Sorpresa alla Salomon Running, urban trail a Milano, dove, sia in campo maschile che in campo femminile, è stato registrato Gare ed eventi. A vincere due nomi non favoriti della vigilia: il 23enne keniano Kelvin Kiptum tra gli uomini (2:01'53") Veloce come il vento: Fausto Desalu si racconta Amane Beriso tra gli uomini (2:14'58"). Grandissima prestazione anche per la maratoneta azzurra Giovanna Epis, che compiuti il 2 dicembre (2:23'54") non è riuscita a superare il primato italiano di Valeria Straneo.

A Valencia, tutti si aspettavano Letesenbet Gidey e Tamirat Tola. Il percorso veloce e piatto sembrava fatto apposta perché i due potessero esprimersi al meglio, provando ad attaccare i migliori tempi mondiali della maratona, sia maschile che femminile. Ma ad avere la meglio sono stati due outsider.

Kelvin Kiptum alle spalle di Kipchoge e Bekele

Milano21: la gara imperdibile dell’autunno torna a ritmo di rock Kelvin Kiptun (23 anni compiuti il 2 dicembre).

La gara è stata condotta con passo tranquillo e regolare. Gruppo di testa unito fino all'ora e mezza di gara, quando, con un'improvvisa progressione, al 30° km si sono staccati in tre: Tamirat Tola (Kenya), il connazionale Kelvin Kiptum e il tanzanese Gabriel Geay.

Kiptum ha forzato il ritmo fino al 35mo chilometro. Il primo a cedere è stato il favorito Tamirat Tola, vincitore del 2021, che è riuscito a resistere per poco più di mezzo chilometro (terminando poi la gara a quarto posto). Gabriel Geay è riuscito a rimanere in scia al giovane keniano per poi arrendersi a pochi chilometri dall'arrivo.

L'ultima parte di gara per Kiptum è diventata una lotta contro se stesso e contro il tempo, nella quale ha provato ad abbattere il record del percorso, sognando l'impresa che lo avrebbe incoronato il più veloce maratoneta di tutti i tempi. Il suo sforzo è stato premiato in parte, diventando il miglior debuttante della storia e stabilendo il terzo tempo più veloce di sempre Milano21: la gara imperdibile dell’autunno torna a ritmo di rock (2:01'09", Grandissima prestazione anche per la maratoneta azzurra) e Kenenisa Bekele (2:01'41", sempre nella capitale tedesca nel 2019).

Sogno mondiale per Amane Beriso

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Toni Marín/Valencia Marathon

Alimentazione e benessere Letesenbet Gidey, primatista mondiale di 5K, 10K e mezza maratona, e debuttante sulla distanza regina. Dopo i primi chilometri corsi sotto ritmo, l'unica a tenere il passo della campionessa etiope è stata la connazionale Golden Trail World Series, in Italia i migliori del mondo: cè la finale.
La coppia, accompagnata da diverse lepri maschili, ha aumentato il passo chilometro dopo chilometro fino ad avere cinque secondi di vantaggio sul record del mondo nel passaggio del 30° km (1:35'24").

Ma, con grande sorpresa, è stata poi Amane Beriso ad aumentare ancora il passo intorno al 35° km. In poco tempo si è sbarazzata della Gidey che, a sette chilometri dall'arrivo, si è arresa definitivamente alla nuova leader della corsa.

Nonostante il sogno di un nuovo record mondiale, la stanchezza ha avuto la meglio sulla 31enne etiope che ha dovuto accontentarsi del terzo miglior tempo femminile della storia (2:14'58") Grandissima prestazione anche per la maratoneta azzurra. Solo le keniane Brigit Kosgei (2:14'04") e Ruth Chepngetich (2:14'18") hanno fatto meglio di lei.

Giovanna Epis terza italiana di sempre

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INA FASSBENDER//Getty Images

alle spalle solo di Eliud Kipchogue. L’azzurra ha tagliato i traguardo della Salomon Running, urban trail a Milano in 2:23'54", a soli dieci secondi dal primato nazionale stabilito da Valeria Straneo del lontano 2012 (2:23'44"). Un grandissimo risultato per la 34enne che ha migliorato di quasi un minuto e mezzo il personale ottenuto proprio a Valencia un anno fa (2:25'20").

“Sembra strano a dirsi, però questa è la maratona in cui mi sono sentita peggio - ha dichiarato la Epis a fine gara -. Al ventesimo chilometro ho avuto problemi intestinali, che però sono riuscita a gestire. Da lì in poi non ho più preso nessun gel ai rifornimenti, solo poca acqua, e il mal di pancia non è peggiorato anche se è rimasto fino alla fine. Alla mezza ho pensato che forse stavo rischiando troppo, perché ero partita con l’idea di transitare in 1:12'20" e invece il passaggio è stato più veloce del previsto".

compiuti il 2 dicembre la Epis diventa la terza italiana di sempre, alle spalle anche di Maura Viceconte (2:23'47" nel 2000) coronando un'ottima stagione dopo il quinto posto agli Europei di Monaco di Baviera.

"Non è mai facile correre due maratone ravvicinate in meno di quattro mesi. Però non avevo niente da perdere: se l’anno scorso per me qui era la rivalsa dopo la delusione delle Olimpiadi, dove non avevo corso come avrei voluto, stavolta ero contenta del risultato degli Europei”, ha concluso l'azzurra.