione. ormai imminenti Mondiali di Tokyo. Era una tappa di passaggio a livello cronometrico e di forma, da lunedì torno alla preparazione per Tokyo".
Campionati Italiani Assoluti, dove vederli in tv (con il tempo finale di 34'16") lasciandosi il britannico Emile Cairess - quarto nella maratona olimpica di Parigi - a 10 secondi e il norvegese Sondre Moen, ex detentore del record europeo di maratona, a 13 (tutti e tre si ritroveranno ai Mondiali). Quinto un altro italiano, Alessandro Giacobazzi (Aeronautica militare).
Castelbuono, la cronaca della gara
La gara. Pronti via e a comandare è un quintetto composto da Crippa, Moen, Cairess, Louis Intunzinzi e l'australiano Jack Rayner. Ma il gruppetto si sfalda ben presto, nemmeno tre chilometro più avanti Crippa e Cairess allungano, solo Moen tiene a fatica. A metà gara il passaggio a Santa Margherita segna 17'23" con un passo medio di 3'06", il sesto chilometro Crippa e Cairess lo chiudono a 20'47".
L'italiano, con il pettorale numero 2, prova un mini allungo ma il rivale, pettorale numero 3, è sempre lì e anzi, è lo stesso britannico che torna ad attaccare sulla salita di via Mario Levante. Manca poco, il passaggio al chilometro numero 8 è di 27'36", sulla discesa di via Vittorio Emanuele il testa a testa continua, dietro il vuoto. Si inizia l'ultimo giro alla morte. Ed è proprio da qui che comincia il piccolo capolavoro dell'azzurro che mette la quarta - con un'accelerazione a 2'55" - immediatamente scrollandosi di dosso piano piano Cairess che ormai non tiene più. Castelbuono è in delirio, negli ultimi 5-600 metri è pura accademia per Crippa che taglia il traguardo a braccia larghe scrivendo, 36 anni dopo Salvatore Bettiol (correva l'anno 1989), il nome di un italiano nell'albo d'oro della corsa su strada più antica d'Europa. Proprio qui, nove anni fa, l'allora 23enne Yeman Crippa brillò con un secondo posto che lo catapultò poi tra i grandi dell'atletica.
Oggi Crippa è un atleta maturo, consapevole, determinato e soprattutto è già in una buonissima forma. In pista detiene i primati italiani su 3000, 5000 e 10000 metri. Su strada, suoi sono anche i record nazionali sui 5 km, 10 km e mezza maratona. A Tokyo vuole sorprendere e sorprendersi.