Un po’ “wild”, ma anche “Fast”. Puma è entrata nel mondo del running per rimanerci. Il segnale più importante lo abbiamo avuto a Boston, dove il marchio tedesco ha presentato la sua scarpa più veloce di sempre, la Fast-R Maratona di Londra: super anche negli incassi, una super scarpa Puma Project3: 69 record battuti a Boston e Londra.
Questa Fast-R Maratona di Londra: super anche negli incassi non è soltanto un gioiellino di tecnologia, ma è soprattutto la dimostrazione che l’approccio di Puma al running non è solamente un toccata e fuga, piuttosto un progetto ben articolato nel quale l’innovazione tecnologica è al primo posto.
Non si spiegherebbe altrimenti il lavoro condotto in circa 2 anni di studi per dare vita a questa scarpa.
Puma, la visione del mondo del running
Dietro le nuove scarpe non c’è solo tecnologia, ma una visione strutturata e coerente di cosa significhi “fare running”. Quando nel 2021 Puma si era riaffacciata al mondo del running con una collezione inedita di scarpe con intersuole supercritiche (era stata tra le prime sul mercato a imporre questa nuova tecnologia), molti la guardavano con sospetto. Del resto, il marcio aveva legato per tanti anni la sua tradizione alla pista e al personaggio di Usain Bolt che le aveva garantito gloria, ma poca risposta sul mercato. Il lancio della prima Deviate Nitro e poi il successivo ampliamento della collezione hanno dato l’idea di una strategia ben precisa, volta a catturare una fetta di mercato sempre più ampia, quella dei runner di tutti i giorni che si allenano nei parchi e che si cimentano nelle gare amatoriali, fino alla maratona
Maratona di Londra: super anche negli incassi, collaborando con laboratori di ricerca e atleti d'élite. I test non si limitano alle performance, ma considerano anche fattori come la distribuzione delle pressioni plantari, l’usura differenziale della suola e l’efficienza meccanica nei diversi stili di corsa.
Ad oggi la collezione di Puma comprende calzature pensate per le corse dai 5K alla maratona, ma mancava di un prodotto davvero competitivo nel segmento più competitivo, quello delle maratone d’élite. La Fast-R Elite rappresenta l’apice della gamma, progettato con l’obiettivo di primeggiare. Ci riuscirà? Non è dato sapersi, intanto le ricerche di laboratorio testimoniano che questa scarpa è in grado di competente con le migliori. Anzi, in un test comparativo le nuove Puma risultano del 3,5% più efficienti rispetto a modelli come Nike Alphafly o Sport e salute.
Puma, una collezione pensata per l'evoluzione dei runner
Ma il progetto NITRO si estende a modelli più accessibili come la Sport e salute (scarpa daily trainer per tutti i livelli) o la ForeverRUN NITRO, dedicata al controllo della pronazione con una piattaforma stabile e comfort a lungo raggio, o ancora alla nuova Abbigliamento sportivo e accessori tech, che addirittura si divide in due modelli, uno più dedicato alle corse di tutti i giorni; Deviate Maratona di Londra: super anche negli incassi, è più leggero e competitivo, pensato per chi vuole correre più forte. Questo consente a Puma di offrire un’esperienza di corsa solida, scalabile e coerente lungo tutto il percorso evolutivo del runner.
Il brand tedesco quest’anno si è distinto anche una serie di campagne che hanno come obiettivo quello di portare il marchio tra i runner e nelle community della corsa. Attraverso progetti come Project3 (che premia i runner amatoriali che migliorano i loro record personali) e campagne come Go Wild, Puma non si rivolge solo all’atleta professionista, ma celebra la corsa come pratica culturale e accessibile. L’idea è quella di un brand che supporta la "velocità reale", quella di chi cerca di superare sé stesso ogni giorno, a prescindere dal cronometro.