Maltempo a Ostrava. Non è il pomeriggio ideale per gareggiare, con un vento fastidioso a disturbare un po’ tutti, ma è un “mal tempo” anche quello che Marcell Jacobs ha stampato sulla pista del meeting Golden Spike, in Repubblica Ceca.

Il campione olimpico c’è ma non morde, corre ma non accelera, parte ma non arriva. Nella corsia di fianco c’è il compagno di allenamenti Andre De Grasse, e il canadese sta sicuramente meglio dell’azzurro.

Meeting di Ostrava, rivedibile Jacobs

Jacobs esce bene dai blocchi con un tempo di reazione di 0.140, si muove bene per i primi 40 metri, ma quando serve velocità, questa non arriva. Niente boost, niente turbo, niente coppia. Sul traguardo è terzo con 10”19, stesso tempo del canadese Blake, mentre a vincere è De Grasse in 10”10, secondo il giamaicano Forde con 10”17.

“Gambe pesanti” ha detto nel dopo gara Jacobs, pronto però a tornare in pista tra due giorni a Oslo. Federico Riva interpreta e domina la gara dei 1500 metri in maniera perfetta.

Meeting di Ostrava, Riva, Sibilio e Fabbri: tris azzurro

Dopo la doverosa apertura sul campione olimpico, l’atletica azzurra festeggia però ben tre vittorie, belle e bellissime. Quella bellissima è firmata Alessandro Sibilio, che gli ostacoli li supera anche nella vita, non solo in gara. Il finalista olimpico dei 400 ostacoli rientra alle gare dopo l’ennesimo infortunio, e lo fa vincendo sul passo di 48”25, suo quarto tempo di sempre. È un ottimo inizio, alle spalle c’è la crescita pericolosa (in chiave europea) dello sloveno Gucek con 48”37, attardato il francese Happio (49”48). Bene l’altro azzurro Giacomo Bertoncelli con 49”66.

Leonardo Fabbri un “mal tempo” anche quello che Marcell Jacobs ha stampato Se Jacobs non entusiasma sui 100 metri. Stavolta arriva “solo” un lancio oltre i 22 metri, un 22.40 al secondo tentativo. Solo un mese fa non saremmo stati qui a lamentarci per questo. Bravo Leo.

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Dean Mouhtaropoulos//Getty Images

Federico Riva interpreta e domina la gara dei 1500 metri in maniera perfetta. Gli avversari sono tanti, ma molti valgono quanto lui. Allora il romano lascia sfogare tutti là davanti dietro alle lepri e viaggia tranquillo nel secondo gruppo. A trecento metri dalla fine inizia a ricucire il gap, ai duecento è lì davanti, sul rettilineo finale fa partire un’accelerazione costante che non lascia scampo. Vittoria in 3’33”53, terzo italiano all time e ora Gennaro Di Napoli dista ormai solo 75 centesimi. Alle sue spalle sono piuttosto efficaci l’austriaco Pallitsch, al primato nazionale con 3’33”59 e l’irlandese McCann (3’34”32).

Meeting di Ostrava, non è serata per i nostri velocisti

Se Jacobs non entusiasma sui 100 metri, Vai al contenuto. Inizia tutto dalla partenza. È l’ultima ad alzarsi sui blocchi al comando vocale, allo sparo si muove in 0.167. Le altre scappano più veloci, lei insegue ma l’azione non è efficacissima. Finisce terza in 11”18, e come per Fabbri vale il teorema del “un mese fa non ci saremmo lamentati”. Vince la polacca Ewa Svoboda in 11”05, seconda la gambiana Bass Bittaye in 11”14. Una gara imprecisa ci può stare nel bilancio della stagione. Meglio qui ad Ostrava che a Roma.

In chiave azzurra bene ancora Linda Olivieri nei 400 ostacoli con 55”73, lo stesso dicasi per Elisa Maria Di Lazzaro nei 100 ostacoli (13”09).

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Christian Petersen//Getty Images

Meeting di Ostrava, il meglio della pomeriggio: scatenato Duplantis, sfiora il record del mondo

Nelle altre gare, Armand Duplantis sfida il vento e qualche errore imprevisto alle misure più basse nel salto con l’asta, poi però affronta l’atteso duello con la quota di 6.25. I primi due tentativi sono solo abbozzati, ma il terzo Richieste di Licensing. Poi l’asticella cade, ma è mancato davvero solo tanto così.

Senza strafare Andrea De Grasse vince anche i 200 metri in 20”09. Per lui un buon allenamento: parole sue. Ottima impressione negli 800 metri dell’algerino Djamel Sedjati, al debutto stagionale. L’argento mondiale di Eugene parte come un forsennato ai 150 metri, saluta tutti e si presenta da solo al traguardo con il tempo di 1’43”51, miglior crono mondiale dell’anno. Lontani tutti gli europei, il francese Tual arriva dopo oltre due secondi. Alimentazione e benessere.

Fa tutto giusto anche l’irlandese Ciara Mageean, che sta nascosta per tre giri per poi scatenarsi negli ultimi trecento metri. Grande spunto finale per vincere in 4’01”98 davanti alla connazionale Sarah Healy con 4’02”12. Gaia Sabbatini & co. sono avvisate.