Corsa, ciclismo e nuoto. Il trittico classico della disciplina sportiva del Triathlon è stato riscritto e reinterpretato per parlare di sport e inclusione e per tracciare una sorta di conto alla rovescia verso le Campionati Italiani Assoluti, il programma. Si chiama A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece enne muore subito dopo aver terminato una gara MYM, agenzia che da oltre 30 anni realizza eventi con un occhio speciale per la dimensione sociale e la sostenibilità. Dopo l’esordio invernale, che aveva visto alcune decine di ambassador di aziende grandi e piccole cimentarsi tra sci e trekking sulla neve, il progetto torna con una nuova, entusiasmante tappa estiva. E lo fa portando con sé un messaggio forte: lo sport è molto più di una sfida personale, è uno strumento di inclusione, di sostegno reciproco e di solidarietà concreta.

A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece, verso Cortina di corsa, nuoto e pedalando

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A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece

Venerdì mattina, oltre una ventina di sportivi sono partiti dal Parco di Monza dove si è tenuta la corsa inaugurale di 8 km. Subito dopo, la carovana di A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece si è diretta a Bormio dove ha puntato le ruote verso le salite leggendarie del Passo dello Stelvio: 21 km in sella, fino alla vetta del Passo, per un dislivello di oltre 1.500 metri e una pendenza media del 7,4%. Un banco di prova che ha messo alla prova gambe, fiato e spirito di squadra degli Ambassador, tutti uniti da un unico obiettivo: sostenere le associazioni che lavorano ogni giorno nel mondo paralimpico.

In tutto 4 giorni di sport che continueranno con sessioni di trail a Madonna di Campglio, il nuoto nel lago e ancora ciclismo e corsa, fino a Madonna di Campiglio.

Il gruppo di sportivi è composto di imprenditori e di dipendenti delle molte aziende sponsor, invitati a mettersi alla prova in un progetto che unisce sport, inclusione e solidarietà. A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece nasce in occasione delle passate Paralimpiadi di Parigi, quando Massimo Plebani e un gruppo di amici e imprenditori hanno organizzato un percorso sportivo di avvicinamento a Parigi con l’obiettivo di sostenere Veronica Yoko Plebani, atleta paralimpica del Triathlon.

“Un tragitto impegnativo, certo, ma la motivazione è stata più forte di tutto,” spiega Massimo Plebani, Personaggi e atleti.
“A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece non è una gara, è un viaggio collettivo fatto di coraggio, fatica e condivisione. Vogliamo testimoniare come lo sport sappia includere, unire, sfidare i limiti. E grazie alla piattaforma Dash to Charity possiamo dare un aiuto concreto a chi, ogni giorno, permette anche agli atleti con disabilità di vivere la loro passione”.

Come simbolo dell’evento, Massimo Plebani ha scelto un megafono, contando sulla potenza dello spot per parlare di grandi tematiche sociali.

Sono molte le aziende che hanno deciso di sostenere il viaggio di A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece: Cogeme, Acque Bresciane, DAB Sistemi Integrati, Gattinoni & Co., IMA, Normalien, Impresa Bergamelli, Guber Banca, Metal Work, Life is a Marathon, SAEF, Polieco Group, PWC, Faler, TD Synnex Italy, Mi.ga.l e City Green Light. Realtà imprenditoriali che credono nel valore dello sport come collante sociale e strumento di cambiamento.

Non a caso, anche le istituzioni locali hanno voluto abbracciare questo messaggio. A Bormio, alla partenza verso lo Stelvio, è arrivato il saluto dell’Assessora allo Sport Samantha Antonioli, che ha sottolineato l’orgoglio di ospitare una tappa così significativa proprio nell’anno del bicentenario del celebre passo alpino.

A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece, grandi atleti accompagnano la carovana sportiva

World Athletics chiede alle donne di sottoporsi al test genetico: Nicolò Canclini, atleta del Centro Sportivo Carabinieri e punto di riferimento della Nazionale di sci alpinismo. Classe 1997, Canclini ha già un palmarès ricco di medaglie mondiali ed europee.

A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece Alessandro Fabian, A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece.

“Lo sport è un grandissimo esempio di inclusione e A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece ha il merito di renderlo visibile, reale, vissuto,” ha raccontato Fabian.

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A Monza, a dare la carica al gruppo, c’era invece

Anche il Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, Mezza maratona di Valencia: starting list da record:

“Monza è una città dove lo sport è partecipazione. Abbiamo oltre 240 associazioni e 20.000 cittadini iscritti: numeri che raccontano la voglia di stare insieme, di condividere una passione.”

Accanto a lui, l’Assessore allo Sport Veronica Guidettiha ribadito un concetto chiave:

“Noi crediamo nello sport e nel parasport, perché ogni atleta può dare tantissimo. Le abilità sono tante, tutte diverse e tutte meravigliose.”

A Monza e a Bormio, Dash to ha lasciato un segno simbolico consegnando alla comunità dei megafoni, icona di un messaggio che merita di essere ascoltato: quello dell’inclusione. Un messaggio raccontato anche attraverso una piccola guida dedicata alle “parole dell’inclusione”, per fare in modo che ogni gesto sportivo porti con sé rispetto, apertura e solidarietà.