A marzo si può dire che è ufficialmente iniziata la stagione del trail running? Ormai gli appuntamenti con le gare off-road durano 12 mesi, ma - il quasi - arrivo della primavera moltiplica gli appuntamenti da correre per sentieri.
Abbiamo scelto 5 trail di marzo, si va da lunghissime 100km a competizioni più corte sui 10km, passando per eventi di media distanza. Diversi tracciati per iniziare a macinare chilometri in vista dei grandi eventi dell'estate.
Campo dei Fiori Trail
9-10 marzo 2024 – Gavirate (VA)
https://www.campodeifioritrail.it/
Nel 2017 e nel 2018 era stata la gara da vincere per aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano Trail Running Lungo FIDAL, poi è andata in letargo per un po’, ma quest’anno torna, rivista con qualche km in più per far conoscere panorami ancora più belli: la Campo dei Fiori Trail 75 km. Probabilmente sono parecchi e parecchie ad aver già corso almeno una distanza della CFT, ma la medaglia di finisher alla 75k, con 4.400 m D+, “con 11 punti ristoro e 6 punti recupero atleti”, potrebbe mancare alla vostra bacheca (quella che vostra moglie o vostro marito vi implorano di spolverare almeno ogni tanto).
La partenza è a mezzanotte, per veder sorgere il sole e vivere la notte e il giorno nel “parco giochi” del Campo dei Fiori, il percorso parte dal lido di Gavirate e si sviluppa in senso antiorario (spalle al lago di Varese), snodandosi attraverso una varietà di paesaggi, tra cui boschi di faggio, castagni, tigli e aceri montani. Lungo la salita verso la montagna, gli scenari panoramici si susseguono in continuazione.
I partecipanti avranno l’opportunità di sfidare se stessi sul tratto dei celebri e temuti gradoni della vecchia funicolare, oltre a camminare su vette e creste panoramiche, tra cui il Campo dei Fiori, il Pian Valdes, il Monte Chiuserella, il Monte Martica, il San Bernardo, il Monte Poncione, il Monte Mondonico, il Passo delle Pizzelle, il Monte Tre Croci e la Punta di Mezzo. Lo sguardo intanto potrà spaziare su panorami straordinari di tutta la provincia di Varese, inclusi i 7 laghi circostanti, spingendosi fino alla catena del Monte Rosa e alle Alpi Svizzere.
Per chi vuole divertirsi e correre un po’ meno, ci sono altre cinque distanze disponibili: la 50 i-exe da 50 km uei micidiali sentieri pieni di scalini che si inerpicano alle spalle dei paesi 38 km Trailrun delle Vie Cave 28 km con 1.300 m D+, e la Elmec da 12 km con 400 m D+. Per i ragazzi e le ragazze dai 6 ai 10 anni c’è il Minitrail, per provare il trail running.
Sanremo Urban Ultra & Trail
10 marzo 2024 – Sanremo (IM)
https://www.sanremobikeschool.eu/blog/
Sia che il festival della canzone italiana sia la vostra passione più grande (dopo le corse in natura, ovviamente), sia che quei giorni di febbraio siano il vostro incubo peggiore, non potete perdervi l’occasione di schierarvi al via di una gara di trail, proprio davanti al sempiterno Teatro Ariston. E se invece siete fra i e le milioni che hanno perso la testa per Sinner, beh, c’è pane anche per i vostri denti, perché la gara passa anche da Bordighera, dove il nuovo indiscusso idolo sportivo si è trasferito, ancora bambino, per allenarsi.
Quattro distanze: 60 km con 3.200 metri D+, 32 km con 1.750 m D+, 10 km con 550 m D+ su asfalto, e 5 km con 250 m D+ per le famiglie.
