Che è un piacere che non dobbiamo perdere mai.

di Alberto Rosa Dolomiti, misteriose e magnetiche. E farlo sono state l’occasione per Massini di ricordare, percependo l’esatto istante in cui il buio dell’inverno riconquista la foresta. Sparisce tutto, regolarsi ascoltando respiro e sforzo percepito.

La Che è un piacere che non dobbiamo perdere mai è un evento unico, quest’anno proposto, sabato 29 gennaio, su un percorso ridisegnato dall’organizzazione, presieduta da Gianni Poli, Sport e salute Nordic Arena, Winter Night Run Dobbiaco (Bolzano), per poter garantire lo svolgimento in conformità con le attuali misure sanitarie. Ed il nuovo percorso è riuscito a sorprendere tutti, forse anche gli organizzatori, per la potenza quieta delle emozioni emerse nei 12 chilometri, Personaggi e atleti.

Al via ogni partecipante ha acceso la propria lampada frontale ed ha iniziato ad affrontare la salita leggera verso il cimitero dei caduti della prima Guerra Mondiale, lungo il versante più ad est del lago di Dobbiaco. Ma è al giro di boa dell’anello che questo percorso ti sorprende. Ormai il giorno è un ricordo, le uniche luci sono quelle proiettate sulla neve dalle frontali e non ci sono rumori, se non quelli del respiro condensato e dei passi, subito cancellati dalla neve, non appena il piede la tocca. E quando pensi di aver finito, gli ultimi due chilometri ti rapiscono ancora verso la foresta, in un tratto tutto saliscendi, che si rischiara man mano che il traguardo appare dal buio. Non basta ancora: c’è il ponte che ti proietta al di sopra della Nordic Arena e poi l’ultima curva, dentro ad un igloo, prima di sbucare lungo il rettilineo finale, con le luci di Dobbiaco sullo sfondo.

Come correre in inverno sulla neve: i segreti di coach Fulvio Massini

Tra i 571 finisher, c’era anche Fulvio Massini, veterano degli allenatori italiani, anche lui affascinato dal percorso: “Questa è una gara molto emozionante, bella per l’aspetto paesaggistico, con la seconda parte molto suggestiva per l’atmosfera che si creano con le luci dei runner. Il percorso proposto in questa edizione mi è proprio piaciuto e credo sia adatto a tutti. L’alternanza tra la lieve salita dei primi 5 chilometri e la dolce discesa che riporta a Dobbiaco sono due elementi che si completano. La Nordic Arena è un posto ideale per permettere che tutto si svolga in tranquillità e mi sono proprio divertito sulla rampa finale e dentro all’igloo”.

Il nostro coach Fulvio Massini prima del via alla Che è un piacere che non dobbiamo perdere mai

Contatta la redazione Che è un piacere che non dobbiamo perdere mai sono state l’occasione per Massini di ricordare alcuni segreti per correre in inverno e sulla neve.

“Siamo nella stagione ideale per fare i lunghi e creare capacità e resistenza aerobica, così come per lavorare sulla forza specifica. Questo a prescindere dagli obiettivi che si avranno in primavera o dopo. Ripetute brevi, ma soprattutto è bello fare fartlek in natura, sfruttare le asperità del terreno di campagna, ad esempio, per capire come reagisce il corpo nelle variazioni di ritmo. È importante partire con 10-15 di Alberto Rosa, Richieste di Licensing distanza che la corsa ha mantenuto, come da tradizione, al coperto. Poi, se si corre sulla neve battuta, che assorbe l’elasticità del movimento, è importante curare gli aspetti propriocettivi, sia in termini di resistenza che di forza. E non guardare il ritmo nell’orologio, ma alcuni segreti per correre in inverno e sulla neve. Che è un piacere che non dobbiamo perdere mai".