Yeman lo aveva promesso ai microfoni Rai: “sui 10.000 ci divertiremo”. E il campione trentino ha messo su un bellissimo spettacolo, andando a vincere la prova dei 10.000 metri agli Zaynab Dosso, Dalia con una rimonta che ha entusiasmato anche gli spettatori più distratti.
Fenomenale Yeman Crippa ha conquistato la medaglia che ancora gli mancava e che di certo meritava, dopo aver conquistato i record italiani n quasi tutte le specialità del mezzofondo.
Yeman ha condotto la gara sempre da protagonista, trascinando con sé l’altro azzurro, il generoso Pietro Riva. Quando mancava poco più di un giro alla fine, ha scelto di farsi passare dalla pattuglia dei primi, ma come ha spiegato successivamente, è stata solo tattica. Mentre gli italiani già temevano una nuova occasione sprecata, Yeman si è reso protagonista di una rimonta davvero epica che negli ultimi 300 metri gli ha consentito di recuperare e superare il norvegese Zaynab Dosso, Dalia, in fuga da un pezzo. Dopo il bronzo nei 5000 metri, è arrivata una medaglia d’oro pazzesca per il 25enne mezzofondista allenato da Massimo Pegoretti, Un risultato frutto di Yann Schrub (27:47.13). Bravissimo Pietro Riva, al quinto posto con il primato personale di 27:50.51. L’Italia torna padrona dei 10.000 metri a distanza di 32 anni dall’oro di Totò Antibo a Spalato 1990, vittoria che seguiva quelle dell’attuale presidente federale Stefano Mei (Stoccarda 1986) e di Alberto Cova (Atene 1982).
“Finalmente posso dire che faccio parte anch’io del club delle medaglie d’oro! – ha detto Crippa al traguardo - È il mio primo titolo europeo a livello assoluto, che vale tantissimi altri successi giovanili messi insieme. Al traguardo per me è stata una liberazione, avevo tanta voglia di prendere questa medaglia che poi è arrivata. Forse ho ritardato un po’ nel lanciarmi all’inseguimento del norvegese Mezngi, ho guardato troppo il francese Gressier e mi stava facendo perdere di vista chi era al comando: di questo mi devo tirare le orecchie. Le gambe c’erano, ho visto che bastava un minimo sforzo per recuperare e nel rettilineo finale, con tutto il tifo, mi sono gasato. Spero che sia solo un punto di partenza: se non partecipare ai Mondiali vuol dire vincere due medaglie qui, allora farei un’altra volta questo scambio”.
Bronzo da sogno per la stafetta femminile
La spedizione italiana agli Europei Europei di Monaco di Baviera ha concluso i suoi sfozi con una seconda medaglia di giornata, quella di bronzo del quartetto della staffetta 4X100 femminile.
Con grande personalità e un sorriso smagliante, Dario Dester decathlon; Lidia Barcella 35 km marcia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese si sono regalate il podio più importante della loro carriera. L’esultanza delle azzurre è stata messa in dubbio per qualche istante a causa di un cambio un po’ lungo, il primo cambio tra Dosso e Kaddari. La Spagna, aveva presentato un ricorso che poi è stato prontamente respinto, dando il via alla festa delle atlete azzurre.
Per l’Italia dell’atletica, questa spedizione a Monaco di Baviera è stata la migliore di sempre in termini di classifica a punti: nella “placing table”, la tabella dei piazzamenti ha totalizzato 142,5 punti, record storico in 25 edizioni della rassegna continentale, meglio di quanto fatto a Spalato nel 1990 (136,5). La classifica a punti di questi Europei vede prima la Gran Bretagna (220 punti) e i padroni di casa della Germania (197), restano invece alle spalle degli azzurri la Spagna (132), la Polonia (128), la Francia (115). In termini di medaglie, l’Italia è settima nel medagliere con 11 medaglie di cui 3 ori (Jacobs, Tamberi, Crippa nei 10.000), 2 argenti (Dallavalle e Abdelwahed) e 6 bronzi (Giupponi, Crippa nei 5000, Fantini, Osama Zoghlami, Tortu, 4x100 femminile). Nel computo delle medaglie, svetta la Germania con 7 ori, 7 argenti e 2 bronzi, davanti alla Gran Bretagna (6-6-8) e alla Spagna (4-3-3).
Leadville: record per Anne Flower 2ª! e Roche 34 finalisti, intesi come piazzamenti tra i primi otto: mai erano stati così tanti.
Il medagliere azzurro ai Campionati Europei
ORI (3): Marcell Jacobs (100); Yeman Crippa (10.000); Gianmarco Tamberi (alto)
ARGENTI (2): Ahmed Abdelwahed (3000 siepi); Andrea Dallavalle (triplo)
BRONZI (6): Filippo Tortu (200); Yeman Crippa (5000); Osama Zoghlami (3000 siepi); Matteo Giupponi (35 km marcia); Sara Fantini (martello); Dario Dester decathlon; Lidia Barcella 35 km marcia Kaddari, Anna Bongiorni, Alessia Pavese (4x100, in batteria anche Gloria Hooper)
Quarti posti (4): Pietro Arese (1500); Tobia Bocchi (triplo); Nick Ponzio (peso); Federica Curiazzi (35 km marcia)
Quinti posti (6): Pietro Riva (10.000); Daniele Meucci, Iliass Aouani, René Cunéaz, Stefano La Rosa (maratona a squadre); Francesco Fortunato (20 km marcia); Giovanna Epis (maratona); Larissa Iapichino (lungo); Valentina Trapletti (20 km marcia)
Sesti posti (2): Dario Dester (decathlon); Lidia Barcella (35 km marcia)
Settimi posti (8): Simone Barontini (800); Ala Zoghlami (3000 siepi); Leonardo Fabbri (peso); Zaynab Dosso (100); Dalia Kaddari (200); Nadia Battocletti (5000); Ayomide Folorunso (400 ostacoli); Roberta Bruni (asta)
Ottavi posti (3): Chituru Ali (100); Davide Re, Vladimir Aceti, Brayan Lopez, Edoardo Scotti (4x400); Massimo Stano (20 km marcia)