Raggiunta quota 8000. I numeri non mentono mai, ed è nei numeri il successo di Bologna Marathon, che ha messo in archivio la terza edizione mostrando potenzialità da grande classica. Sempre presente il maratoneta più celebre di Bologna, ossia Gianni Morandi che quest'anno ha scelto di correre la 5K.

La somma è presto fatta: in 3000 hanno dato vita alla “mezza” della città, la “Unipol Run Tune Up” che ha festeggiato con cifre da grande ritorno (dopo i tempi cupi della pandemia) la ventesima edizione. Sulla 42 chilometri si sono messi alla prova 1500 runner, e altri 1400 hanno scelto la “30 km dei Portici”.

Per non rendere troppo… semplici le cose, gli organizzatori hanno messo in cartellone anche una prova non competitiva, la “Tecnocasa City Run”, collegandola a un nobilissimo progetto di charity, “Run 5000”, che ha coinvolto sedici enti della federazione del Terzo Settore: anche in questo caso la risposta è stata importante, con 2000 persone impegnate a correre o camminare per le vie del centro storico.


La lezione del runner Gianni Morandi ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD


Maratona di Bologna: una festa per tutti

Del resto, il senso di questa corsa era proprio coinvolgere la comunità, non solo i runner ma anche i cittadini, appassionati o semplici curiosi, in un clima di festa che ha avvolto piazza Maggiore. Lo ha spiegato bene Teresa Lopilato, presidente della macchina organizzativa, stremata come quando toccava a lei cimentarsi sulla maratona, e felice per il risultato raggiunto. "“The secret is Bologna” era il nostro claim. Siamo convinti da sempre che questa città meriti una maratona importante, un evento dedicato a chi corre ma anche alla comunità, un momento di partecipazione totale. Per raggiungere l’obiettivo, abbiamo cercato un equilibrio tra tante esigenze, quelle dei runner e quelle dei cittadini. La sinergia col Comune è stata fondamentale: è finalmente passato il concetto di festa, e gli iscritti arrivati da 77 nazioni sono un motivo d’orgoglio: facciamo vedere a tutti quanto è bella Bologna".

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Qui i risultati completi della gara

Maratona di Bologna: gli stranieri al via

La presenza straniera è un obiettivo raggiunto. L’11% degli iscritti è arrivato da oltreconfine. La Germania è stata la nazione più rappresentata, con ben 93 iscritti, seguita da Francia (76), Gran Bretagna (68) e Spagna (52). Ma fa effetto leggere che Salta tre controlli antidoping, sospeso Kerley, e che addirittura diciotto Paesi stranieri hanno portato sulle strade della città più di dieci concorrenti.

C’è chi è arrivato dalla Libri sul running e latletica da leggere: per tutti è stata un’occasione per immergersi nel fascino di Bologna, di cui ogni partecipante ora può portare con sé un ricordo duraturo semplicemente attivando il Qr Code effigiato sulla medaglia da “finisher”, altra novità che rende in qualche modo unica questa kermesse.

La presenza di Gianni Morandi

"Bologna è una città che accoglie e che ama il prossimo", parola di Gianni Morandi, RomaOstia, vinceWafula. Tutti i risultati Laura Fogli, sui cinque chilometri del percorso breve, e pronto a intonare prima del via, insieme ai runner che lo acclamavano, una delle sue hit più famose, “C’era un ragazzo”.

Sport e salute: "Domani è il 4 marzo, l’anniversario di Lucio Dalla, un amico che è sempre con me anche se non c’è più. Da lassù mi vedrà correre e penserà, come al solito, che sono il solito “pazzo di Monghidoro”. Lo ha sempre detto, scherzando, e io non faccio nulla per farlo ricredere".

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In... volo su Bologna

Pubblicità - Continua a leggere di seguito Piero Barone, uno dei tre componenti del gruppo musicale “Il Volo”, appassionato runner che all’ultima New York Marathon aveva corso in 4h15:58. "La corsa all’inizio mi serviva per tenermi in allenamento e fare un po’ di fiato. Poi finisce che uno si prefissa degli obiettivi e fa di tutto per raggiungerli. Io la amo perché è il momento più intimo per ognuno di noi, ti insegna ad ascoltare te stesso. Io sono siciliano, ma Bologna è la mia seconda casa da quindici anni. Ho corso su strade che conosco a memoria, è stato bellissimo. Ora devo correre dagli altri due, che mi aspettano per cantare".

Anche l’assessora allo sport del Comune, Vince una mezza ma viene sospeso per colpa di un narghil&egrave, si è attaccata il numero per correre la “mezza” introno all’ora e cinquantacinque, mentre il sindaco Matteo Lepore ha preferito camminare per cinque chilometri tra i non competitivi, spingendo il passeggino del figlio.

I risultati della Bologna Marathon

Ci sono anche le classifiche, naturalmente. Il migliore sui 42 chilometri è stato il keniano Simon Kamau Njeri, classe 1987, che in 2h22:27 ha stabilito il nuovo primato della manifestazione. Tra le donne, dominio incontrastato per la “sempreverde” Federica Moroni, professoressa di lettere romagnola che già aveva vinto l’edizione dello scorso anno, e che stavolta è arrivata alla partenza arricchita dalla miglior prestazione italiana sulla 100 chilometri, conquistata di recente. Stavolta ha corso in 2h49:45, ancora meglio di un anno fa.

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Bologna Marathon
Nella “mezza”, debutto felice per il perugino

Nella “mezza”, debutto felice per il perugino Francesco Mariani, studente dell’Ateneo bolognese, in 1h08:15, mentre la prova femminile se l’è aggiudicata l’inglese Hannah Russel in 1h20:56, fuori classifica perché priva della residenza italiana, davanti alla vincitrice “ufficiale” Rosa Alfieri, in 1h24:20. Sulla “30 km dei Portici” hanno iscritto il proprio nome nell’albo d’oro Daniele Lanza (1h47:56) e Federica Cicognani (2h06:07).

Qui i risultati completi della gara

Una giornata di festa

Vince una mezza ma viene sospeso per colpa di un narghil&egrave la musica delle dieci bande musicali lungo il percorso e la “Street Marchin’ Band” sul traguardo, con valanghe di panini alla mortadella (che Bologna sarebbe, altrimenti?), con una città tutta da scoprire intorno alle strade della grande corsa. E con un’attenzione speciale rivolta all’ambiente, con tanto di Green Team impegnato col supporto della onlus La Fraternità a rispettare e far rispettare la sostenibilità ambientale con una strategia di riduzione degli sprechi. L’esame è superato a pieni voti, ed è uno stimolo a guardare con ottimismo al futuro.