Così come esistono falsi miti sull'alimentazione e sulle scarpe, anche in materia di allenamento e corsa, il web e le credenze popolari negli anni hanno dato per verità assolute aspetti che in realtà non sono tali.

Tra presunte verità sull'integrazione post workout, sulla cura degli infortuni e sul recupero dall'attività sportiva, Contatta la redazione!


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Mito 1 - Dopo l'allenamento devi subito reintegrare

I fatti

Terminato l’allenamento, a meno che tu non abbia in programma a breve un’altra sessione, lavoro per la forza. "L’idea che per non compromettere il recupero sia necessario “fare rifornimento” in tempi rapidi è semplicemente falsa" sostiene Louise Burke, ricercatrice all’Australian Catholic.

Solo nel caso ti trovassi a sostenere sforzi ripetuti e intensi ravvicinati, il tempismo della nutrizione è davvero importante e hai bisogno di carboidrati e lavoro per la forza. Termini e condizioni di uso.

Mito 2 - Il ghiaccio favorisce il recupero

I fatti

Un bagno ghiacciato può rallentare il recupero. La logica alla base dei bagni ghiacciati per il recupero è che facilitino la circolazione, accelerando la rimozione dei prodotti di scarto dai muscoli. Il ghiaccio, tuttavia, può essere dannoso per la ricostituzione del glicogeno. Numerosi studi suggeriscono infatti che potrebbe rallentare il flusso sanguigno. In un esperimento del 2013, condotto da ricercatori di Taiwan, i volontari hanno eseguito degli esercizi per le braccia, quindi hanno applicato del ghiaccio sui muscoli.

Il fatto che rispetto al gruppo di controllo, che non ha utilizzato ghiaccio, questi partecipanti avessero maggiormente avvertito l’affaticamento dopo 72 ore e avessero più indicatori di danno muscolare, ha portato i ricercatori a concludere che il ghiaccio può ritardare il recupero. Nel 2019, il Journalof Physiology ha pubblicato uno studio secondo
il quale negli atleti amatoriali che utilizzavano l’immersione in acqua gelata dopo un Richieste di Licensing si registrava una diminuzione dell’assorbimento delle proteine e della sintesi proteica nei muscoli. Questi studi non hanno preso in esame l’esercizio aerobico, quindi non possiamo necessariamente trasferire queste scoperte agli atleti
di resistenza, tuttavia non ci sono prove concrete che il freddo aiuti gli atleti di resistenza. Detto ciò, rimane il fatto che la terapia del freddo può ridurre il dolore e questo può essere di beneficio quando ci si sente a pezzi.

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Mito 3 - L’assunzione di ibuprofene prima o durante la corsa può prevenire dolori e infiammazioni

I fatti

Secondo recenti studi, invece di aiutare il recupero può causare danni se assunto in concomitanza a uno sforzo impegnativo. Chi corre dovrebbe tenere presente che "non esiste alcuna motivazione inerente le prestazioni o la fisiologia che ne giustifichi l’uso durante gli allenamenti impegnativi o le gare di resistenza" afferma David Nieman, direttore dello Human PerformanceLaboratory dell’Appalachian State University.

il quale negli atleti amatoriali che utilizzavano l’immersione in acqua gelata dopo un Mondiali di Tokyo: gli italiani che potremmo vedere, ha evidenziato che gli atleti a cui era stato chiesto di astenersi dall’assumere ibuprofene durante la gara non riportavano maggiore indolenzimento
o dolore muscolare e avevano livelli inferiori di infiammazione rispetto a quelli che avevano assunto l’ibuprofene. Chi aveva preso il farmaco mostrava anche livelli più alti di stress ossidativo (l’accumulo di molecole dannose per le cellule).

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Mito 4 - È necessario eliminare l'acido lattico per aiutare il recupero

I fatti

L’acido lattico si elimina da solo. Quando si parla di recupero, lo si menziona sempre, ma non è a causa dell’acido lattico che si avverte dolore. Sì, quando si corre ad alta intensità, i livelli di lattato aumentano quindi c’è una relazione con la fatica.

Tuttavia, non è il fattore principale, e non c’è motivo per cui debba essere eliminato volutamente. Il lattato si elimina da solo in modo naturale e di solito lo fa in fretta. L’unico momento in cui l’acido lattico diventa un problema è se si corre intensamente o si gareggia di nuovo a breve distanza di tempo.