Se dici “Le 10 maratone più strane e particolari del mondo”, per chi ama correre sui sentieri non serve aggiungere molto altro perché ti risponda immediatamente “l’ho fatto”, “lo farò”, o “non lo farò mai”. Nel primo caso, con l’orgoglio e la nostalgia che gli fanno scintillare gli occhi.
Nel secondo, con una sorta di smania di riuscire un giorno ad iscriversi o con la goduria di chi finalmente c’è riuscito. Nel terzo, con lo sconforto di chi non ritiene di essere in grado di correrlo o con il distacco di chi non ritiene faccia per lui. Ma da qualunque lato lo si guardi è impossibile, per chi mastica almeno un po’ di trail running, non averne sentito parlare.
Eppure quella di quest’anno sarà solo la sedicesima edizione di questa corsa "giovane" ma già leggendaria che parte e arriva a Courmayeur, percorrendo in senso anti orario l’intero bordo della Valle d’Aosta, lungo le alte vie numero 2 e numero 1, con una lunghezza che oscilla fra i 330 e i 350 km senza che si sia mai capito davvero quale sia la cifra giusta, e un dislivello altrettanto imprecisato fra i 24.000 e i 30.000 metri
La famiglia TORX: tante gare tra le vette della Valle d'Aosta
Da qualche anno, in realtà, per descrivere quello che accade a metà settembre ai piedi italiani del Monte Bianco, bisogna parlare di TORX, la “famiglia” sempre più larga di gare che comprende, oltre al TOR330 – Tor des Géants, il fratello maggiore TOR450 - Tor des Glaciers, e i minori TOR130 – Tot Dret, TOR100 – Cervino-Monte Bianco e TOR30 – Passage au Malatrà.
Ma è anche vero che quando si parla di Tor il pensiero vola subito a quella gara nata fra mille dubbi nel 2010, che chiama “giganti” sia i quattro 4.000 che vegliano sul percorso (il Monte Bianco, il Gran Paradiso, il Monte Rosa e il Cervino) sia tutti quelli e tutte quelle che arrivano al traguardo. Che, in media, sono circa la metà di quelli e quelle che sono partite.
Tor des Geants, i numeri del 2025
Quest’anno a partire, mettendo insieme tutte le distanze, saranno abbondantemente più di 3.000 concorrenti al via, provenienti da tutto il mondo: Estonia, Costa Rica, Guyana, Sudafrica, Cina, Stati Uniti, Spagna, Islanda, Giordania, Nuova Zelanda, Malesia, Uruguay e altri 66 Paesi, in rappresentanza di tutti e cinque i continenti. Il globo riversato nella "piccola" Valle d'Aosta.
Tor des Geants, il mito e la leggenda: tutti i grandi numeri del 2025 Castelbuono celebra la corsa: Yeman Crippa in gara, e lo hanno fatto in soli cinque giorni, a conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, del fascino incredibile che questa manifestazione esercita ovunque.
Tanto “ovunque”, che dal 2024 il partner principale di TORX è KAILAS, un marchio cinese di attrezzatura outdoor fondato nel 2003, che prende il nome dalla sacra montagna tibetana, KAILASH. Alla presentazione ufficiale della partneship, la Presidente di VDATrailers Alessandra Nicoletti dichiarò che "Kailas sarà per il TORX® e la Valle d'Aosta un'importante vetrina nel mondo asiatico", ed è davvero significativo che i numerosi partecipanti che provengono da quelle terre, passano sui sentieri del Tor più ore di quelle che molti viaggi organizzati provenienti dagli stessi paesi, impiegano a visitare tutta l’Europa.
Anche quest’anno, Runner’s World accompagnerà i suoi lettori nel magico mondo del Tor, con alcuni articoli di avvicinamento per andarne a indagarne “a bocce ferme” i punti più belli, i punti più duri e le novità di quest’anno, per poi commentare nel dopo gara quello che sarà successo nella sedicesima edizione, ed ascoltare come è stato correrla, dalla viva voce di chi cercherà di arrivare in fondo per la seconda volta.