Quattro italiani su cinque (il 79,7% degli intervistati) dedicano del tempo all'attività fisica. Il running e l'atletica risultano tra i più praticati a livello individuale, come ha dichiarato l'81,7% degli intervistati (solo il 15,2% vi si dedica sia individualmente che in gruppo).

A confermarlo è la corposa indagine promossa da Cisalfa Group dal titolo “Sport come benessere: fra il dire e il fare”, Abbigliamento sportivo e accessori tech.

Tra gli elementi che devono far riflettere c'è il fatto che molti considerino lo sport non ancora accessibile a tutti; il 31% auspica una riduzione dei costi aumentando gli spazi pubblici attrezzati, e il 24% vorrebbe vedere aumentata la sicurezza personale per poter praticare attività fisica, soprattutto nelle ore serali.

various activities related to exercise health and sportspinterest
Cisalfa Sport

La soluzione ci riporta a un argomento su cui si dibatte da anni ma che la ricerca di Cisalfa ha ben evidenziato: Richieste di Licensing. Si comprende meglio il senso del titolo dell'indagine, poiché per accorciare il divario tra intenzioni e azioni, "tra il dire e il fare", bisogna fare. Lo ribadisce ldquo;Sport come benessere: fra il dire e il fare&rdquo: “Abbiamo promosso la ricerca per coinvolgere e sensibilizzare le nuove generazioni sul rapporto tra sport e benessere a partire dall’età scolastica, ma, allo stesso tempo, puntiamo ad accendere i riflettori su quanto ci sia ancora da fare per rendere l'attività sportiva più accessibile per tutti”. L'indagine promossa da Cisalfa Group, che primeggia in Europa nella vendita e distribuzione di abbigliamento, calzature e attrezzature per lo sport e il tempo libero con 7 società, più di 240 negozi e 5.700 addetti in Italia e in Germania - consente un'attenta riflessione verso la comprensione di una nuova cultura del fare nello sport.

Sport, tra il dire e il fare, i punti chiave dell'indagine

Per quasi la metà degli italiani (48,3%) lo sport è un elemento centrale, soprattutto tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (55,5%). L’attività sportiva viene percepita non solo come un impegno fisico, ma anche come un'opportunità di svago e crescita culturale, specialmente per la Generazione Z.

Educazione alimentare, cosa ne pensano gli italiani

L’indagine evidenzia una crescente consapevolezza del legame tra attività fisica e alimentazione, riconosciuto dall’84% degli italiani. Tuttavia, il 13,4% ammette di non prestare particolare attenzione alla propria dieta. Gli over 65 risultano i più attenti (79,1%), mentre GenZ e Millennials mostrano una maggiore tolleranza verso abitudini meno rigorose. L’83,4% degli intervistati ritiene che l’educazione alimentare debba iniziare fin dalle scuole elementari.

Mente e corpo in sintonia

Lo sport è considerato essenziale per il benessere fisico e mentale. Il 91,3% degli italiani ritiene che riduca il rischio di obesità, il 74,5% lo collega a una migliore qualità del sonno e il 74,7% lo vede come un valido aiuto contro lo stress. Inoltre, il 71,9% evidenzia miglioramenti cognitivi e il 68,4% lo associa a maggiore felicità e relax. Tuttavia, il 43,1% crede che i movimenti quotidiani possano sostituire la pratica sportiva strutturata.

L’importanza delle connessioni sociali

Lo sport è anche un'opportunità per creare connessioni sociali. Per il 72,8% degli italiani, ha un valore educativo che si riflette nella vita quotidiana e professionale, mentre il 63,2% lo considera un fattore di inclusione sociale. Gli sport di squadra e le attività di gruppo risultano strumenti efficaci per rafforzare le relazioni interpersonali.

Cisalfa Group, come rendere lo sport più accessibile

Per incentivare la pratica sportiva, oltre alle già citate questioni economiche, spiccano la creazione di più spazi pubblici (28,9%), la maggiore sicurezza nelle aree urbane (23,9%), la riduzione dell’orario lavorativo (21,3%) e una più incisiva sensibilizzazione sui benefici dello sport (21,0%). Il 75,3% ritiene inoltre che le organizzazioni sportive debbano impegnarsi di più per garantire sostenibilità e accessibilità.

Tecnologia sempre più presente

Le nuove tecnologie giocano un ruolo sempre più centrale nella pratica sportiva. Il 45,9% degli italiani utilizza app per monitorare attività fisica e salute. Sebbene il fenomeno sia più diffuso tra la Generazione Z (62,6%), il 75,2% apprezza questi strumenti per la loro capacità di rendere lo sport più accessibile, costante ed educativo. Inoltre, il 49,7% riconosce il potenziale dell’Intelligenza Artificiale nell’ottimizzazione degli allenamenti e il 48,3% nel supporto agli arbitri, anche se il 29% rimane scettico sul suo reale impatto.

Mai dimenticare la sostenibilità

Le organizzazioni sportive hanno un ruolo chiave nella sostenibilità. Il 75,3% degli italiani ritiene che si debba fare di più in questo ambito, soprattutto in occasione di grandi eventi internazionali come le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, spesso percepiti come fonti di spreco economico e ambientale (44,7%). Il 56,5% pensa che le federazioni siano più interessate al profitto che alla sostenibilità, mentre solo il 40,3% crede che i nuovi impianti sportivi vengano progettati seguendo criteri sostenibili.

Al via l'iniziativa per le scuole secondarie

Primo passo importante è rappresentato dalla diffusione gratuita dei risultati della ricerca nelle scuole secondarie di 2° grado. Attraverso la piattaforma Educazione Digitale gli studenti avranno a disposizione dei percorsi di formazione dedicati finalizzati ad analizzare la relazione tra benessere psicologico, attività sportiva e trasmissione di valori. “A partire dal 25 febbraio - ricorda Zanoletti - gli studenti delle scuole superiori avranno un supporto per riflettere su come l’attività sportiva diventi un motore capace di influenzare positivamente molteplici aspetti della vita e favorire una crescita e un mantenimento sani e completi della propria persona. Tutto questo è in linea con la nostra filosofia: credere in un mondo in cui il benessere nasce dallo sport”.

La ricerca di Cisalfa Grupo sullo sport

L'indagine promossa da Cisalfa Group, progettata e realizzata da Community Research&Analysis, ha coinvolto 1.200 residenti italiani con oltre 18 anni (50,3% femmine e 49,7% maschi), ripartiti per macroregione (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole), genere, età, condizione sociale e titolo di studio.

Le fasce di età coinvolte sono state così riassunte: 22,5% Generazione Z (18-34 anni), 25,5% Millennials (35-49 anni), 29,8% Adulti (50-64 anni) e 22,2% Senior (oltre 65 anni).

Le interviste sono state realizzate nel periodo 27 giugno –9 luglio 2024.