Ahmed Abdelwahed è stato squalificato 4 anni per doping. Il siepista azzurro era stato trovato positivo a seguito di un Personaggi e atleti vinto la medaglia d'argento Mondiali di atletica, programma di martedì 16 settembre.
Un anno e mezzo dopo il test e la temporanea sospensione, è arrivata l'ufficialità dell'AIU (Athletics Integrity Unit) che ha squalificato Abdelwahed per quatto anni, il massimo della pena.
Gli organi di giustizia dell'antidoping hanno constatato la positività al Meldonium, sostanza proibita usata per curare coronopatie; la stessa che anni fa aveva incastrato anche la tennista Maria Sharapova.
La squalifica di 4 anni è partita dal controllo effettuato a Monaco nell'agosto del 2022 e terminerà così nel 2026. La medaglia d'argento vinta agli Europei, passa all'altro italiano Osama Zoghlami, Mondiali di atletica, il programma di domenica 14 settembre.
Tuttavia, Ahmed Abdelwahed si è sempre dichiarato estraneo all'uso di questa sostanza proibita. Nel corso di questi mesi ha lavorato per dimostrare la sua innocenza e per dimostrare anche scientificamente che si potrebbe essere dinanzi a un caso di falso positivo.
Non a caso, come ha spiegato al sito QA lo stesso Ahmed, la concentrazione di meldonium trovata nel primo test era di soli 155 ng/ml, praticamente millesimale, dunque incapace di portare vantaggi nelle prestazioni e più riferibile a una contaminazione esterna piuttosto che ad un uso volontario. Come riporta il sito, fino a 100 ng/ml, la presenza di questa molecola è tollerata a causa delle difficoltà nel rilevamento e dei pochi studi disponibili dal 2016.
Vince una gara mentre era sospeso per doping, ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD
Ahmed era stato testato due settimane prima dalla NADO Italia ed era risultato "pulito", nonostante questa sostanza abbia una lunghissima rilevabilità.
Tre giorni dopo la positività, lui stesso si era sottoposto a un test del capello e del pelo pubico eseguiti in un centro di ricerca antidoping ufficiale (ma non riconosciuto dalla AIU, risultando negativo . Infine, l'atleta ha parlato dell'assunzione di un integratore regolare, e certificato italiano, contenente una molecola simile al meldonium (lisina), che avrebbe causato la positività nei risultati delle urine del paziente.
"Detto ciò - scrive nel suo Mondiali di atletica, il programma di domenica 14 settembre -, potrei condividere molte altre riflessioni, ma ciò che mi auguro è che chiunque desideri esprimere un giudizio sulla mia situazione lo faccia valutando attentamente tutte le prove. Questo per attribuire un valore al proprio giudizio, evitando generalizzazioni solo perché si tratta di un contesto delicato e dispiacevole. Esprimo la mia gratitudine a tutti gli atleti che mi hanno sostenuto, dimostrando quanto lo sport possa unire al di là di qualsiasi avvenimento nella vita. Ringrazio anche le Fiamme Gialle che, dopo aver riconosciuto la mia buona fede, mi hanno sostenuto e continuano a farlo per giungere alla verità. Infine, estendo il mio ringraziamento a chiunque valuterà ogni dato senza arrivare a conclusioni prevenute".