con le scarpe di Eliud Kipchoge Olimpiadi, c'è chi ha conquistato la sua personale medaglia d'oro. Andrea Castelnuovo, runner italiano in vacanza a Parigi, non avrebbe mai pensato di tornare dalla maratona olimpica con le scarpe di Eliud Kipchoge.
Invece, a volte, la vita è più sorprendente di quanto si creda e fa accadere l'impossibile. Solo così si può spiegare quello che è successo nella mattinata del 10 agosto. Kipchoge partito per riscrivere la storia e provare a conquistare il terzo oro consecutivo nella maratona olimpica arranca, fa fatica, si stacca dal gruppo di testa, ma non molla.
Torna dalla maratona con le scarpe di Kipchoge
Da una parte la fatica del maratoneta più famoso della storia, dall'altra parte il pubblico in festa che omaggia e incita il suo campione caduto dal trono. In quella folla oceanica che si aggira per il duro percorso della maratona olimpica, c'è anche l'italiano Andrea
Castelnovo, lo spettatore più fortunato di Parigi, colui che è riuscito a farsi regalare da Kipchoge in persona le calzature usate in gara.
Un miracolo, un'impresa che per un runner amatore può valere quanto un oro olimpico. "Ho seguito la gara per le strade di Parigi in due punti: al 15 e al 32esimo chilometro - le sue prime parole -. Ho visto passare quasi tutti gli atleti ma non Kipchoge. Ero nel tratto di discesa e guardando verso l'alto l'ho visto arrivare, arrancando".
"Eliud, mi dai le scarpe?"
A quel punto il primo casuale contatto tra i due: "Ho notato che era fermo in mezzo alla strada. Intorno a lui l'atmosfera era magica, tutti inneggiavano il suo nome e lo ringraziavano per la splendida carriera, lui ringraziava tutti, è stato commovente. Ma in un momento di silenzio gli ho chiesto: "Eliud, mi dai le scarpe?". Lui mi ha guardato e ha sorriso".
Tra un coro, un applauso, Kipchoge dice addio al suo progetto di conquistare le tre medaglie olimpiche. Ma nel preciso momento in cui il re abdica e depone la corona, non prima però di aver aspettato il passaggio dell'ultimo atleta in gara - altro gesto che disegna l'effige di un fuoriclasse -, ecco che il campione keniano si dimostra per ciò che è: un uomo dal cuore d'oro.
"Prima di salire sull'auto per ritirarsi, Olimpiadi Parigi 2024 - prosegue Andrea -. Io in quel momento ero già contento delle emozioni vissute in questa mattinata, al fianco di un esempio, un mito. Notavo però che Kipchoge continuava a fissarmi, ma non pensavo più alle scarpe".
... poi all'improvviso, l'inaspettato dono
E poi il colpo di scena... "Prima di andarsene ha stupito tutti: si è tolto le calzature dai piedi, le Alphafly 2 con la nuova colorazione tigrata, ed è scoppiato il delirio. Tutti le volevano, ma lui dicendo "no" ad alcune persone, mi ha cercato e mi ha regalato una delle sue scarpe. Purtroppo sono riuscito a recuperarne solo una, la gente era tanta e nel caos altri si sono impossessati della seconda".
Una storia da film hollywoodiano, quasi da non credere. Un sogno a occhi aperti per chi corre solo per passione come tutti noi: "Sono stati dei minuti magici. Eliud, mi dai le scarpe?. Lui mi ha guardato e ha sorriso. E pensare che solo un mese fa la mia ragazza mi aveva regalato il suo libro. Probabilmente quella di Parigi sarà la sua ultima olimpiade, chissà forse la sua ultima maratona, e avere queste scarpe è un cimelio magnifico".
Kipchoge, un campione anche nella sconfitta
A dimostrazione della grandezza di Kipchoge c'è anche e sopratutto l'affetto che la gente nutre per questo personaggio. "Nel tornare a casa avrò prestato la scarpa a un centinaio di persone. Tutti amano Eliud Kipchoge: è una leggenda nello sport e a livello umano".
A volte si può essere eroi nella "sconfitta" - se così può essere definita - ed Eliud Kipchoge anche senza l'oro olimpico al collo ha dimostrato la sua immensa grandezza. Sir Eliud Kipchoge, il signore della maratona.