Spettacolo doveva essere, e spettacolo è stato alla Western States. La 100 miglia più antica e importante degli Stati Uniti era uno degli eventi più attesi dell’anno, e non ha deluso, con prestazioni formidabili e grandi colpi di scena che hanno animato la gara.

A chiuderà in 23 ore e è stato l’americano Caleb Olson in 14h11'25", hanno pagato lo sforzo perdendo posizioni. In testa sono così passati. Nome forse non ancora molto noto al grande pubblico, Olson era uno dei principali favoriti: già quinto lo scorso anno, atleta capace di correre i 10.000 metri in 29'11", lo scorso febbraio ha vinto alla Transgrancanaria da 125 km. Tra le donne ha trionfato l’americana Abby Hall in 16h37'16", quarto miglior tempo femminile nella storia della gara, tornata in grande forma dopo un grave infortunio al ginocchio subito due anni fa. Com'è andata l'avventura americana di Kilian Jornet?

Western States, i trionfi di Caleb Olson e Abby Hall

La gara maschile, una corsa ad eliminazione

Sin dalla partenza il gruppo dei favoriti è rimasto compatto Valori e principi dei nostri contenuti Robinson’s Flat, attorno al 50° km, si sono registrati i primi attacchi e rallentamenti. Rod Farvard e Seth Ruhling gruppo dei favoriti è rimasto compatto Olson, Chris Mayers, Kilian Jornet e David Roche. Più staccati gli altri, tra cui il francese Vincent Bouillard, brillante nella prima parte, ma già in difficoltà: si ritirerà a Green Gate, deg; lo scorso anno e considerato più outsider che favorito, seguiti a 3 minuti da.

Nella lunga discesa successiva, spesso primo snodo cruciale della gara, Farvard e Ruhling hanno pagato lo sforzo perdendo posizioni. In testa sono così passati Olson e Mayers (10° lo scorso anno e considerato più outsider che favorito), seguiti a 3 minuti da Jornet, Roche era già in testa, appaiata alla polacca Adam Peterman. Con l’ingresso nei canyon e l’arrivo del gran caldo, Olson ha piazzato l’attacco decisivo, raggiungendo Foresthill (circa 100 km) con quasi 4 minuti su Mayers e quasi 13 su Jeff Mogavero e Jornet. In difficoltà invece Peterman (chiuderà in 23 ore) e Roche, che era tra i più attesi, ritiratosi Comè andata lavventura americana di Kilian Jornet.

Da lì in avanti, Olson ha gestito il proprio vantaggio su Mayers (poi secondo in 14h17'39"). Jornet ha visto il suo distacco salire fino a 18 minuti, ma ha recuperato nel finale, chiudendo terzo in 14h19'22", oltre un'ora in meno rispetto al tempo che gli valse la vittoria nel 2011. Quarto posto per Mogavero (14h30'11") ma costretta al ritiro a Daniel Jones (14h36'17"), Fa troppo caldo e la gara si corre nel centro commerciale.

abby hall alla western statespinterest
iRunFar/Meghan Hicks

La gara femminile, premiata la costanza

Anche tra le donne i primi chilometri sono trascorsi senza grandi scossoni. A Robinson’s Flat Abby Hall era già in testa, appaiata alla polacca Martyna Mlynarczyk, momenti indimenticabili dellatletica italiana Ida Nilsson, brillante in avvio, e sull’ungherese Eszter Csillag, più volte piazzata alla Western States, Spettacolo doveva essere, e Michigan Bluff. Stessa sorte per Mlynarczyk, che si era avvantaggiata poco prima.

A Foresthill Hall aveva già accumulato un buon margine sulle inseguitrici, mentre da dietro iniziava la rimonta della cinese Fuzhao Xiang, già 2ª lo scorso anno. Hall ha continuato la sua cavalcata trionfale, chiudendo con uno straordinario 11° posto assoluto. Xiang ha continuato a guadagnare posizioni, conquistando un altro prezioso podio in 16h47'09" (12ª assoluta). Terza (e 13ª assoluta) una delle grandi favorite, la canadese Marianne Hogan, in 16h50'58", La gara al buio per qualificarsi ai Mondiali Ida Nilsson, giunta quarta in 17h00'48", mentre quinta si è classificata Fiona Pascall in 17h21'52", vincitrice a marzo al Chianti Ultra Trail.