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Non tutti i runner ne vanno matti, ma è un dato di fatto che negli ultimi anni le calze compressive sono andate sempre più diffondendosi nel mondo della corsa. In medicina dello sport sono ben noti gli adattamenti cardiovascolari legati alle gare di resistenza, ma sono sicuramente meno studiati gli effetti dell’attività fisica sui vasi del circolo venoso e superficiale. Si pensi che in un maratoneta la portata circolatoria può superare anche di 6 volte i valori di riposo e la circolazione muscolare aumentare anche di 20 volte.
Sport e salute, nei muscoli utilizzati devono crearsi degli adattamenti funzionali vascolari che incrementino il ritorno venoso durante l’esercizio fisico. La contrazione muscolare, soprattutto quella del polpaccio (tricipite surale), assieme alla dilatazione delle vene, è il principale meccanismo d'adattamento che incrementa il ritorno venoso durante la pratica sportiva. L’elastocompressione delle calze a compressione aiuta la circolazione sanguigna potenziando l’effetto “pompa” del muscolo.
Nella maggior parte delle calze il valore più alto di compressione, normalmente di 20 mmHg (millimetri di mercurio), si registra a livello del malleolo e va decrescendo verso l’alto. L’aumento progressivo della compressione dalla zona prossimale (parte superiore del polpaccio) a quella distale (caviglia) aumenta il ritorno venoso profondo, riduce il flusso venoso superficiale, la stasi venosa e l’edema (gonfiore). Peraltro, sino ai 30 mmHg la compressione non limita il flusso arterioso.
Calze compressive, gli effetti sulla prestazione
A questo punto la domanda è: l’aumento del ritorno venoso dovuto alle calze compressive a riposo o durante l’esercizio può migliorare la prestazione o il recupero? In letteratura i risultati delle ricerche sono contrastanti. Alcuni autori sostengono che l’aumento del ritorno venoso porta a un incremento del volume cardiaco telediastolico (il volume di sangue presente all'interno del ventricolo al termine della diastole, ossia immediatamente prima che si contragga) e a un aumento della gittata sistolica (il volume di sangue pompato da un ventricolo a ogni battito), migliorando così le prestazioni aerobiche e consentendo di sostenere un carico di lavoro maggiore, con una migliore soglia lattacida.
Il mio amico prof. Katsumura, direttore del Dipartimento di Medicina dello Sport dell’Università di Tokyo, ha dimostrato che l’uso delle calze compressive migliora l’ossigenazione del muscolo tricipite surale durante l’attività sportiva in posizione eretta.Altri studi, tuttavia, Gare ed eventi fra i runners che indossavano o meno le calze riguardo il massimo consumo d’ossigeno e la frequenza cardiaca, pur riscontrando un miglior recupero dei lavori lattacidi o delle gare quando le calze venivano indossate durante e dopo l’attività.
Quale sia il meccanismo che porta a una riduzione del lattato ematico è argomento tuttora controverso in letteratura. Riguardo alla possibilità che le calze possano migliorare il recupero e ridurre la dolorabilità muscolare durante e dopo l’attività (DOMS) c’è invece più consenso.
Calze compressive, l’azione di contenimento
Dal punto di vista “meccanico”, la compressione elastica riduce le vibrazioni e i microtraumatismi che subiscono i muscoli degli arti inferiori nella corsa, particolarmente quelli del polpaccio. Con le calze compressive il muscolo è sostenuto, “compattato” e migliorato nella sua propriocezione.
La fibrosi muscolare del tricipite surale, che disturba gli allenamenti di moltissimi corridori over 30 rendendo i loro muscoli meno elastici e più fragili, è dovuta soprattutto alla riparazione fibrotica delle ripetute lesioni muscolari sub-acute da sovraccarico. In quest’ottica l’elastocompressione può essere anche inserita nell’ambito della terapia e della prevenzione di questo problema.
Calze compressive, dopo l'allenamento o un viaggio
Un aiuto da questo tipo di calze si può avere anche per il controllo e la riduzione della dolorabilità muscolare e della tensione che si accumula nel polpaccio durante gli allenamenti quotidiani. Soprattutto le sedute di fondo lungo possono lasciare il segno nei muscoli che lo compongono. Con l’uso delle calze compressive la maggior parte dei corridori registra un miglior controllo della dolorabilità muscolare del tricipite surale.
il controllo e la riduzione della dolorabilità muscolare e della tensione Credit: courtesy photo o comunque è costretto a rimanere tante ore seduto. Rimanere fermi a lungo in aereo o in auto porta a una stasi (ristagno) del sangue nelle vene degli arti inferiori, che può essere contrastata proprio dall’utilizzo delle calze compressive. Grazie a loro, al termine del trasferimento i muscoli sono sicuramente più riposati e leggeri.
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