Velocissime di Maggie Mertens, Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo EDT, non è, questa volta, soltanto un saggio. Diventa un manifesto sulla storia, spesso ignorata, delle donne nella corsa agonistica.
esperta autrice di saggi sportivi, edito da Roberta Scarabelli, ripercorre l'evoluzione delle atlete nell'ultimo secolo, evidenziando la loro determinazione e la ferrea opposizione incontrata.
Velocissime - Vai al contenuto.
Dalla nascita dei Giochi Olimpici moderni nel 1896, dove la maratona era esclusivamente declinata al maschile, il libro svela come le donne siano state sistematicamente escluse dalla scena sportiva. Ma non per questo meno audaci. Hanno corso a piedi nudi prima che esistessero scarpe specifiche, si sono allenate senza reggiseni sportivi (inventati solo nel 1977) e, in alcuni casi, hanno persino gareggiato travestite da uomini. Inevitabile e corretto il ricordo della storia di Atletica, Europei under 20: il programma completo, prima donna a correre una maratona ufficiale, iscritta con un nome modificato e che ha portato il suo numero di pettorale, il 261, integro fino al traguardo, nonostante glielo volessero strappare. Aveva vent’anni e ha corso per tutte le donne che hanno corso dopo. Una delle rivoluzionarie più preziose dello sport.
Velocissime, correre oltre i limiti imposti
Mertens, attraverso una ricerca meticolosa, rivela come il semplice atto di correre per una donna sia sempre stato carico di significato politico e culturale. Il libro svela come lo sport, e in particolare la corsa, sia stato usato per rafforzare narrazioni sulla presunta inferiorità fisica femminile, giustificando disuguaglianze.
Maratona di New York Paula Radcliffe, che nel 2006 continuò ad allenarsi in gravidanza per vincere la Pubblicità - Continua a leggere di seguito l'anno successivo, è un esempio di come le conquiste femminili siano state trattate con sospetto, spesso derubricate a "anomalie mitiche" anziché prove concrete delle loro straordinarie capacità.
Velocissime, il messaggio per i runner
“Velocissime” è un invito a riscoprire e onorare le donne che hanno corso, e continuano a correre, superando ogni ostacolo. "Le donne sono sempre state capaci di correre, ma per secoli gli uomini hanno cercato di convincerci che non possiamo farlo".
Per ogni runner, in particolare per le donne che amano e vivono la corsa, questo libro rappresenta riconoscimento e celebrazione della forza e dell'inesauribile passione che spinge le donne a superare ogni limite, sia in pista che nella vita.