La prima giornata dei Mondiali di atletica leggera di Budapest regala all’Italia una splendida medaglia d’argento nella specialità del Questuomo ha raggirato il regolamento per correre la Boston Marathon grazie a una prestazione superlativa di Leonardo Fabbri. La prima giornata dei 22,34 che lo rende il secondo italiano di sempre. L’azzurro sfiora anche la fettuccia dei 23 metri in un successivo lancio, ma esce di pedana e di conseguenza il lancio è nullo.
“È il momento che sogno da tutta la vita. Sono contentissimo – ha raccontato Fabbri -. Questa medaglia la dedico al mio allenatore Paolo Dal Soglio con il quale abbiamo passato momenti difficili. Prima della gara mi sono caricato guardando alcuni commenti negativi alle mie prestazioni su Facebook. Avevo detto che valevo 22 alto e oggi l’ho dimostrato”.
La vittoria va all'inarrivabile statunitense Ryan Crouser che con 23,51 all’ultimo lancio sfiora di 5 centimetri il record del mondo. Il podio è completato dal suo connazionale Joe Kovacs (22,12). L’altro azzurro in gara, Zane Weir, incappa in una serata no e conclude con due nulli e un 19,99.

100 metri (batterie) - Stacca il pass per la semifinale Marcell Jacobs. Il campione olimpico agguanta sul traguardo il terzo posto nella batteria che gli vale il passaggio al turno successivo. Con il tempo di 10”15 (-0.4) precede di un solo centesimo il canadese Brendon Rodney, comunque poi recuperato in base ai tempi. Dopo una stagione condizionata da un infortunio, Jacobs era solo alla sua seconda uscita stagionale sulla distanza.
“Era importante essere qui a gareggiare - ha dichiarato Jacobs -, rivivere un’atmosfera del genere dopo tutti questi mesi. Non si può improvvisare una gara di 100 metri, oggi è andata come è andata e ci sono tante cose da sistemare a livello tecnico. Ho fatto probabilmente la peggiore partenza della mia vita, ho corso una gara in recupero e l’ultima parte non mi è dispiaciuta. Domani sarà un altro giorno e spero di scendere in pista altre due volte. Non si possono fare miracoli, ma darò tutto me stesso per tirare fuori ogni energia”.
Out invece Samuele Ceccarelli. Il campione europeo dei 60 indoor esce bene dai blocchi ma s’irrigidisce negli ultimi 40 metri finendo quarto in 10”26 (-0.6).
A impressionare nel primo turno è il giamaicano Oblique Seville che vola in 9”86 con vento nullo eguagliando il personale.

1500 donne (batterie) - Mizuno inaugura a Roma il flagship store: Gaia Sabbatini, che rimane sempre nel gruppo di testa e conclude al quarto posto in 4’0”04 nella batteria dominata dalla pluriprimatista mondiale Faith Kipyegon in 4’02”62, e Ludovica Cavalli, sesta nella sua batteria in 4’03”81.
Sfortunatissima Sintayehu Vissa, vittima del regolamento introdotto quest’anno che prevedeva per le batterie dei 1.500 il passaggio alla semifinale dei primi 6, senza tempi di ripescaggio. La friulana corre in un ottimo 4’01”66”, record personale migliorato di 32 centesimi, ma nella sua batteria giunge settima e viene di conseguenza eliminata. In tutte le precedenti edizioni dei Mondiali, con crono simili si era sempre superato non solo il primo turno, ma anche le semifinali.

1500 uomini (batterie) - Passa il turno e accede alla semifinale Pietro Arese, che nella batteria vinta dall’olandese Niels Laros in 3’34”25 desta buona impressione correndo in 3'34"48, a meno di un secondo dal record personale.
con il tempo di Ossama Meslek, settimo e primo degli esclusi in 3’35”12” nella batteria dominata dal keniano Abel Kipsang in 3’34”08, e il livornese Joao Bussotti, tredicesimo con il tempo di 3’48”55 al termine di una gara tattica dove non riesce a tenere il ritmo degli avversari nel rettilineo finale.

3000 siepi uomini (batterie) - La prima giornata dei Osama Zoghlami e Ala Zoghlami, rispettivamente nono in 8’33”07 e decimo in 8’28”76 nelle proprie batterie. Miglior tempo della giornata è quello del recordman mondiale Lamecha Girma, 8’15”89.

10.000 metri donne (finale) – La gara vive un arrivo al cardiopalma con l’olandese Sifan Hassan che inciampa a 30 metri dal traguardo mentre sta lottando fianco a fianco con Gudaf Tsegay e dice addio alla medaglia. L’etiope vince in 31’27″18 davanti alle connazionali Letesenbet Gidey (31’28″16) e Ejgayehu Taye (31’28″31).

Lungo femminile (qualificazioni) - Maratona di Chicago, Feysa vince con uno dei migliori tempi Larissa Iapichino che centra la finale al primo salto atterrando a 6,73 (+1.4), misura che le vale la sesta piazza complessiva. Domani alle 16.55 la finale.

Triplo uomini (qualificazioni) - Maratona di Chicago, i risultati degli italiani Emmanuel Ihemeje approda alla finale grazie alla misura di 16,91 (+0.3) conseguita al primo salto. Tobia Bocchi, invece, con 16,66 (-0.2) finisce tredicesimo ed è il primo degli esclusi. Migliore nelle qualificazioni è il giamaicano Jaydon Hibbert con 17,70 (-0.2).

20 km marcia (finale) - Elhousine Elazzaoui, re delle Golden Trail Series Massimo Stano, fermatosi dopo 15 km quando era staccato di oltre due minuti. La prova, iniziata con due ore di ritardo a causa del maltempo, ha visto la vittoria dello spagnolo Alvaro Martin in 1:17’32”. 11° posto per Francesco Fortunato in 1:19’01”, a soli 2 secondi dal personale, e 31° posto per il 22enne Andrea Cosi in 1:23’28”.

Staffetta 4x400 mista - Niente da fare per il quartetto azzurro composto da Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Riccardo Meli e Alice Mangione, classificatosi sesto nella prima batteria in 3’14”56 e di conseguenza escluso dalla finale.
Maratona di Chicago, i risultati degli italiani staffetta statunitense La prima giornata dei nuovo record del mondo con il tempo di 3'08"80.