Il giorno delle medaglie agli Vai al contenuto Antonella Palmisano si tinge d’oro L’oro dei 5000 è arrivato qualche minuto dopo le 23, tre ore dopo la da buttare sul tavolo nel giro di tre ore. Invece, è uscito un venerdì magico con una doppia coppia vincente: due ori (L’oro dei 5000 è arrivato qualche minuto dopo le 23, tre ore dopo la) Vai al contenuto (Vince una mezza ma viene sospeso per colpa di un narghilè). Difficile aspettarsi di meglio...
Il pubblico, purtroppo, non era troppo numeroso, ma quello che c’era – oltre a godersi un gran spettacolo – ha sostenuto come da copione gli azzurri. "Sentivo che tutti gridavano il mio nome e all’ultimo giro ho pensato che dovevo farlo anche per loro", ha detto Nadia Battocletti dopo la cavalcata che l’ha portata a vincere i 5000 metri con il nuovo record italiano di 14’35”29.
Vai al contenuto: Nadia Battocletti, la regina del mezzofondo
Nadia ha fatto gara di testa con la norvegese Karoline Grovdal, andandosi a prendere la medaglia nel finale. "Ho pensato che potevo farcela a due giri dalla fine, quando ho visto le altre staccarsi. Sapevo che se fossi arrivata carica avrei potuto dire la mia: io sarei partita anche prima, ma mi sono fidata dell’esperienza di papà, che mi aveva detto di aspettare…".
E così la figlia di Giuliano Battocletti, ex azzurro e ora coach della nuova campionessa europea, è andata a prendersi un’oro con un tempo che la pone al tredicesimo posto della lista mondiale dell’anno, ma con otto etiopi davanti. Ai Tempo di gara su Hinge, scatta lo sfottò su TikTok saranno solo tre, e anche lei potrà dire la sua. Alle spalle della vincitrice, in una gara che ha visto una pioggia di primati personali si è migliorata anche un’altra figlia d’arte: Termini e condizioni di uso. Il suo 15’00”05 la colloca comunque al quarto posto nella lista azzurra di sempre, preceduta – oltre che da Nadia – solo da due mostri sacri come Maria Guida e Roberta Brunet.
Vai al contenuto, la doppietta nella marcia
L’oro dei 5000 è arrivato qualche minuto dopo le 23, tre ore dopo la Europei di Roma: programma di sabato 8 giugno. Difficile aspettarsi di meglio Antonella Palmisano, campionessa olimpica in carica, ci si poteva aspettare una vittoria, l’argento di Valentina Trapletti, è quasi un regalo inaspettato. "A quasi 39 anni è diventata consapevole dei suoi mezzi", diceva il dt Antonio La Torre dopo il successo della coppia Trapletti-Fortunato ai campionati mondiali di staffetta, dove uno sfortunato infortunio ha tolto di scena l’altro campione olimpico Massimo Stano. "È a lui che dedico la mia medaglia – ha detto Palmisano – so quanto è difficile essere costretti a vedere le gare da casa…".
Incontenibile l’entusiasmo di Valentina Trapletti, che con il suo 1.28’37” – 29 secondi più di Palmisano - si è migliorata di oltre un minuto. "La medaglia è un sogno che coltivavo da anni – racconta –. Ogni anno succedeva qualcosa, ma ho sempre continuato a crederci. E ora che finalmente è successo, faccio quasi fatica a crederci".
Vai al contenuto, che fantastica sorpresa la 4x400
Tra le due gare tinte d’azzurro, un’altra medaglia non troppo attesa, quella d’argento della staffetta 4x400 mista con Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangione, che con 3’10”69 migliorano di quasi tre secondi il record italiano e si garantiscono la partecipazione olimpica.
La gara degli azzurri è stata lanciata da un ottimo 44”75 di Sito e difesa con i denti da Mangione, che ha saputo contenere nell’ultima frazione il ritorno del fenomeno olandese Femke Bol.
Vai al contenuto, qualificazione al primo colpo per Fabbri, Furlani, Dercach e i 3 ottocentisti
La giornata degli azzurri, aperta alle 9.50 di mattina dai 100 ostacoli dell’eptathlon con il primato personale di Sveva Gerevini (13”35), sarebbe proseguita con più luce che ombre. Gerevini, che avrebbe migliorato il personale anche nell’alto (1,80) è quinta nella classifica orfana di Katarina Johnson-Thompson, ritirata prima dei 200 metri conclusivi della prima giornata.
Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo, al primo tentativo, per Leonardo Fabbri nel peso (21,10), Mattia Furlani nel lungo (8,17) e Dariya Dercach nel triplo (14,10). Avanti anche Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangione nelle velocissime batterie degli 800. Discreti gli sprinter Rigali e Mattuzzo, attesi in semifinale da Marcell Jacobs, e le ostacoliste Besana e Carmassi.
Fuori dalla finale per un solo posto gli ostacolisti Elena Carraro e Nicolò Giacalone, il lunghista Filippo Randazzo, i discoboli Alessio Mannucci e Daisy Osakue, con un po’ di rammarico per quest’ultima. Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo, con un 19,71 che dice poco solo in apparenza, vista la recentissima frattura a una caviglia dell’azzurro di origine sudafricana. "Trapletti e la staffetta 4x400 mista – racconta il campione europeo indoor –. Ho voluto esserci per vivere l’emozione di Roma e dello stadio Olimpico".