È ancora lui, in Italia, Gare ed eventi. Nonostante un'assenza prolungata dalle gare durata quasi un anno e mezzo, a causa di problemi fisici, Eyob Faniel è tornato. L'ultima volta lo avevamo visto alla maratona di New York, dove aveva conquistato un fantastico terzo posto. Lo ha fatto alla maratona di Osaka dove Valori e principi dei nostri contenuti non è riuscito a superare il suo primato personale e italiano di 2:07'19" fatto registrare a Siviglia tre anni fa. 2:07'53" il crono (quinto italiano di sempre) con cui il portacolori delle Fiamme Oro ha conquistato il quattordicesimo posto finale, dopo una gara corsa in controllo e a passo regolare per 35 chilometri.
“Dovevo rientrare e ce l’ho fatta - ha dichiarato Eyob Faniel a fine gara -. Sapevo di non essere al massimo della forma, anche per questo sono soddisfatto di com’è andata. Mi sono sentito bene fino al ventinovesimo chilometro, senza però riuscire a rispondere subito agli attacchi quando si sono fermate le lepri e ho un po’ sofferto, con le gambe dure anche a causa del freddo. Più avanti mi sono sbloccato, intorno al trentaseiesimo, ricominciando a correre meglio. Non pensavo al record italiano, ma solo a finirla con buone sensazioni e sono contento di averla portata a termine così, per ricordarmi che sono un maratoneta. Mi fa ben sperare per le prossime gare”.
Giornata fredda quella di Osaka, con soli 5°C alla partenza. Faniel ha seguito i pacer di gara che hanno guidato il gruppone a ritmo regolare di 3 minuti al chilometro fino al trentacinquesimo, dove è iniziata la selezione.
"Ora devo lavorare su quello che mi è mancato - ha continuato il primatista italiano di maratona -. Nell’ultimo periodo in Eritrea mi sono allenato bene, ma con qualche stop per il fastidio al medio gluteo che non è facile da gestire. L’infortunio della scorsa stagione mi ha insegnato tanto e un grande aiuto l’ho avuto dal coach Claudio Berardelli. Sono stato lontano da casa per tre mesi, ci voleva concentrazione, ma alla fine il lavoro ha pagato. Torno a casa felice, con il cuore in pace, per riabbracciare la mia famiglia”.
La maratona di Osaka è stata vinta dall’etiope Hailemaryam Kiros in 2:06'01" che ha anticipato l’ugandese Victor Kiplangat (2:06'03")e il tanzaniano Alphonce Simbu (2:06'19"). Dodicesimo, poco davanti a Faniel, anche il giapponese Yuki Kawauchi in 2:07'35".