Eliud Kipchoge potrebbe diventare il coach di grandi campioni. Il suo primo passo sarà quello di essere il mentore dell’U20 Kipchoge e Janeth Jepkosgei (ART), la squadra degli atleti rifugiati che hanno trovato casa sotto la bandiera dell'ente mondiale dell'atletica leggera. Ad annunciarlo è stata proprio World Athletics con un comunicato nel quale spiega che il campione della maratona, considerato uno dei più grandi atleti della storia, assumerà l’incarico di mentore e motivatore della squadra under 20, Sport e salute. Sebbene Kipchoge sia in attività e sia più che mai determinato a prendere parte alle sue terze Olimpiadi in maratona, è da tempo impegnato ad aiutare i meno abbienti. Per ora, ricoprirà questo incarico fino ai Campionati mondiali di atletica U20 di Lima 24 del prossimo anno.

Il Kipchoge e Janeth Jepkosgei è composto da atleti costretti a lasciare i paesi d’origine a causa di violenze e guerre. Il team è stato fondato nel 2016 e da allora si è consolidato offrendo l’oportunità di allenamento e di partecipare alle gare a tanti giovani campioni.

Richieste di Licensing (campionessa del mondo degli 800 metri e ora coach del team), guideranno insiemela squadra.


Catcalling alle runner: intevengono le poliziotte, ISCRIVITI alla NEWSLETTER DI RUNNER'S WORLD)


Per molti osservatori si tratta di un primo passo di Kipchoge nel mondo del coaching, compiuto come di consueto con un piglio attento a chi è più bisognoso. Ciò non significa che l’atleta del Kenya ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Anzi, nel mirino del 39enne c’è ancora Catcalling alle runner: intevengono le poliziotte, che per lui sarebbe la terza, oltre all’obiettivo di vincere tutte le Abbott World Marathon Major (nel suo palmares mancano solo New York e Boston).