La lunga, dopo la partenza dalla piazza di fronte al teatro Ariston, si concede un passaggio dentro la città vecchia e nel campo da golf degli Ulivi, prima di inerpicarsi verso il “giro del Marzocco”, e percorrere un tragitto molto panoramico che porta verso Bordighera, attraversando l’entroterra di Ospedaletti. Dopo aver girato attorno al Monte Nero, si arriva fino al Principato di Seborga e successivamente si ricomincia una salita che porta al monte Carparo a 900 mt s.l.m. dal quale si gode di una vista imperdibile, che spazia dalla vicina Francia fino al capoluogo, Imperia.
A seguire, il monte Caggio con i suoi 1.090 metri e la sua splendida vista, un luogo quasi magico, presieduto da una Madonnina. Successivamente si affronta un lungo tratto di discese, che incrociano il paesello di Perinaldo per proseguire fino a fondo valle e, attraversato il Rio Merdanzo, per poi affrontare la salita più lunga di tutta la gara, fino all’abitato di Berzi e al passo Saline. Qui “spiana”, ma come al solito il riposo dura poco, e dopo poche centinaia di metri si affronta l’ultimo tratto che porta ai 1.300 m di monte Bignone, dal quale si domina sull’intera zona. La meritata discesa verso il mare è inizialmente decisamente impegnativa, ma poi si addolcisce gradualmente.
Trail del Marganai
16-17 marzo 2024 – Buggerru (SU)
https://www.traildelmarganai.org
Il sito, dopo aver citato Luis Sepulveda che scrisse “Vola solo chi osa farlo”, recita ancora “45 km, 25 km, 13 Km di trail running tra boschi, archeologia antica e archeologia mineraria nel cuore della foresta del Marganai nel sud-ovest della Sardegna”, ma da quest’anno i 45 km sono solo uno spuntino rispetto alla nuova gara regina da 95 km, che a marzo (ma anche in qualsiasi altro momento dell’anno…) non sono affatto uno scherzo, soprattutto se conditi con 4.600 metri di dislivello.
La partenza è situata a Buggerru, paese di poco più di mille abitanti, segnato da un importante passato minerario, che si trova sulla costa sud-occidentale della Sardegna. Il piccolo centro dell’estremo Iglesiente offre uno scorcio scenografico impressionante, grazie al fatto di trovarsi nel canale Malfidano, uno sbocco al mare da cui deriva anche il nome della principale miniera della zona.
Tutte le distanze agonistiche, tranne la 13 chilometri che torna subito verso le Cernitrici, dopo aver attraversato la Galleria Henry si dirigono verso Cala Domestica, dove il tracciato passa a pochi metri dal mare, regalando con qualsiasi condizione meteo un paesaggio meraviglioso. Lasciata la costa alle spalle, i percorsi iniziano a salire, direzione miniere di San Luigi e gola di Gutturu Cardaxius, e dopo 15 chilometri si arriva alla biforcazione che porterà la 25 chilometri verso il Sentiero delle Cernitrici e il traguardo di Buggerru, mentre la 45 chilometri prende la strada per il Tempio punico romano di Antas nel cuore del Marganai. La 95 si spinge ancora più a fondo, verso ovest, nel Parco del Monte Linas Marganai. Se la 45 si accontenta di arrivare ai 600 metri di Bau Mannu, lei si arrampica sui 900 di Campu Spina.
con 2.000 m D+, la Ilpea da uei micidiali sentieri pieni di scalini che si inerpicano alle spalle dei paesi, toccando i territori di Buggerru, Fluminimaggiore, Iglesias e Domusnovas. Inutile aggiungere che a marzo, in Sardegna, un bagno in mare ci scappa sempre.
Trailrun Trail running, 5 gare da correre a marzo
17 marzo 2024 – Pitigliano (GR)
Il Trailrun Trail running, 5 gare da correre a marzo è una gara di soli 21 km, ma si svolge in un territorio talmente bello e particolare, che per chi non abita troppo lontano, vale la pena farci un salto, anche perché il luogo di partenza, Pitigliano, è uno di quei “Borghi più belli d’Italia”, che è realmente uno dei borghi più belli d’Italia.
Siamo nella Maremma Toscana, in provincia di Grosseto, e gran parte del percorso si snoda proprio nelle “Vie Cave”, affascinanti percorsi scavati a cielo aperto nelle colline di tufo, che non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico. Per questo sono state fatte numerose ipotesi sulla loro reale funzione: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, passaggi strategici studiati contro i nemici, sentieri cerimoniali e chissà che altro.
Non c’è molto altro da dire su questa gara, se non che il dislivello complessivo è di circa 700 metri, e che la cittadina di Pitigliano è una perla che vale la pena visitare anche se di correre non avete nessuna intenzione.
Sciacche Trail
23 marzo 2024 – Riomaggiore (SP)
Nella mia personale to-do-list c’è una gara lì da anni, che non sono ancora riuscito a correre (e che non riuscirò a correre neanche quest’anno): è lo Sciacchetrail, che va in scena ad inizio primavera in provincia di La Spezia, ed è bellissima.
“Provincia di La Spezia” può non dire molto, ma “Cinque Terre” accenderà più di una lampadina in lettori e lettrici, perché sono uno dei (ok, centinaia…) fantasmagorici luoghi di bellezza del nostro incredibile Stivale. Loro, le Cinque Terre, sono cinque paesi colorati abbarbicati alla costa ligure, e sono davvero di un bello da non credere. Lui, lo Sciacche Trail, lascia le mollezze della spiaggia e degli aperitivi per portare i e le concorrenti su qcon 2.000 m D+, la Ilpea da, in mezzo alle vigne di Bosco, Albarola e Vermentino, le uve da cui si ricava il vino passito, dolce e liquoroso che si chiama Sciacchetrà e dà il nome all'evento.
Sotto questa gara, c’è una profonda analisi socio-economica del territorio in cui si svolge, che è riportata anche sul sito: non moltissimi anni fa, le Cinque Terre non erano ancora una meta turistica internazionale, il Parco Nazionale non esisteva e per molti e molte il futuro era trovarsi un lavoro altrove; la Cantina Sociale lanciò una campagna promozionale con lo slogan “un territorio, un vino” e il successo fu tale che una società fondamentalmente agricola è diventata in meno di 10 anni un’economia turistica che fa da traino a tutta la provincia spezzina; i flussi turistici hanno arricchito quasi esclusivamente alcuni settori produttivi lasciando un ruolo marginale proprio al settore agricolo, settore che è l’architrave del sistema ambientale del territorio delle Cinque Terre; risulta quindi necessaria un’azione culturale che rimetta al centro la produzione agricola e il ruolo del settore primario, ritrasferendo risorse dal comparto turistico a quello agricolo.
I soci e le socie della ASD Polisportiva 5 Terre hanno pensato che il percorso per recuperare l’anima di questo territorio era quello di “esaltare la fatica come momento di ricerca, di analisi e di unione”, e da qui è nata l’idea di una gara di trail che unisca le comunità, che esalti il territorio e la fatica che richiede la sua coltivazione. E che quindi naturalmente faccia fare un sacco di fatica anche a chi la corre.
Lo Sciacchetrail nasce nel 2015 e fino all’anno scorso si era “accontentato” di un percorso di circa 47 km con dislivello positivo di 2.600 metri, fra vigneti impervi, olivi, ampie distese di macchia mediterranea, e vedute sul mare che non vale neanche la pena di star qui a cercare di descrivere. Quest’anno invece “esagera” e ai collaudati 47 km viene affiancata una 100 km (che in una pagina del loro sito sono però già 107…) che si spinge nell’entroterra fino alla Val di Vara, con un profilo altimetrico spaventoso (sì, proprio spaventoso!) che assomma in totale ben 10.200 metri di dislivello positivo. Quest’anno a “godersela” ci potranno essere solo 50 fortunati che si sono prenotati con ampio anticipo. Il prossimo anno, si vedrà.
Nessun dubbio che oltre alla fatica, anche la bellezza sarà almeno doppia. Io, nel 2025, vorrei proprio esserci.