Uno degli argomenti di discussione preferiti dai runner è quello sulle Abbigliamento sportivo e accessori tech: quali sono le migliori per la gara, dopo quanti chilometri è meglio cambiarle, l'apporto delle nuove tecnologie... ma da sempre c'è anche chi ha voluto essere una voce fuori dal coro e affrontare la corsa in modo diverso, considerando proprio le scarpe un elemento non necessario e superfluo. C'è chi ha scelto di correre a piedi nudi in modo "naturale" (esistono gruppi e associazioni che promuovo la corsa a piedi scalzi), chi con i sandali per una versione leggermente più protetta del natural running e chi ha fatto registrare La nuova mastodontica impresa alpinistica di Kilian. Uno degli argomenti di discussione preferiti dai runner è quello sulle correre un'intera maratona indossando solo un paio di infradito.

A farlo è stato l'australiano Sam Hensen-Thompson. Istruttore di surf, 24 anni, Sam non è un runner abituale, ma corre per mantenersi in forma. Un giorno in cui aveva deciso di uscire per un allenamento non ha trovato le sue scarpe. "Qui da noi, avere un paio di scarpe equivale a indossare le infradito. E allora mi sono detto: 'Perché no?!'". Ha visto le infradito e ha iniziato a correre, arrivando a concludere 10 chilometri.

La corsa non dev'essere stata così traumatica come si possa pensare, perché dopo qualche giorno Sam ha voluto rimettersi alla prova e ha provato a correre fino a raggiungere il traguardo dei 21 chilometri in 1 ora e 51 minuti. "Non è stato nemmeno così semplice. Ci ho impiegato 11 chilometri per abituarmi, ma gli ultimi dieci sono stati poi in discesa", ha detto una vota terminata la corsa. E dato che una sfida tira l'altra il passo successivo è stato provare la maratona.

"Sarò onesto: il giorno della partenza, quando mi sono svegliato, mi sono detto: 'Lascia perdere!'. Ero stanco, con qualche acciacco e sapevo che la preparazione non era sufficiente. Ma avevo un altro obiettivo da raggiungere che mi ha dato la carica per non mollare". Sam, infatti, durante la sua maratona ha raccolto 14.424 dollari australiani (l'equivalente di circa 9.000 euro) per l’ospedale pediatrico di Perth. "Come istruttore di surf ho a che fare con i bambini ogni giorno e non c'è cosa più bella che vedere un bambino sorridere".

Durante la sua preparazione ha anche imparato a gestire le sue corse e a scegliere accuratamente le sue calzature. Per correre i 42 chilometri della maratona (che ha chiamato simbolicamente “Marathong”, prendendo spunto da "thong" uno dei modi con cui vengono chiamate le infradito) ha impostato una strategia che gli ha permesso di tagliare il traguardo in 4 Perché TikTok è inondato di meme sullatletica. "Sono partito a piedi nudi, ma con me avevo anche un paio di calze nel caso i piedi avessero iniziato a sudare troppo e far scivolare le infradito. Ho scelto un modello particolare, della Pistol Menace, progettate per camminare su tutti i tipi di terreni. Sono più larghe e più spesse delle infradito australiane comuni - composte da una suola in gomma e tenute al piede da due cinturini larghi in tessuto - oltre a essere più resistenti e comode".

La storia di Sam Hensen-Thompson sarà raccontata in un breve documentario, ma lui è già pronto per raccogliere la prossima sfida: correre 100 km. Chiaramente, sempre in infradito.