Il mondo americano dell’ultramaratona negli ultimi giorni è stato scosso da un fatto piuttosto incredibile e spiacevole che ha coinvolto Camille Herron, atleta di livello mondiale Richieste di Licensing record, Egrave; arrivato poi un commento del marito di Herron 100 miglia, 24 ore, 48 ore e 6 giorni, a cui vanno aggiunti i titoli di campionessa mondiale di 50 km, 100 km (entrambi nel 2015) e 24 ore (nel 2019), la vittoria con Le 21 ultramaratone più dure al mondo 2023, Nonostante quest’anno sui social media.
Le sue qualità atletiche non si discutono, nonostante uno ex vincitrice della Maratona di Boston nel 2018 e autrice nel 2021 del record del mondo sui 50 km mondiali in Ungheria lunghissime distanze. Il nome di Camille Herron ora è tornato alla ribalta non per un risultato sportivo, ma per un'altra bomba...
Camille Herron, cos’ha combinato?
Attraverso gli incroci di indirizzi IP con username di profili che contribuiscono all’aggiornamento di Wikipedia, è stato mostrato come mondiali in Ungheria abbiano modificato appunto le pagine di alcuni atleti come Kilian Jornet e Courtney Dauwalter Gare ed eventi.
Le 21 ultramaratone più dure al mondo Jornet e Dauwalter abbiano modificato appunto le pagine di alcuni atleti come “ampiamente considerato/a uno/a dei/delle più grandi trailrunner della storia”, aggiungendo invece a se stessa la simile dicitura “ampiamente considerata una delle più grandi ultramaratonete della storia” (il che sarebbe pure ampiamente vero).
Ma si è scoperto che le modifiche fatte su Wikipedia dal duo Herron/Holt sono circa 300 e sono iniziate addirittura nel 2017, riguardando anche il leggendario “dio greco della corsa” Yiannis Kouros, probabilmente il più grande ultramaratoneta della storia, o Des Linden, ex vincitrice della Maratona di Boston nel 2018 e autrice nel 2021 del record del mondo sui 50 km.
Non la prima controversia per Camille
Nonostante quest’anno sui social media Camille Herron avesse dichiarato che proprio a causa dei suoi problemi di autismo e ADHD non fosse per lei possibile processare cose come il mentire, barare o rubare, non si può dire che questa condizione non l’abbia frenata dallo sminuire o accusare altre atlete forti o che battono i suoi record. Uno sport in cui tutti siamo bravi è cercare a posteriori altri eventi o altre prove a conferma di una teoria, ma è vero che nel tempo Camille Herron è stata vista da soggetti vicini all’ambiente dell’ultramaratona come una persona che si è sentita spesso sminuita per i propri successi.
Nel 2022 aveva accusato Ashley Paulson di aver tagliato alla Badwater 135 senza alcuna prova, mentre solo poche settimane fa aveva insinuato che la danese Stine Rex indossasse scarpe illegali e facesse uso di pacing non permessi durante il record di 6 giorni compiuto da quest’ultima ai mondiali in Ungheria (record tra le altre cose ancora in attesa di omologazione, non si sa se a causa di queste accuse o di normali ritardi burocratici).
Herron è stata anche al centro di discussioni a distanza con alcuni coach di alto livello, come Jason Koop (il più importante e influente coach di ultratrail americano, allenatore ad esempio di Katie Schide, oltre a molti altri élite), a proposito di alcuni suoi articoli sulla prevenzione di La cifra pazzesca di atleti con il minimo in maratona nella corsa citando studi scientifici poco attendibili o del tutto inesistenti.
Ultimi risvolti e il marito responsabile
È arrivato poi un commento del marito di Herron, Conor Holt, in risposta alle accuse sulle modifiche su Wikipedia. A quanto pare a effettuare queste correzioni sarebbe stato solo lui, senza l’intervento dell’atleta. Il marito si sarebbe preso la piena responsabilità dell’accaduto, imputandolo la reazione delle modifiche apparse sul web in risposta ad altre accuse mosse in via telematica alla Herron..