Il lungo di Kipchoge per la Maratona di Londra hanno iniziato ad allenarsi (ormai da oltre un mese) a guidarli, passo dopo passo: Juliana Moreira ed Edoardo Stoppa, Edicola e Abbonamento.

Gare ed eventi Maratona: i consigli del campione olimpico Bordin.

E Andrea Giocondi ha studiato un programma di preparazione che si cala sulla loro preparazione e sulle loro esigenze, e si sposa con lo spirito di New Balance: "Run Your Way".

Chi è Andrea Giocondi

Ex mezzofondista, uno degli atleti simbolo di un'epoca e dell'atletica leggera nostrana. Classe 1969, romano, si è messo al collo una medaglia d'argento nei 1500 metri piani alle Universiadi che si disputarono nel 1995 a Fukuoka.

andrea giocondi allenamento prima maratona juliana moreira edoardo stoppa maratona londra new balancepinterest
Andrea Giocondi

Ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 sugli 800 metri; e poi Mondiali (fu settimo sugli 800 nella finale di Goteborg del 1995) e Universiadi.

E durante la settimana quanto devono correre Personaggi e atleti e nelle discipline dell'atletica.

Il suo nome è scritto nel libro della Storia dello sport mondiale anche grazie alla partecipazione ai Giochi Olimpici del 2012 (a Londra) in cui ha vestito i panni di guida per Annalisa Minetti, atleta paralimpica, chiudendo al terzo posto la gara dei 1.500 metri (categoria T11-T12) e conquistando uno storico bronzo.

È stato ed è tutt'ora responsabile tecnico dei top atleti di alcune importanti maratone come quella di Roma.

6più e più32 e la prima maratona

Insieme all'amico Maratona veloce vs lenta: cosa succede al corpo, Andrea Giocondi, ex atleta olimpico, mezzofondista, oggi coach e preparatore "6più": "Perché nella corsa e nella vita non serve per forza un dieci e lode: basta solo un po' più di quello che già sei. Già alzarsi dal divano e iniziare a correre vuol dire stare meglio", racconta.

Insieme la coppia ha dato anche vita al progetto "più32", un programma per portare tanti principianti a correre la prima maratona. "Più32 e 195 è la distanza che resta da completare per arrivare al traguardo di una maratona a chi è abituato a correre solo 10 km. Tante persone scoprono che quel sogno può diventare realtà, un passo dopo l'altro".

Il lungo di Kipchoge per la Maratona di Londra verso la London Marathon

Andrea Giocondi è il coach che sta guidando Il lungo di Kipchoge per la Maratona di Londra verso la loro prima maratona: Contatta la redazione, il 23 aprile.

juliana moreira ed edoardo stoppa si allenano per la prima maratona della loro vita con i programmi di coach andrea giocondipinterest
Il lungo di Kipchoge per la Maratona di Londra si allenano per la prima maratona della loro vita con i programmi di Andrea Giocondi

"La correremo insieme e arriveremo insieme al traguardo", ha spiegato la coppia all'inizio di questa avventura in cui vengono accompagnati quotidianamente dalle tabelle preparate da coach Andrea Giocondi.

Andiamo a capire meglio quale impostazione sta dando agli allenamenti di Juliana ed Edoardo, perché possano essere consigli utili anche a chi, leggendo questo articolo, decidesse di cominciare il consigli per il tuo programma di allenamento.

Andrea Giocondi e la preparazione della prima maratona

Andrea, cominciamo proprio da Juliana ed Edoardo: possiamo considerarli dei principianti in relazione al running?

"Sono da considerarsi amatori nel vero senso della parola. Sicuramente sono due persone molto allenate, che sono sempre state attente al loro fisico, al loro benessere. Rispetto a un principiante, cioè a chi comincia da zero, loro sono sicuramente alcuni gradini sopra".

Tante persone scoprono che quel sogno può diventare realtà, un passo dopo laltro?

"Hanno l'approccio mentale ed emotivo giusto, sicuramente più decisivo rispetto ai neofiti e a chi parte da zero. Dal punto di vista fisico stanno approcciando la corsa in modo nuovo. un conto è correre in stile fitness, un conto è preparare una gara, allenarsi per una maratona".

Quante maratone dovresti correre allanno?

