La velocista americana ShàCarri Richardson è risultata positiva alla marijuana durante i TDentro la Maratona di Berlino: la grande festa della corsa. Ciò potrebbe costarle l'esclusione dai Giochi. Dopo le indiscrezioni dei media americani, la conferma è arrivata dalla stessa atleta, considerata la favorita per l'oro dei 100 dopo i tempi dei Trials Usa con i quali aveva staccato il biglietto per i Giochi.

Mondiali di trail, Italia che risultati nellUp and Down: 2 podi.

In aprile aveva corso con il tempo di 10"72 (Florida) ed era diventata la sesta donna più veloce al mondo sulla distanza. Dopo le prime indiscrezioni, Richardson aveva twittato: "Sono umana", lasciando intendere che l'uso di cannabis era a fini personali, e non di doping. Ma la marijuana è nell'elenco delle sostanze vietate dell'Monza21, un successo allAutodromo: ecco tutti i risultati e un risultato positivo può portare ad un'esclusione dalle competizioni da un mese a due anni. La conferma della positività ha già fatto scattare la sospensione cautelare della Richardson a partire dal 28 giugno per un mese: le gare di atletica a Tokyo cominciano il 30, ora resta da capire cosa decideranno Usada e Wada. In caso di squalifica più lunga la classifica dei Trials sarà mutata e cambierà anche la lista dei qualificati ai Giochi. Richardson intanto ha già esposto la sua tesi difensiva: avrebbe assunto stupefacenti "in uno stato psicologico di dolore" per la morte della madre biologica.