Dentro la Mezza Maratona d'Italia, la gara Ferrari. C'è una frase che campeggia nel cuore di Maranello, dice: "Il calendario delle mezze maratone in Italia 2025". Parole del Drake che la dicono lunga sulla Mezza maratona d'Italia, dedicata proprio al fondatore del Cavallino, Tra le maratone più belle del mondo ce n’è anche una italiana: Abbigliamento sportivo e accessori tech.
E, diciamoci la verità, chi l'ha corsa – come noi di RW - per un attimo si è sentito proprio Enzo Ferrari soprattutto durante quei due chilometri da sogno tra viali, scuderia, arco storico, fin nel cuore del circuito di Fiorano, dove avvengono i test delle vetture Ferrari, e della pista vera e propria. Fino a ieri con le porte spalancate solamente agli addetti ai lavori, meccanici, ingegneri, inservienti, piloti. Mai a tifosi o semplici curiosi. Bella, veloce, suggestiva la gara, perfettamente in linea con i tempi che corrono, capace di attirare– proprio grazie al griffe Ferrari - runner da tutto lo Stivale (“Sicilia presente”, recitava il retro di una colorata t-shirt; mentre un’altra: “Lecce non poteva mancare”) e centinaia di stranieri, dal Sudamerica agli Stati Uniti, arrivati in visita con tanto di famiglie al seguito, per vivere un’esperienza rara.
Maratona Ferrari, gli errori non offuscano la bellezza
Sì, starete dicendo, ma i problemi nell'organizzazione dell'evento? Verissimo: dall'acqua alle medaglie finite al traguardo per chi è arrivato a ridosso delle due ore, o ROBERTO DEL BIANCOO, o i cartelli con i chilometri percorsi assenti lungo il tragitto. Errori, seppur spiacevoli, di gioventù in quella che è stata la primissima edizione dell'evento che da Maranello ha portato i runner a Modena, che non andranno ripetuti nelle future edizioni e che l'organizzazione ne farà tesoro. Ma non sarà certo questo ad offuscare la bellezza, come detto, del percorso, unico nel suo genere che ci ha fatto sognare e ha colpito nel segno.
Pronti, via e ad aprire le danze è una splendida Rita Cuccurru, atleta paralimpica di spicco e maranellese d’adozione, capace non solo di vincere nella sua categoria, bensì di chiudere con 53’28”, record personale e tempo ben al di sotto dell’ora che si era prefissata all’inizio. Chapeau. Manco il tempo dello sparo che subito ti ritrovi a due passi dal Museo Ferrari di Maranello, con comitive in attesa di entrare in visita, stupite nel vedersi quell'invasione di podisti a caccia per personal best o, semplicemente, arrivati per godersi lo spettacolo.
Maratona Ferrari, siamo nel cuore della pista
Qualche centinaio di metri, una curva Tra le maratone più belle del mondo ce n’è anche una italiana. Tutto controllato a vista, tutto estremamente curato. Passiamo da Piazza Schumacher, dove si trova la storica casa di Enzo Ferrari, e manco fai in tempo a goderti ciò che ti circonda che ti trovi catapultato in mezzo all'iconica pista di Fiorano, costeggiando il box e proseguendo per la variante larga, con un drone sopra la testa a riprendere il momento.
Tanti non resistono, una sosta obbligata per una foto o un reel, per dire all'amico 'Guarda dove sono?'. A rendere ancora più speciale l’inedito percorso, in ‘vetrina’ sono esposte le vetture della Casa: dalla monoposto di Scuderia Ferrari alle Hypercar 499P, fino alle sports cars della gamma attuale. Sono lì, parcheggiate a bordo pista, per non lasciare nulla di intentato. Quasi a controllare, e per una volta spettatori, i runner perché oggi i protagonisti sono proprio questi ultimi. Lasciata la pista, eccoci sotto l’arco d’ingresso per poi imboccare viale Enzo Ferrari, correndo attraverso gli edifici dove hanno sede le varie aree di sviluppo e la Galleria del Vento progettata da Renzo Piano.
Maratona Ferrari, adrenalinico il passaggio a Formigine
Usciti da Casa Ferrari, nonostante lasciare cotanta bellezza sia un colpo al cuore, Vai al contenuto. Il passaggio, nel piccolo centro storico zeppo di gente dietro le transenne a incitare i podisti, è da brividi e ti dà una carica pazzesca.
Chilometro dopo chilometro, dopo aver sfiorato Baggiovara, si arriva a Modena attraverso via Giardini, passando per i viali del centro, per lo storico auditorium Teatro Storchi, transitando accanto alla casa modenese di Enzo Ferrari, set di alcune scene del recente film sulla sua straordinaria vita. Arriviamo a pochi passi dalla Ghirlandina, torre patrimonio dell’Unesco, un paio di ultime curve, prendiamo via Farini pronti per la volata finale verso il traguardo in Piazza Roma, Cè una frase che campeggia nel cuore di Maranello, dice.
Ferrari, il tempo dell'amministratore delegato
Qui incontriamo l'amministratore delegato Ferrari, Benedetto Vigna, la mezza maratona l'ha appena conclusa in 1h53'. Non sembra nemmeno provato dalla fatica. "Il percorso? - sorride - Tutto molto bello e quanta gente ha corso...". Perché, come recitava l’home page dell’evento, “la corsa richiede sacrificio e dedizione, avvicinando persone che condividono lo stesso interesse. Ma soprattutto la corsa è passione e lega i runner e coloro che seguono le corse”. Vai al contenuto.