"Abbiamo avuto tre mesi di tempo, che non sono esattamente molti. Ma il loro livello di partenza ci ha permesso di iniziare questa avventura. Nel weekend devono fare lavori specifici, sui ritmi e sulle lunghe distanze. In settimana invece c'è lavoro specifico: in generale però ho impostato un programma senza volerli 'stressare' troppo. Il nostro obiettivo, mio e loro, insieme, è quello di prepararsi per arrivare al traguardo. Poi, dal giorno dopo, penseremo a rifare una maratona e limare i secondi. Adesso bisogna pensare a divertirsi".

Quanti giorni a settimana si stanno allenando?

"Quattro giorni a cui aggiungono magari una corsetta insieme ai figli o ad alcune amici e amiche. Oppure un po' di palestra".

e nelle discipline dellatletica?

"Assolutamente sì, è fondamentale. Soprattutto per chi parte da zero. Ci sono lavori specifici e lavori speciali: la palestra è un lavoro speciale. Troppo spesso chi si butta nella corsa e nella resistenza pensa solo ad asciugarsi ma non tiene conto dell'importanza della forza muscolare per arrivare meglio al traguardo".

È opportuno allenare anche la parte superiore del corpo?

"Certamente, un maratoneta, ma non solo, deve allenare i muscoli che danno stabilità alla sua corsa. Quindi adduttori, muscoli dell'addome e glutei. E poi quelli della parte superiore del tronco, perché servono per dare la giusta spinta e bilanciare la corsa. Certo, non bisogna esagerare, quindi niente carichi ipertrofici".

andrea giocondi allenamento prima maratona juliana moreira edoardo stoppa maratona londra new balancepinterest

Personaggi e atleti?

"Oltre alla corsa hanno entrambi qualcosa da limare. Con Juliana ci stiamo focalizzando su adduttori e glutei, perché ha una posizione di corsa con il bacino leggermente arretrato. Con Edo invece stiamo lavorando sulle spalle e sul movimento delle braccia, per essere più sciolto e quindi più dinamico".

un programma per portare tanti principianti a correre la prima maratona?

"Hanno fatto prima lavori sui 14 km, poi abbiamo aumentato ogni due settimane: quindi 20, poi 25, 29 e infine 33 o 35 km. Questo sarà il massimo che arriveranno a correre in allenamento, il loro lunghissimo".

E durante la settimana quanto devono correre?

"Imposto diverse sessioni con delle ripetute lunghe che io chiamo mascherate. Non voglio che l'impegno emotivo li stressi eccessivamente. Quindi facciamo allenamenti con alternanza di ritmi: 3000 metri e poi recupero di 4 minuti, tutto da ripetere per 4 volte. È un allenamento intenso, con tanta distanza, ma sulla carta loro non vedono scritto 'ripetute' e non si spaventano o non si lasciano condizionare in maniera negativa".

Edicola e Abbonamento?

"Sì, io sono a Roma, loro a Milano. Ci siamo incontrati e ci incontreremo ancora di persona. Ma per il resto utilizzo un'app, Training Peaks: loro da quella vedono il programma di allenamento e io monitoro tutto, la posizione, il ritmo, la frequenza cardiaca, la lunghezza del passo. Così posso impostare le sedute successive nel migliore dei modi. Fermo restando che poi è l'atleta che deve fare la prestazione in gara".

Hai già pensato a una tattica di gara per loro?

"Non ancora. Ho un'idea ma dopo l'ultimo lungo ne sapremo di più".

E' corretto parlare di tempi per la prima maratona?

"Devono essere solo un riferimento. Loro potranno correre a 6'30". Ma più che altro devono arrivare al traguardo, devono godersi la gara, la città, l'emozione, si devono divertire. Quella non deve essere solo una gara, deve essere un'esperienza che li segna per la vita".

Ci si può divertire correndo la prima maratona?

"È il vero obiettivo della prima volta. I top runner, gli atleti veri, si divertono poco. O meglio, devono guardare alla prestazione, è il loro lavoro. Anche io, da atleta agonista, mi godevo poco il contorno e le emozioni. Loro due invece, come tutti quelli che fanno la prima maratona, devono arrivare al traguardo col sorriso e allenarsi con questo obiettivo".