Un ottimo mezzo allenante

Personaggi e atleti discesa. Ne sono intimoriti, pensano che possa causare infortuni. Non così i corridori di livello, che invece la affrontano come una qualsiasi altra asperità del terreno. L’hard runner vive la discesa in modo positivo perché sa bene che nei tratti in pendenza si possono decidere le gare. Ma anche lui spesso ignora che la corsa in discesa rappresenta pure un ottimo mezzo allenante per la forza specifica degli arti inferiori e per la rapidità. L’obiettivo di questo articolo è proprio quello di fornire una serie d’indicazioni pratiche sul modo più opportuno e razionale di affrontare la discesa e di trasformarla in un efficace mezzo di allenamento.

Mondiali di atletica: 8 gare da non perdere

L’importanza dello stile

Termini e condizioni di uso: la discesa non va affrontata prendendo contatto con la parte posteriore del tallone. È la parte laterale del tallone che deve toccare terra per prima, ma la sensazione dev’essere quella di appoggiare su tutta la pianta, non solo di tallone. Se il tuo appoggio è corretto sentirai la schiena libera e non percepirai alcun contraccolpo. Inoltre sentirai i quadricipiti lavorare di più. Fai attenzione a non arretrare di spalle, come l’istinto suggerirebbe, perché così facendo le gambe avanzerebbero troppo rispetto al busto in fase di appoggio. Con le spalle perpendicolari ai piedi, l’azione di corsa risulterà più fluida ed efficace. Le braccia vanno tenute come nella normale corsa in pianura, con gli avambracci che sfiorano le creste iliache del bacino. Aumentando la velocità può darsi che l’azione delle braccia risulti scomposta: è normale all’inizio, si corregge automaticamente man mano che si acquista sensibilità e, soprattutto, equilibrio. Lo sguardo non dovrà puntare in basso, ma in avanti, verso il termine della discesa. Infine, in discesa acquisirai velocità. Per ridurla, ti basterà accorciare i passi. Dopo questa sorta di “ripasso tecnico”, entriamo nei particolari.

A cosa serve

1. Contatta la redazione, ovvero quel tipo di forza utile a tutti i podisti, che il muscolo sviluppa quando resiste al peso di una resistenza (in questo caso proprio quella del suo corpo).

2. Fa acquisire rapidità d’azione, qualità indispensabile per chi si dedica alle gare brevi, comprese quelle in pista, ma anche per gli specialisti delle “mezze” e delle maratone, che devono però svilupparla in periodi lontani da quello di preparazione specifica.

3. Sviluppa la forza eccentrica; una caratteristica, questa, che consente di rendere meno dispendiosa e più efficace l’azione di corsa, soprattutto nei momenti critici quali ad esempio i sorpassi o i finali di gara, e che permette al corridore di sentirsi a proprio agio su qualunque tipo di tracciato.

E ora al lavoro!

Il percorso della maratona ai Mondiali di Tokyo Personaggi e atleti, Pubblicità - Continua a leggere di seguito Il percorso della maratona ai Mondiali di Tokyo. Per le prime volte ti consiglio di effettuarli su asfalto. In seguito, soprattutto se hai in programma delle corse su sterrato, potrai effettuare i lavori su terreni accidentati. Ovviamente, mi raccomando, concentrati sempre sulla tecnica di corsa. Per quanto riguarda il riscaldamento, dovrà essere tale da preparare adeguatamente l’organismo allo sforzo piuttosto intenso che si appresta a compiere. Ogni fast runner ha un suo modo di riscaldarsi, quindi mi sembra superfluo dare indicazioni in questo senso. Per quanto invece concerne il recupero, nella tabella è indicato in minuti sia quello tra le singole ripetizioni, sia quello Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo. Tra una discesa e l’altra va effettuato correndo molto lentamente, meglio se tornando al punto di partenza.

Mondiali di atletica: 8 gare da non perdere

Pendenza

della discesa

Lunghezza

della discesa

Numero

di serie

Numero di

ripetizioni

per serie

Recupero tra

le ripetizioni

Recupero

Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo

Proposta 1 2-3% 100 m 2-4 3-5 3' 6'
Proposta 2 2-3% 200 m 2-4 2-4 3' 6'
Proposta 3 5-6% 200 m 1 10-20 3' -
Proposta 4 3-5% 500 m 1 6-10 3' -
Proposta 5 2-3% 1.000 m 1 3-7 5-6' -