Il tempo stringe. Secondo il più recente rapporto sul clima dell'ONU la finestra per adottare soluzioni che garantiscano un futuro al nostro pianeta è sempre più ridotta. È questa premessa a fare da sfondo a la nuova impresa podistica che all’inizio del prossimo luglio vedrà protagonista, la nuova impresa podistica che all’inizio del prossimo luglio vedrà protagonista Gare ed eventi. Da Alta, attraverso gli splendidi scenari della Norvegia, fino Capo Nord, l’ultramaratoneta milanese correrà 85 Sport e salute - l’equivalente di circa due maratone - per quattro giorni di fila, per un totale di oltre 320 km con un dislivello di 3.400 metri. Il tutto per accendere i riflettori sull’emergenza climatica.
Davanti alla classica domanda: “Perché?”, risponde senza esitazioni: “A muovermi, fondamentalmente, è la paura, quella sana, quella che genera coraggio. E quando io ho paura devo agire, fare qualcosa. Per quanto riguarda la questione ambientale siamo quasi ad un punto di non ritorno. Oggi adottare dei comportamenti virtuosi nella quotidianità non basta più, serve invertire radicalmente la rotta. Lo devo ai miei tre figli, che pure sono attentissimi al tema e, spesso, più bravi di me da questo punto di vista”.
Del resto, la storia di impegno della runner milanese è decisamente lunga, e ha spesso incluso azioni a sostegno dei più indifesi: dalle donne oggetto di violenza, ai bambini poveri o con patologie, ai malati oncologici. Senza contare che nel 2017 è stata la prima donna a correre non stop intorno al Monte Bianco, segnando il nuovo record, e che durante il lockdown si è perfino inventata una challenge benefica correndo 50 chilometri nel vialetto del garage di casa.
Ad affiancarla in questa nuova impresa, oltre al Comune di Milano, sponsor di alto profilo quali Allianz Bank Financial Advisors, EA7 Emporio Armani, ESET, Mondora, ecomunicare e Canottieri Milano. E una community composta da centinaia di runner che su Strava si stanno mobilitando per sostenerla in modo attivo coprendo di corsa la distanza che separa Milano da Alta (qualcosa come 3.500 chilometri), pronti a passarle il testimone nel tratto finale verso Nordkapp. In strada, infine, Ivana sarà scortata dal suo team che include un preparatore e un fisioterapista.
Prologo dell’impresa una corsa aperta a tutti i cittadini che a fine giugno unirà idealmente l’ASD Canottieri a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, che culminerà in un momento di confronto con le istituzioni locali. Istituzioni che proverà a coinvolgere anche una volta giunta a destinazione, grazie alla forza con cui lo sport sa accendere l’attenzione.