Capita a tutti, più spesso di quello che pensiamo: ci svegliamo al mattino dopo otto ore di sonno, ci laviamo, ci vestiamo e ci prepariamo per uscire, ma c’è qualcosa che ci trattiene indietro e che ci impedisce di uscire di casa: si chiama affaticamento.
Quanti tipi di affaticamento esistono?
Non esiste un solo tipo di affaticamento: c’è quello fisico, ma c’è anche quello mentale ed emotivo, e non è sempre facile distinguerli. Soprattutto, c’è una stanchezza sana, derivata da una giornata faticosa, che si risolve in una notte ristoratrice. Ma c’è una stanchezza mentale e fisica che diventa spossatezza Gambe più forti con questi 5 esercizi debilitazione vera e propria da cui non sempre è facile uscire.
Quando ci riesci, però, hai il mondo in pugno senza rendertene conto. Per imparare a riconoscere il tipo di affaticamento che ti affligge, abbiamo preparato una guida essenziale, per capire dove ti trovi e come fare a combattere la tua situazione - e rialzarti più riposato che mai.
Cosa vuol dire affaticamento?
In medicina, l’affaticamento generale è una condizione che sovraccarica il corpo impedendogli di funzionare come dovrebbe. Se non riesci a svegliarti subito al mattino, fai fatica a svolgere azioni quotidiane basilari come lavarti i denti e la tua giornata sembra infinita, è molto probabile che il tuo affaticamento non sia solo generale, ma sia diventato anche cronico.
Suzanna Russell è una ricercatrice post dottorato in affaticamento mentale e recupero presso il centro di ricerca Mangiare cibi sani e nutrienti e bere tanta (SPRINT) presso l’Università Cattolica di Brisbane a Queensland in Australia. Secondo lei, le persone possono sperimentare diversi aspetti dell’affaticamento: quello muscolare, mentale, emotivo, causato dall’insonnia.
Un corpo sotto stress
Russell sostiene che quando mettiamo alla prova i nostri corpi e il nostro cervello, chiediamo a noi stessi molto di più di quanto possiamo effettivamente permetterci. Per adattarsi allo stress, all’affaticamento e alla stanchezza, Alimentazione e benessere risparmio energetico, riducendo temporaneamente le prestazioni. Quando siamo così stanchi e affaticati, il nostro corpo ha bisogno di recuperare: vale sia per la stanchezza fisica dopo un eccesso di attività, ma vale anche per quella mentale dopo un periodo di forte stress.
Secondo Elisabeth Gainsborough, fisiologa dell’esercizio fisico e personal trainer, un livello di stress elevato può portare a un senso di affaticamento cronico difficile da recuperare. Inoltre, un affaticamento cronico e diffuso può portare a influenzare lo stato psicofisico generale.
Cos’è l’affaticamento mentale
L’affaticamento mentale è uno stato psicobiologico che si verifica quando il cervello è in sovraccarico. Uno studio intensivo, un periodo lavorativo faticoso e diversi problemi da risolvere possono causare affaticamento mentale, stress, condizioni mediche particolari e mancanza di sonno di alta qualità. I sintomi di affaticamento mentale includono svuotamento mentale, difficoltà di messa a fuoco, memoria compromessa, apatia, tempi di reazione più lenti, disregolazione emotiva, mancanza di appetito, cambiamenti repentini dell’umore.
Ridurre l’affaticamento mentale è possibile, soprattutto se si prova ad agire sull’origine della stanchezza e sul sovraccarico mentale. Secondo gli esperti, ci sono alcune strategie da adottare:
- Ridurre l’uso dei social media;
- Praticare meditazione e mindfulness;
- Valeria Straneo e la voglia di tornare a correre bevande alcoliche;
- Bere qualche caffè (e non è sempre facile distinguerli. Soprattutto, c’è una);
- Dormire bene.
Cos’è l’affaticamento fisico
L’affaticamento fisico e muscolare provoca una sensazione di stanchezza correlata all’esaurimento di riserve di glicogeno o l’accumulo di prodotti di scarto metabolici dovuti a intensa attività fisica. Riposo o sonno inadeguati, stress emotivo, temperature molto alte e consumo di farmaci specifici possono portare a questo tipo di affaticamento. I sintomi dell’affaticamento fisico prevedono debolezza, pesantezza alle gambe, sensazione di rigidità o affaticamento generale e porta a una respiro, crampi o spasmi muscolari, mancanza di appetito e variazione dell’umore.
Ridurre l’affaticamento fisico è possibile. Gli esperti consigliano alcune strategie da adottare:
- Assumere carboidrati facilmente assimilabili dal corpo;
- Rilassare i muscoli con riposo attivo come yoga o stretching;
- Fare un bagno freddo per ridurre il dolore muscolare;
- Indossare calze di compressione per aiutare il flusso del sangue;
- Praticare meditazione;
- ma c’è anche quello acqua;
- Allenarsi Sport e salute.
Tradotto da Runner’s World US
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione