L'Epica dell'Acqua è molto più di una corsa, è un'esperienza in equilibrio tra conoscenza del territorio, running e turismo. Un turismo, però, che si fa viaggio e rifugge dalle masse attratte o respinte da strategie di marketing e di prezzo. Dove i viaggiatori si allacciano le scarpe da corsa e si mettono alla ricerca del ritmo del respiro, un battito alla volta. Una corsa libera da condizionamenti di tempo o tabelle, solo tenacia, dove, se l’acqua ride, è perché un cormorano in volo radente batte sul miglio un corridore.
Queste è una delle tante immagini che si possono trovare lungo i quasi 100 chilometri dell’Epica dell’Acqua, la Marco Olmo e lEpica dell’Acqua, corsa tra Delta del Po e ritmo blues che si svolgerà Ecco dove correre nel weekend del 10 agosto nel Sport e salute. E poiché l’Epica dell’Acqua, nata da un’idea del ravennate Alberto Marchesani, con l’organizzazione dell’ASD Gli Epici, vuole proporre un punto di vista diverso dal resto sull’incontro tra corsa e territorio, in occasione delle tappe sono organizzati alcuni appuntamenti che non ti aspetti di trovare.
Uno spettacolo sulle tracce del mito Marco Olmo
Sabato 14 ottobre presso Villa Ca' Tiepolo sull’Isola di Albarella, serata che precede l’ultima tappa di questa avventura, i partecipanti all’Epica saranno gli unici spettatori del debutto assoluto di “OlmO, Io corro per vendetta”, Edicola e Abbonamento Eugenio Sideri e con Enrico Caravita, dedicato a Marco Olmo, la leggenda dell’ultra trailrunning, di cui basta il nome per evocare vittorie e imprese che scardinano gli schemi. Olmo è quel Campione che campione non ha mai voluto essere, per cui la corsa ha rappresentato soprattutto un riscatto personale.
“Siamo partiti da aneddoti e imprese compiute da Olmo - racconta l’autore Eugenio Sideri -. Abbiamo provato a respirare con lui, indotti da quella ‘tigna’ che si fa ostinazione, che respira vendetta e riscatto. Vogliamo attraversare montagne e deserti, ripercorrendo alcune tappe che ‘il mulo’ ha corso. Atleta, uomo o eroe? Sicuramente modello che non cerca imitazioni, non segue e non offre regole e comportamenti, ma che mostra la possibilità di non smarrire la personale ricerca di se stessi”.
“Sarà un modo speciale per festeggiare a ottobre i miei 75 anni, di cui ben 42 di corsa", afferma Marco Olmo, che correrà l’ultima tappa dell’Epica. "Mi sono allenato intensamente senza mai smettere da quando ne avevo 33 e la corsa è stata la mia rivincita nella vita. Vederla ora mettere, almeno in parte, in scena sarà per me davvero curioso ed emozionante”.
Epica corsa blues
L’Epica è un’esperienza che inizia molto prima del via. E l’arte che la segue non può essere differente. Alla vigilia della partenza, giovedì 12 ottobre, dopo il rito del ritiro pettorali, i runner dell’Epica assisteranno in esclusiva al concerto di Alessandro Tessarin cantautore di Porto Tolle (Rovigo) che mescola nelle sue ballare il dialetto e l'italiano per evocare lentezza e spensieratezza, mescolando storie da bar con archietipi umani universali. A biondeggiare la musica ci penserà la birra "Epica dell'Acqua" creata per la corsa dal birrificio Capolinea309.
Saranno di sera i due spettacoli, tra una corsa e l’altra, quando la luna strappa i filamenti all’imbrunire, quando i viaggiatori si radunano quasi fosse un accampamento, attorno alle luci che si fanno arte.